Grande successo al raduno di Aosta il 10 e 11 maggio 2003.
Probabilmente siamo stati i più numerosi di tutti i corsi
presenti la sera di sabato, considerato che sono passati quasi
vent'anni. Infatti alla cena all'Emilius ci siamo contati in 24; se poi
aggiungiamo i "nostri "sten al tavolo vicino superavamo le 30 presenze.
Senza contare la presenza di mogli e figli di alcuni di noi; l'elenco
dei partecipanti lo trovate alla fine dello sproloquio. Comunque tutto
iniziò il venerdì pomeriggio, quando ad Aosta giunsero, a
poca distanza di tempo, Olivieri, Caporin, Comuzzi,Mauro, Ognibeni ed
il sottoscritto. La prima sorpresa fattaci dall'inesauribile, anche se
astemio, Gianni F.G.è stata quella dello striscione del nostro
corso appeso ai balconi di casa sua direttamente sulla Piazza Chenoux..
La posizione era invidiata da tutti: si poteva ammirare direttamente
l'Hotel de Ville
e il luogo dell'arrivo della Bandiera di Guerra. Dopo aver
pacificamente invaso
la casa di Gianni ed esserci presentati alla moglie ed ai figli,
è cominciata l'attesa della cerimonia della bandiera di guerra,
giunta verso le 21.30. Gianni aveva predisposto la cena per tutti i
presenti, che non ahnno fatto certo i complimenti. Col solito ritardo,
da Courmayeur, è giunto anche Rota Baldini, e, a seguire,
Barbero con il cazz.....tissimo figlio,
molto più ginnico del padre. Comunque, dopo aver passato una
piacevolissima
serata, allietata anche dalle bellezze di "Ciao Darwin", ci siamo
recati,
tranne Barbero ed il padrone di casa, all'accantonamento di Courma,
dove
ci attendeva la moglie di Rota. Spiegati i sacchi a pelo, effettuata la
foto
di rito in atteggiamento tattico e pincioso, abbiamo spento le luci.
Il sabato ce la siamo presa comoda, e siamo ridiscesi a valle piuttosto
tardi. Ci attendeva la seconda sorpresa di Gianni: dopo aver atteso i
primi arrivi delle 14,30 ci siamo recati presso l'abitazione dei
suoceri di Gianni: un reduce classe 1916, emozionatissimo per avere la
visita di tanti ufficiali, ci ha accolti assieme alla moglie,
simpaticissima e soprattutto interista.Naturalmente erano state
predisposte abbondanti libagioni in nostro onore, e soprattutto c'erano
tre bottiglioni di Genepy casalingo, uno più buono dell'altro.
Siamo stati talmente bene che a momenti ci si scordava degli amici che
sarebbero giunti alle 18,30. Il nostro ospite ci ha allietato con i
racconti delle sue avventure militari, tra le quali spiccava il raid
sci alpinistico effettuato negli anni trenta (non posso essere
più preciso perchè, i
fumi del genepy facevano effetto). Per farla breve ci siamo divertiti
un sacco. Ad una certa ora purtroppo ci siamo dovuti accomiatare
perchè era giunto il momento di andare al ristorante Emilius,
dove abbiamo ricevuto i deferenti omaggi di una tavolata di un corso
molto figlio e dove abbiamo ingaggiato una gara canora con un'altra
tavolata, che poi abbiamo scoperto essere composta da un coro alpino.
La festa si è conclusa alle 3 del mattino, per alcuni di noi,
anche se il riposo in branda, questa volta in un accantonamento messo a
disposizione da Gianni proprio in Piazza Chenoux, è stato
piuttosto difficoltoso causa l'immancabile casino sottostante. Per cui
alle 7.30 di domenica esi era già in piedi. Purtroppo, causa la
previsione di partenza della sfilata per i corsi AUC prevista per le
20,00, molti dei nostri compagni sono stati costretti a ripartire
subito in mattinata. Gianni, dando prova di ginnicità e
prontezza operativa incredibili, ci ha risolto il problema del pranzo,
aggregandoci ad una comitiva di amici che banchettavano nel giardino
della abiatazione della madre. Bisogna dire che questa volta ci siamo
sudato quello che abbiamo mangiato, dato che la scarpinata per
raggiungere la meta è stata degna di nota. Anche in questo caso,
tra abbondanti libagioni, bevande e canti abbiamo tirato il
tado pomeriggio. Quindi altra scarpinata per raggiungere
l'ammassamento. Per
chi non lo sapesse, bisogna specificare che quest'anno c'è stata
una
polemica riguardo la partecipazione alla sfilata dei corsi AUC
come blocco indipendente. Alcuni, presso l'A.N.A. sostengono che
si dovrebbe sfilare per sezioni di appartenenza e che il nostro sfilare
da soli sia una benevola concessione. Comunque abbiamo sfilato e
abbiamo salutato il labaro delle
medaglie e le autorità, saluto al cappello naturalmente, da
ufficiali.
Personalmente devo confessare che mentre mi trovavo allineato, in
marcia,
circondato da una massa festante e gioiosa di Aostani , ascoltando il
commento
dello speaker al nostro passaggio, mi è venuto un groppo in
gola,
ho dovuto ricacciare le lecrime indietro. Non mi vergogno di
confessarlo. Le parole dello speaker mi hanno catapultato per qualche
attimo al periodo trascorso ad Aosta vent'anni fa. E mi sono rivisto in
marcia, la sera tardi, al rientro dalle esercitazioni, nel buio e nella
desolazione di una città che, ad esser sinceri, allora ci
rifiutava un poco. Sensazioni che sicuramente hanno vissuto i milioni
di soldati di leva della storia patria.
Comunque sono felice di essere stato presente, circondato da amici che
hanno vissuto le mie stesse privazioni ed esperienze. La sera della
cena ci siamo chiesti: perchè, dopo vent'anni ci ritroviamo
ancora qui, e ci vediamo sempre uguali come eravamo allora? Cosa ci
unisce? Certamente uno dei fattori catalizzatori è stato il
capitano Graziano.
Per concludere vi annuncio che per il 2004, a Trieste, l'organizzatore
sarà Massimo Mauro.
Partecipanti 113° in ordine alfabetico:
Barbero, Caponati, Caporin, Cinelli, Comuzzi, Costi, Damonti,
Frand Genisot, Gandelli, Gatti, Gnecco, Maselli, Mauro, Nasi, Ognibeni,
Olivieri, Pastrone, Pregnolato, Rota Baldini, Salvini, Sandri, Savanco,
Scatarzi,
Trisciuoglio, Vismara, Vitali.
Altri corsi:
Amongero, Castoldi, Cerizza, Freschi,Giorgis, Ostani, Pellegrini,
Rossi, Sartori.
Commenti
S.Francesco al Campo 15 Maggio 2003
Creare una tradizione significa eliminare il caso. una tradizione
alleva
una classe dirigente con la quale il futuro deve certamente fare i
conti:
nessun Cesare, ma il Senato, nessun Napoleone, ma un corpo di ufficiali
ineguagliabile.
Un
sincero
ringraziamento a chi ha dedicato energie fisiche e mentali,per far sì che l'adunata di Aosta
rimanesse
impressa nelle nostre menti e nei nostri cuori.
Grazie a Matteo che, ancora una volta, è
riuscito a catalizzare le forze e le aspettative di quanti desideravano
ritrovare
gli amici del 113 e respirare le l'atmosfera di un mondo che
niente
e nessuno potrà mai toglierci.
Last but not least un ammirato ringraziamento a Gianni
che con
la particolare ospitalità che ci hanno
riservato sua moglie, i suoi genitori ed i suoi suoceri, unita alla
particolare
cura con cui è riuscito a programmare nel minimo
dettaglio
le giornate di Aosta, è riuscito a farci sentire come a casa
nostra.
Un abbraccio a tutti. Loris Maselli.
Grazie a te, Gianni, grazie per l'amicizia dimostrata, per la disponibilità e per la impareggiabile organizzazione del tutto. Grazie!
Un saluto affettuoso alla tua simpaticissima e gentilissima famiglia.
Anche a Matteo grazie: per chi come me vive lontano dai 'luoghi del delitto' il sito internet è cosa incredibilmente preziosa.
A tutti un abbraccio forte e affettuoso. Bello rivedervi. Bello vedere che non siamo cambiati (i dettagli fisici non contano) e che, dopo vent'anni, non è cambiato lo spirito. Bella... la tavolata più lunga del ristorante, belli gli sguardi, le chiacchiere, le macchiette e i ricordi. Bello.
A presto Seconda.
Paolo Scatarzi
Progetto 20°
Anniversario
Come noto il 12 ottobre prossimo cadrà il ventesimo della
partenza per il corso di Aosta.
Per commemorare l'avvenimento, il primo dei tre (partenza, stelletta,
congedo) durante il raduno i presenti hanno elaborato un programma di
massima che consenta agli interessati di incontrarsi.
In pratica si tratterebbe di ritrovarsi sabato 11 in una
località da definire nei dintroni di Verona, di recarci sule
tombe di Zenoni, Zangrandi e Soardi per portare il nostro saluto e di
cenare tutti assieme il sabato sera. La domenica, per chi volesse
fermarsi, si potrebbe organizzare una gita nei dintorni.
Chi volesse partecipare può mandare la sua adesione di massima
Saluti a tutti
Matteo
Foto