LETTERA PUBBLICATA SUI QUOTIDIANI CREMONESI "LA CRONACA" IL 25 FEBBRAIO 2003 E "LA PROVINCIA" IL 2 MARZO 2003


         E’ dal giugno scorso che seguiamo le vicende relative al progetto dell’autostrada Cremona-Mantova, e mai come in questi giorni si sono lette affermazioni che lasciano a dir poco sconcertati ! "Un’autostrada parco" afferma Acerbi di Centropadane, crediamo di non essere gli unici a sentirsi presi in giro; soprattutto quando si enfatizzano caratteristiche progettuali tali da abbattere le polveri, il rumore e di inserirsi in modo armonico nel paesaggio. In un convegno sulla viabilità nel Casalasco un consigliere di una società autostradale, in modo molto schietto ha affermato : "vengo subito al sodo: sono devastanti ma vogliamo costruirle perchè servono" Sei mesi di dibattiti non sono riusciti a risolvere nullaì: chi era favorevole lo è rimasto ma le motivazioni a favore sincera mente sembrano molto scarse, la principale è quella che l’autostrada porta progresso e lavoro togliendo Cremona dall’isolamento. Vorremmo ricordare, a chi se ne fosse dimenticato, che Cremona è collegata alla rete autostradale da trent’anni e non sembra che questo abbia portato alla città quel fiorire di aziende che invece esiste anche in zone poco distanti da Cremona e sicuramente penalizzate dai collegamenti stradali quali il Casalasco Viadanese, la zona industriale di Castelleone Crema o il polo produttivo di Asola Castelgoffredo. Come Lei ben sa l’imprenditorialità si fonda su ben altri fattori , dei quali le strade non sono il più importante. Chi è contrario lo è rimasto perchè in questa vicenda anzichè informare si è cercato di non divulgare e questo a tutti i livelli Amministrativi, ricordando che le assemblee convocate dalle Amministrazioni Comunali sono sempre state chieste dai cittadini e in ogni caso non vi è mai stato da parte di una Amministrazione la nomina di un esperto non di parte, la richiesta di una consulenza; mai il dubbio che chi promuove faccia i propri interessi ed illustri solo meraviglie? I Comuni in cambio del consenso al passaggio sul loro territorio, ottengono delle opere dette "compensative " : lo svincolo, la tangenziale, il passaggio a livello, opere che per lo più nulla hanno a vedere con la facilità di accesso ai caselli, opere che molti definiscono di ricatto , termine molto più crudo ma che rispec chia in pieno la realtà delle cose. Chi è contrario lo è perchè se vi sono seri dubbi sul fatto che si rispetti l’ambiente, vi è la certezza che non c’è rispetto nè per i vivi e nemmeno per i morti. Per i morti in quanto in più punti il percorso attraversa le zone di rispetto dei cimiteri, e per i vivi in quanto il tragitto "non è mai a meno di 60 metri dalle abitazioni" per citare una affermazione del direttore Acerbi. Ora siccome il percorso ha subito nel tempo diversi aggiustamenti , e anzichè correre parallelo alla ferrovia come nel progetto iniziale, si snoda con ampie curve (per manternere viva l’attenzione dei futuri utenti) nel bel mezzo della campagna cremonese, non vedo perchè debba penalizzare in questo modo il Comune in cui risiediamo, che è quello che paga di più sia in termini di territorio sia in termini di vicinanza all’abitato, non essendovi particolari vincoli per uno spostamento più a sud . Per ultimo la Gazzetta di Mantova del 21/02 riporta una un’intervista del dirigente Regionale Regalia che stupito del fatto che Centropadane abbia convinto tutti i 19 Comuni interessati al percorso afferma:" E’ un caso abbastanza raro,di solito vi sono proteste e le società costruttrici non riescono a convincere le amministrazioni". Al contrario replica Centropadane, i cittadini sono stati e saranno coinvolti. I cittadini sicuramente non sono stati coinvolti, a noi piacerebbe che chi fa queste affermazioni se ne assumesse le responsabilità come chi conti nua ad affermare che è un’opera imposta dall’alto. Chi in modo così superficiale effettua queste scelte, se ne assuma in pieno le responsabilità non si giochi allo scarica barile; i cittadini al momento delle elezioni saranno coinvolti nel giudicare....



Comitato contro la CR-MN di Torre de’ Picenardi

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