NOSTALGHIA
Modificato: Lunedì, 20 giugno 2005

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Nostalghia è un sito "amatoriale" che, tra il serio e il faceto, vuole contribuire a conservare la memoria del comunismo, preso nella sua interezza, a riflettere sui suoi fallimenti e sulla sua sconfitta e dunque a costruire un futuro che da questa esperienza tragga i giusti insegnamenti ma che sia ispirato ancora agli ideali e alle aspirazioni più nobili che l'hanno animata.

"Nostalgia è una cosa profonda. Non c'è vita senza nostalgia, cioè senza memoria e senza lo struggimento dinanzi a una sconfitta... esseri umani senza memoria non hanno un futuro: non possono nemmeno pensarlo." (Pietro Ingrao)

Nostalgia di che?

L'ideale - Il comunismo si è incarnato in un'ideologia, ma anche in un movimento reale di emancipazione e di libertà. Non era un progetto totalitario e nemmeno un'innocente utopia, come spesso viene presentato. Esso ha ancora qualcosa da dire a chi vuole ribellarsi verso un mondo che rimane ingiusto, oppressivo, irrazionale?

L'esperimento - Il movimento operaio ha costruito nel corso di due secoli un'organizzazione potente e poi un vero e proprio sistema sociale. Ha generato grandi conquiste e speranze, ma anche tanti errori e orrori. Malgrado le degenerazioni, i fallimenti, il bilancio disastroso, questa esperienza non si può rimuovere in toto. Tanto più che la sua sconfitta ha scatenato la rivincita, ormai priva di ostacoli, della peggiore logica del capitalismo. Verrà un giorno in cui potremo guardare serenamente al socialismo come a un primo tentativo (nel bene e nel male) di sfidare questa logica?

Memoria e futuro - Il capitalismo non è il migliore dei mondi possibili, e neppure il socialismo realizzato nel Novecento lo era. Ma si può avere fiducia nel futuro perché la storia non è finita, e anzi "produce più dei nostri cervelletti". Però una sinistra che rimuove il passato, che è senza passato, non può avere un futuro. E se la talpa continuasse a scavare bene?

Un lavoro in costruzione

Innanzitutto, documentare.
Bisogna conoscere e far conoscere in tutti i suoi aspetti l'esperienza del comunismo. Perché oggi se ne sta cancellando e stravolgendo l'immagine, perfino il ricordo.
Dopo la paura che si sono prese e i compromessi che hanno dovuto ingoiare per settant'anni, le élites dominanti vogliono essere ben sicure che non si ripeta mai più. Ma che cosa vogliono esorcizzare? Non certo i cosiddetti "crimini" del comunismo, bensì il tentativo di rovesciare le tradizionali gerarchie sociali.


E' di questo tentativo che si può provare nostalgia. Il nostro è rimpianto per un mondo che non ci era mai piaciuto, che non ci poteva piacere, e che infatti in molti abbiamo contestato e combattuto, perché non assomigliava ai nostri ideali originali, ma era pur sempre il nostro mondo, un pezzo della nostra storia, della nostra identità, sangue del nostro sangue. Un mondo che ora non c'è più, e che ora non riusciamo a non rimpiangere. Un po' come un'occasione perduta, che sappiamo non si ripresenterà più e che è troppo tardi perché possiamo trarne il meglio. Quel che possiamo fare è soltanto restituire ad essa memoria e verità.

A questo scopo. per conservarne la memoria e ristabilire la verità, vorremmo raccogliere e fornire, per quanto è possibile, la più ampia documentazione. Sul comunismo come sistema e sulle società in cui è stato al potere, in forme così simili e così svariate, ma anche sui movimenti che ad esso si sono ispirati o affiancati, più o meno direttamente. Quindi è giusto che buona parte di questa documentazione riguardi il nostro paese, che del comunismo ha conosciuto una versione assai originale e in cui le sue influenze sono state assai varie ed estese.


Questi materiali di documentazione saranno organizzati in quattro grandi sezioni (e altro):

  1. documenti e analisi
  2. dibattiti
  3. immagini
  4. percorsi, viaggi, passaggi

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