PERCHÈ DICIAMO NO ALLE AUTOSTRADE

TIBRE E CREMONA-MANTOVA

Premesso che nessuno è pregiudizialmente contrario alle autostrade ma solo contro quelle che non sono necessarie perché impoveriscono il territorio
(i sacrifici di territorio si accettano solo se non ci sono alternative)

i sottoscritti cittadini si dichiarano


Favorevoli per:

una politica nazionale delle infrastrutture che veda il potenziamento ed il miglioramento dei più economici e meno inquinanti trasporti su rotaia (minor superficie occupata, risparmio energetico)
il trasferimento di quote crescenti di merci dalla gomma alla rotaia
-  il rapido adeguamento della rete ferroviaria: collegamento Brennero-Tirreno (TIBRE ferroviario); itinerario est-ovest Mediopadano da Asti-Mortara a CR-MN-VR-VE e/o Monselice-PD-VE; itinerario PR-Suzzara-Poggio Rusco-FE-RA
-  l'armonizzazione dei diversi tipi di trasporto (gomma, ferro, acqua) per realizzare un sistema merci di livello europeo, intermodale integrato
-  la riqualificazione, la manutenzione delle Strade Statali, dei ponti, delle strade provinciali, strutture troppo a lungo trascurate e per le quali è necessario modificare i sistemi di finanziamento, garantendo più equa e mirata distribuzione delle risorse invece di continuare a favorire le autostrade
-  il completamento delle opere stradali iniziate e la costruzione delle opere necessarie ad alcuni centri urbani (circonvallazioni, tangenziali, ecc.) senza subordinarle forzatamente alla costruzione delle autostrade TIBRE e CREMONA-MANTOVA


Contrari al TIBRE autostradale e all'autostrada CREMONA-MANTOVA perché:

-     non sono il frutto di una seria pianificazione del territorio; un quadrilatero di circa 60 Km per lato, contornato già da 4 autostrade (PC-BS, MI-VE, MO-BREN., A1 BO-MI), viene ulteriormente tagliato dalle ipotizzate TIBRE e CR-MN
-   non sono giustificati da uno studio Costi/Benefici/Obiettivi, né da una rigorosa analisi dei flussi di traffico
-   richiedono sacrifici territoriali e ambientali troppo alti:
* sottrazione di una vasta area agricola
* rottura della maglia poderale, della viabilità minore e rurale, della rete idraulica
* attraversamento di molti fiumi, di aree protette ed ad alta valenza ambientale
* scavo di trincee, costruzione di terrapieni, estrazioni di enormi quantitativi di inerti
-   l'UE ha previsto di contenere il traffico su gomma e sviluppare le ferrovie
-   l'Austria e la Svizzera da anni e sempre di più tendono a limitare il traffico di camion da e per l'Italia
-   la stessa Autobrennero ha rinunciato alla terza corsia e ha deciso di investire sulla ferrovia
-   sulle strade locali ci sarebbe un aumento esorbitante di traffico richiamato dall'autostrada

Preoccupati perché:

-   nonostante l'attuale e importante problema delle emissioni inquinanti in aria e dei blocchi del traffico si continua ad insistere per il trasporto su gomma, il più inquinante e costoso
-  nonostante i recenti e frequenti rischi di alluvione corsi dal nostro territorio, si continua a voler impermeabilizzare suoli, riducendo drasticamente i tempi di corrivazione delle acque
-  più che rispondere in pubblico ai dubbi dei cittadini si è preferito ottenere il consenso preventivo degli Enti Locali
si intende ricorrere a valutazioni di impatto ambientale semplificate

Caratterizzata da una miriade di piccoli centri urbani dispersi uniformemente nel territorio, la nostra campagna è organizzata in modo tale da minimizzare i benefici che potrebbero venire al traffico locale da infrastrutture di tipo autostradale.
La nostra zona non è un deserto su cui si possono tracciare linee autostradali a piacimento; è una realtà che si è andata strutturando in secoli e secoli di attività economiche, insediamenti abitativi, complesse realizzazioni idrauliche ed infrastrutturali.
È un territorio già abbastanza servito da strade, ferrovie e da un fiume su cui si sono spesi miliardi per renderlo navigabile; è sufficiente migliorare l'esistente e costruire il nuovo che veramente serve.
Non dobbiamo sperperare il miglior terreno agrario d'Europa.
Fertile ed ordinato, il nostro territorio è purtroppo alquanto infelice come clima. A causa dell'umidità ambientale e della scarsa ventilazione l'inquinamento atmosferico è micidiale.
In tempi in cui si reclama con sempre più insistenza attenzione per la qualità della vita, non ha senso introdurre una nuova e pesante fonte di inquinamento (le autostrade) su un territorio che già tocca i vertici nazionali in quanto a tumori, patologie respiratorie, fenomeni allergici.

Noi chiediamo agli Enti Locali, alle Province, alle Regioni, al Governo risposte razionali e compatibili con la realtà economica e ambientale del territorio.
> Le autostrade TIBRE e CREMONA-MANTOVA sono inutili e costituiscono una risposta sbagliata al problema della mobilità.


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