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Quando si tratta di sesso bisogna essere molto educati. Ecco perchè occorre studiare l'educazione sessuale.
Non si può, per esempio, sbatacchiare il partner per terra o sul letto e, magari con parole poco acconce, imporre i propri desiderata. No!
Errato anche esordire con frasi del tipo: "Aho! Dàje 'n po'", "'NNamo a fà!" ecc.- No!
Le frasi dell'educato sessualmente sono del tipo. " Pardon, cara (o caro), ti darebbe molestia ovvero noia l'eventualità di un delicato approccio diretto magari al...contatto dei nostri corpi, scusa se oso, (nun ve sbajate a dì: "scoso se sua" che guasterebbe tutto) con finalità le quali, ancorchè escludano la procreandi causa, quanto meno si qualifichino quale remedium concupiscientiae?"
Questo insegna l'educazione sessuale!

Attenti ehi, laggiù! Che se qualcuno si mastrucca, anzi si stambura...cioè: si trambusta, no: si mazurca; insomma lo mando dietro la lavagna! Queste sono sconcezze che possono anche far venire anemie, anomalie e fetenzie varie.

Ecco con chi andrete a finire se fate i porcaccioni!

 

 

Per i non addetti ai lavori, insomma per gli esordienti, tuttavia, occorre l'esposizione di alcune premesse.
Prima fra tutte bisogna esporre la teoria, che per noi è la più accreditata, dell'assoluta falsità che i bambini li porti la cicogna o che nascano sotto il cavolo (semmai con) o in una pianta di rose (sai le spine!). Niente di più falso!
Attendibilissime e addirittura dimostrate tesi scientifiche sostengono, viceversa, che la nascita dei bambini sia frutto di un'unione di alcuni organi (non hammond) dell'uomo e della donna, denominati genitali.

Nomenclatura: quello maschile - che malauguratamente molti ancora apostrofano erroneamente con nome di "pisellino" (all'italiana) o "biquinette" (alla francese) o "bischero" (alla toscana) o "risotto" (alla milanese), ha il nome scientifico di poene (dall'omonimo termine latino che significa "quasi", probabilmente a cagione dell'ineguatezza di alcuni, se non molti, esemplari all'uso proprio degli stessi. In Africa, dopo la colonizzazione italiana, l'elemento de cuius agitur venne anche denominato "pennone", maggiormente nella zona costiera probabilmente per vaga associazione di idee marinaresca.


Quello femminile - quanto è bello! (Hem! Scusate, mi sono lasciato trascinare dalla.. foga pedagogica) - viene denominato scientificamente vulva (che si differenzia da milva per un mi). Errate e volgari, pertanto, le altre denominazioni come topa, tocco, sgnacca, patacca, fresca (semmai il contrario) aut similia.

Modalità d'uso: si introduce delicatamente il primo, a poco a poco, a piccolo fuoco, opportunamente rivestendolo della guaina protettiva (non fornita) ed agitando prima della consumazione.
Nel caso di dimenticanza, anche voluta, dei dovuti schermi, nell'interno del tutto si sviluppa una piponza di animaletti più veloci di Flash, che 'ncominciano a core come matti e chi arriva primo vince l'uovo di pasqua con la conseguenza di diventare un bel bambino, come Pinocchio.

Posologia: due o tre pro-die o pro-nocte o pro tutt'e due (che è meglio). La Casa consiglia sigaretta successiva (opzionale - non fornita).
Iniziare con terapia d' attacco cosiddetta: "Daje de brutto!" per i primi dieci anni e continuare con la terapia di mantenimento con dosi malauguratamente sempre decrescenti.

Indicazioni: libido, concupiscienza, desiderio semplice, desiderio composto (o scomposto), "me piacciono i pupi", ci ho 'na gran voja" ecc.-

Effetti collaterali: per assenza assoluta di terapia si sono riscontrati molti casi di orecchioni; per scarsa terapia: malcontenti ex adverso [ma gnente de grave. Tutto s'aggiusta magari curandosi (il partner) non a domicilio - forma molto invalsa, detta day-house]. Per eccesso di terapia: nessuno; anzi la Casa postilla "Che ci dò, che ci dò!" (sic)

  (Continua prossimamente: seguiteci com passione)