Da Andrea Trisciuoglio
Care (oramai) vecchissime rocce del 113° AUC,
riprendo la penna (o meglio i tasti) in mano, dopo un lungo periodo di
colpevole silenzio.
Il ricordo del raduno di Genova 2001 rischia di perdersi nei meandri
della memoria; mi pare utile dunque per la nostra recente storia (e
soprattutto per i non presenti) tentare di farne rivivere taluni
frangenti. Segnalerei almeno tre momenti significativi nella
tradizionale due giorni del nostro corso. Innanzitutto la visione del
nostro ottimo albergatore Fabio Ferrea. Vi ricordate quell’agile
gazzella che sfrecciava nei boschi di Aosta e che per lunghi anni non
avevamo più rivisto ? Beh ! la gazzella ha perso un po’ in
agilità ma ha sicuramente guadagnato in giovialità,
grazie anche al galleggiante (è pur sempre genovese!) che porta
sempre al seguito, sopra la cintura. Altro momento importante è
stata l’improvvisa trasformazione che ha interessato il mio amato
capocamerata Guido Rota Baldini nel pomeriggio di sabato. Procedeva
goffo e impacciato nei consueti strusci dell’adunata, quando è
stato colto da una geniale intuizione: cambiare le mutande di taglia
inferiore alle sue attuali possibilità (è proprio il caso
di dire mutatis mutandis). E’ rinato a nuova vita. Sono, questi,
piccoli segnali del tempo che passa ma nello stesso tempo del carattere
e dell’immutato ingegno, adoperato nelle difficoltà, delle
truppe alpine. Il ricordo della sera è invece legato ad un fatto
che suscita una nota di rammarico: a cena, nella taverna genovese,
siamo stati umiliati nei cori dai veci della tavolata accanto.
Inviterei pertanto tutti i partecipanti alle prossime adunate (e in
particolare il silente Caporin) a ripassare i nostri gloriosi canti per
evitare simili figuracce. Al mattino, prima della sfilata, si è
ripetuto un avvenimento per me particolarmente commovente: la pacchetta
sulla spalla di mio padre Moroni (113°-1): uno dei veci più
bonari che io conosca (mi ha sempre fatto pinciare più per un
ossequio alla tradizione che per reale convinzione).
L’appuntamento per il prossimo anno è, come sapete, a Catania.
Alcuni di noi stanno già organizzandosi...proviamo a formare una
consistente pattuglia !.
Cambiando argomento, questa estate (fine luglio 2001) ho avuto il
piacere di incontrarmi in Val di Fassa, nei pressi di Canazei, col
redattore capo (di sé stesso) Matteo Ricotti insieme alle nostre
famiglie. Dopo una marcia resa abbastanza impegnativa per il dislivello
e per la presenza negli zaini delle nostre robuste figlie Eugenia e
Matilde, ci siamo diretti verso sera a Tesero a casa di Fabio e Donata
Ognibeni. Splendida serata ! Consiglio tra l’altro una visita alla
fabbrica di Fabio; lì si può ben capire il suo entusiasmo
per un mestiere raro e affascinante (compone, come sapete, tavole
armoniche per i produttori di strumenti musicali).
Vi saluto tutti cordialmente.
Vostro tribanfo Andrea Trisciuoglio (tra poco padre per la seconda
volta).
Torino,18/8/2001.
Pavia, novembre 2001
Finalmente, dopo anni, posso iniziare il bollettino con un pezzo redatto da un altro centotredicino. Era ora. Vi devo confessare che l'aver messo Ancora Noi in rete, paradossalmente, crea più stress dell'averlo in versione cartacea, ed i motivi che ho individuato sono i seguenti:
1) viene letto da persone estranee al gruppo e quindi c'è più timore di dire castronerie o di fare errori, voi mi conoscete e (spero) mi perdonate tutto quanto,
2) la rete presuppone un aggiornamento più costante e frequente, e quindi non posso più limitarmi a preparare i soliti due numeri annuali, pre e post adunata,
3) sono sempre alla ricerca di notizie, informazioni e curiosità da comunicarvi, ma, dato che anche io attingo alle informazioni priincipalmente tramite TG e giornali, risulta difficile dire qualcosa di nuovo.
4) la speranza di trovare nella casella postale (elettronica e no) messaggi da parte vostra rimane ancora quasi costantemente delusa.
Comunque vorrà dire che l'aggiornamento sarà cadenzato con tempi lunghi.
Ho ricevuto notizie da Ermann Zanetti: finalmente è papà pure lui dal 1/6/01, quindi presumo che dovrà mettere la testa a posto per qualche anno, almeno fino a che Lucilla non avrà raggiunto le capacità fisiche e morali per sopportarlo e seguirlo.
Avrete notato che il contatore degli accessi cresce costantemente, quindi significa che qualcuno ci legge, e probabilmente anche Padri e Figli avranno avuto l'onore di leggere di noi.
Tra questi vi segnalo Ten. Paolo Piccinelli, Webmaster del 105°,
l'indirizzo del cui sito
è
stato inserito nella pagina dei Link.
Catania 2002
Come sapete oramai tutti l'11 e 12 maggio 2002 si terrà il Raduno a Catania. Sul sito www.ana.it potete trovare informazioni sulle possibilità di contatti per il pernottamento.
Nel mio piccolo mi sono limitato a ricercare tempi e costi dei collegamenti aerei ed ho scoperto che il costo andata e ritorno con Alitalia costa circa 500.000 partendo a metà settimana e comunque non nel week-end, naturalmente da Milano Malpensa.
Io ho ipotizzato la partenza il mercoledì ed il ritorno il lunedì o martedì. Non ho ancora contattato le agenzie per conoscere la reale disponibilità di posti liberi per quel periodo, anche se so che ci sono già persone in lista di attesa per il biglietto aereo.
Nel sito dell'ANA si parla di viaggi organizzati tipo crociera di una settimana con partenza da Venezia, ma mi sembra improponibile.
Per il pernottamento, sempre sul sito ANA si parla della
possibilità
di affittare appartamenti arredati in Catania o appartamenti nuovi e
con
servizi funzionanti a 30 Km., grazie ad un accordo tra la sezione
locale
ed una società immobiliare.
il costo per il noleggio di un'auto a 5 posti è di circa
500-600.000
lire a settimana.
Nel mio progetto iniziale vi era l'idea di partire con la famiglia per una settimana a cavallo del raduno, ma diventa difficile se si vuole approfittare degli sconti per il viaggio aereo, visto che i prezzi migliori sono naturalmente la mattina presto e la sera: in orari più battuti il costo per due persone e la bimba sotto i 2 anni sale a circa 2.000.000 di lire. E poi c'è da soggiornare una settimana, con moglie e figlia materassino e sacco a pelo sono esclusi.
Se qualcuno se la sente, possiamo sempre organizzarci.
13° International Patruille in Austria
Come anticipato nel numero 36 del bollettino, parteciperò il 28 e 29 novembre alla gara internazionale di Pattuglia per militari e riservisti organizzata in Austria. Sono previste 80 pattuglie provenienti da ogni dove, che si sfideranno per una continuativa di 24 ore nei boschi del Tirolo dell'Est, presso Lienz. Parteciperò quale iscritto alla sezione di Gallarate dell'Unuci, che vanterà la presenza di ben 4 pattuglie. Il programma delle prove potrebbe stroncare un ventenne, figurarci un vecchietto di 43 anni. Io sarò (sic) il comandante di una pattuglia di 4 uomini costituita da un caporalmaggiore di fanteria, uno sten. di fanteria imboscato ed un ex VAM. Dopo la gara, che inizierà alle 0300 del 29/11 e si concluderà alle 0700 del 30/11, vi sarà una sfilata in uniforme di tutti i partecipanti e grande festa finale.
Le prove consisteranno nel riconoscimento di mezzi e materiali dell"inimico", pronto soccorso sul campo, lancio bomba a mano inerte, attacco di fanteria, infiltrazione notturna in zona nemica con individuazionee riconoscimento di obbiettivi ed esfiltrazione senza contatto col nemico.
Il punteggio viene dato sula base dele capacità indiviali e di squadra, conparticolare attenzione alla riuscita della esplorazione senza farsi beccare. Gli avversari saranno gli Austriaci.
Vi racconterò il tutto nel prossimo numero.
Breve vacanza in Trentino
Al ritorno dalla pattuglia passerò una breve vacanza con la famiglia in Trentino, presso la pensione di CastelTesino dove soggiornai l'anno scorso. La scusa è la "necessità" di frequentare i mercatini di Natale per acquistare le statuine del presepe che io e mia moglie abbiamo iniziato l'anno scorso; in realtà ci siamo trovati talmente bene presso la Pensione Alpina, che no vediamo l'ora di farci coccolare nuovamente dai proprietari, con i piatti rustici e appetit osi che la signora Maria sa preparare. Comunque la mia permanenza in quei luoghi ameni sarà dal 6/12 al 10/12.
Al ritorno vi mostrerò qualche foto.
Da Luigi Nasi
Caro Matteo,
Ti scrivo il 21/07/01, con negli occhi le immagini TV di una Genova
ridotta ad un campo di battaglia; il “popolo di Seattle” ha mostrato le
sue anime: quella bianca e purtroppo anche quella nera. Ben diversa
aria hanno respirato i genovesi durante l’adunata 2001 del “popolo con
la penna”!. La conformazione della città non ha ostacolato
affatto la vivibilità dell’evento, sia nella sfilata sia nel
tempo libero dei partecipanti. I lavori di restauro, in atto proprio
per l’evento G8, renderanno ai genovesi un centro storico sicuramente
molto rivalutato e attraente per futuri turisti.
Terminato il preambolo da “Azienda di promozione turistica” veniamo ai
fatti. La serata del Sabato non mi ha visto partecipe perchè,
causa lavoro, sono arrivato in treno la Domenica alle 8.15. Ho potuto
così vedere la sfilata nella sua parte iniziale dai giardini che
sovrastano Piazza della Vittoria, (lì eravamo, nel Giugno 1984,
quando le reclute del Btg. Mondovì giurarono in forma
scenograficamente più che solenne, come ben ricorderanno Guido
Rota Baldini e Fabio Ferrea !).
Ho raggiunto il gruppetto dei fedelissimi in P.le Corvetto e qui, con
un vero colpo di scena si è materializzato, dopo un’assenza di
svariati anni, il duo Fabio & Ferrea; a dir il vero alla SMALP, e
poi al Btg.Mondovi’, si era presentato con un singolo elemento ma a
Genova li abbiamo conosciuti entrambi. Il giro di parole per illustrare
il raddoppio di peso del a me carissimo Fabio che, come dicevo, non
vedevo da alcuni anni, e che si è immediatamente messo a
disposizione della logistica del 113°, dopo aver letto il grido di
dolore, “a Genova si va in truna”, lanciato da Matteo con l’allegato
all’ultimo numero del giornalino. Dopo avermi aggiornato sul fatto di
non essere mai diventato medico- mentre io da anni lo descrivevo come
affermato ginecoloco (sic!)-, il GRANDE Ferrea mi ha comunicato di
avere in compenso ben tre pargoli e di aver aperto un negozio di
informatica. Gli altri partecipanti erano sempre più o meno gli
stessi e sempre simpatici, (Rota, Trisci, Ognibeni, Comuzzi, ecc. ecc).
Sfilando sfilando, sfilano gli anni, e noi avanziamo nel plotone degli
Sten. La SMALP chiude, ed è giusto perchè tutto passa,
però ho letto sull’Alpino che la direzione dell'ex SMALP non ha
dato la propria disponibilità organizzativa allo svolgimento, in
modo anche formalmente degno, di una “rimpatriata” degli Sten. del
1° Corso AUC tenutosi ad Aosta nel 1941 - tra cui Caprioli ex
presidente nazionale ANA -, combattenti della guerra ed ormai
ottantenni, bella figura di merda!!.
L’adunata è uno dei due o tre momenti italiani di aggregazione
di centinaia di migliaia di persone che creano ordine pubblico e non
richiedono misure per mantenerlo, pur non svolgendosi in un’area
delimitata, come autodromi o stadi, ma anzi disponendo di una intera
città - e senza zone rosse ! -, eppure stampa e TV riducono il
commento ad un flash folkloristico, sempre più breve negli
anni.Non sto chiedendo più riflettori sullo show, ma mi sembra
ormai assodato che attraverso i media passano solo più eventi
violenti.
Che poi questi finiscano bene o male - da Real Tv ai pestaggi tra
tifosi o agli assalti ai furgoni dei CC - poco importa. L’audience
è ormai legata al tasso di adrenalina o di testosterone che
l’evento induce.
In conclusione devo dire che il piacere di salutare chi viene
all’adunata è sempre vivissimo ogni anno, ma se poi capita anche
di ritrovare chi, per mille buone ragioni, non si è fatto vivo
per degli anni, il piacere aumenta ancora e rinnova la voglia di
tornare l’anno successivo - però a Catania io non ci vado!! -
Luigi Nasi