Samantha ovvero come il 113 conquistò Trieste 
 

Resoconto dell'Adunata per chi c'era e chi non c'era
 
Carisimi tutti, ecco giunto il momento di raccontare come andarono veramente le cose sul confine orientale il 15 e 16 maggio.
Forte della compagnia di Giuliano Albo, Gatti e Trisciuoglio, mi sono recato fino all'appuntamento della Villotta, dove sono comparsi , enll'ordine, Bazan, Zucco (sì proprio lui, il prof. dopo 1000 e 1000 anni si è rifatto vedere e ci ha raccontato in 5 primi tutti gli avvenimenti che ci eravamo persi: non azzardatevi a chiedergli cosa fa di bello perchè vi sommerge di informazioni, appoggiato all)a sua portaerei), Comuzzi, Olivieri, Rota Frullini,Caponati. Barbewro con il figlio Daniele e... Samantha.
Chi è Samantha?? Chi è Samantha!!??!!
Lo saprete alla fine!
Comunque sia dopo soliti convenevoli e poi ci siamo fiondati all'appuntamento successivo, presso il cimitero di Prodolone per il saluto a Marco Zangrandi. E' stato emozionante, abbiamo cantato la preghiera dell'alpino e poi siamo andati a casa della mamma di Marco che ci stava aspettando: penso che sia stato il bel regalo per lei vedere che il 113° non dimentica i propri amici.
Fatto questo ci saimo affrettati al ristorante, dove tra un piatto e l'altro abbiamo scoperto che il prode Bazan , durante il servizio, mentre si trovava in polveriera, ha respinto un'invasione: infatti una fatidica domenica pomeriggio, un (numerico 1) indigeno, dopo aver sbalzato di soppiatto tra le dune della spiaggia (!!!!) che circondava l'installazione miltare (in Alto Adige!!!)  tentava invano di scavalcare la recinzione costantemente protetta dalla guardia armata. Avvisato, il Nostro si precipitava sul luogo e, dopo aver ordinato ai sui di caricare, respingeva il proditorio attacco. A lui dobbiamo se non siamo ridotti in schiavitù.
Comunque sia, dopo aver evitato di rimanfere ingozzati dal tanto ridere, terminato il pasto, ci siamo diretti verso l'agognata meta, la casa di Massimo  Mauro sulle colline di Trieste. Finalmente, dopo aver pirlato in giro per un bel pò, arrivammo. Il posto è meraviglio, un paradiso!!. Carmen, la paziente moglie di Massimo, ci ha accolto  con tutti gli onori. Subito c'è stata la corsa ad accaparrarsi il posto letto e il vincitore è stato Olivieri. Vincitore di che, direte voi. Ma del posto nel matrimoniale assieme a Samantha "Labbra di Fuoco", rispondo io.
Tra una parola e l'altra ci siamo abbuffati al rinfreschino preparato dai padroni di casa, abbiamo fatto le foto di rito, fraternizzato con un gruppo di Alpini della bergamasca che passava lì vicino e poi siamo partiti per il ristorante....!!!!!
Dimenticavo: nel frattempo si sono uniti "Allievo Ufficiale" Falconi Marco, Damonti e Pregnolato.
Anche al ristorante,praticamente unici alpini presenti, ci siamo distinti e sul finire abbiamo intonato il nostro inno di guerra "Mola, mola" ed un altro paio di canzoni.
Assolto all'impegno conviviale, ci siamo diretti, con il tram, in centro: mai visto tanto casino!! Devo dire che, personalmente, comincio a trovare insopportabili i trabiccoli, gli ubriachi cronici, i finti alpini, l'atmosfera da sagra di paese che ormai si respira alle adunate. Se non fosse per incontrare gli amici del 113, e per partecipare assieme a voi alla sfilata, non ne varrebbe la pena.
Il rientro alla base si è concluse alle 0230 del mattino. Sveglia alle 0600.
Alle 0800 eravamo in ammassamento, mancava solo Zucco che è dovuto rientrare a casa.
La sfilata della Scuola è stata francamente penosa, senza fanfare nè tamburi a dettare il passo, nessun allineamento, file incomplete, uno schifo insomma.
Poi, come tutto nella vita. è terminata anche la sfilata, tra kle solite ali di folla festante ed applaudente. Ci siamo radunati e siamo ritornati alla base dove ci siamo abbuffati alla grigliata allestita da Carmen e Massimo.
Poi alla spicciolata ognuno ha fatto ritorno alla propria città.
Un grandissimo ringraziamento a CArmen e Msssimo che ci hanno accolto.
E ora prepariamoci per Parma 2005.
Dimenticavo, a gennaio 2005 cadrà il ventesimo del congedo, vogliamo fare qualche cosa!?!
Matteo


Firenze, 17 maggio 2004.

 Carissimi Amici,

con questa lettera voglio veramente ringraziarvi tutti. Sabato scorso ho trascorso una magnifica giornata densa di ricordi, di emozioni e purtroppo anche di tristezza. Vorrei, infatti, ancora ricordare il momento molto toccante, ma necessario, di quando abbiamo ricordato il nostro grande Marco Zangrandi. Spero che da “lassù” ci abbia visto e sappia che è e sarà per sempre nei nostri cuori. Un ringraziamento anche a sua madre per averci ricevuto e la capacità con semplici parole di descriverci un figlio che, non lo scopriamo oggi, era pieno di indubbie qualità.

Al pranzo, poi, spero nessuno dimenticherà le mono “invasioni” e le mitiche spiagge: esilarante!

Un ringraziamento particolare per l’ospitalità del mio grande amico Massimo Mauro e per il suo intatto sarcasmo nonostante il periodo non proprio fortunato (€.10,00 per le ricariche dei cellulari su tutte!!). 

Ma non voglio fare nomi, perché complice la mia latitanza degli ultimi 10 anni, vi osservati ed ammirato tutti ripensando al fatto che, nonostante vi abbia sempre pensato e sia rimasto in contatto solo tramite “ancora noi”, vale sicuramente la pena frequentarvi di più; e questa non è una semplice promessa.

Senza fare retorica è bello condividere delle tradizioni, ma è fantastico essere così “legati” dai nostri ricordi da farci sentire così vicini anche quando non lo siamo e nel mio caso rendermi molto orgoglioso di far parte del glorioso 113° corso A.U.C.

Sperando che il prezioso Matteo Ricotti non si dimentichi di pubblicare questa mia come fece dieci anni fa il simpaticissimo Guido Rota Baldini (deve ancora farne due al riguardo!!!), vi abbraccio forte e spero di rivedervi presto (Fabio ci vediamo a Tesero quest’estate: dobbiamo parlare dell’”eromaso”!!!) ricordandovi, pure, che chiunque passi da Firenze sarà il benvenuto.

SECONDAAAA!!!!

                                                            Alessio Zucco

 P.S.: saluti pure al “piccolo” Barbero ed alle mogli presenti!!!


Carissimi tutti,
non aggiungerò nulla al resoconto sull'adunata scritto da Matteo, se non che mia moglie Antonella è ancora commossa e grata della serenata di buon compleanno cantatale dai 113ini presenti sabato 15 maggio.
E soprattutto un grazie di cuore ancora a Massimo e Carmen , che ci hanno ospitati alla grande in giorni molto difficili per loro , e soprattutto per il megaMassimo.
                            A loro e a tutti voi un abbraccio grande 
                              Guido R.B. con Antonella