Resoconto del 12 ottobre 2003 da parte
di chi c'era e di chi non c'era
Cari amici,
vorrei anzitutto ringraziare nuovamente Matteo, che ha organizzato il raduno di Aosta, Gianni Frand-Genisot, che ha risolto ogni questione logistica in tempo pressoché reale, e Sergio Bazan, che ci ha consentito un tuffo nel passato mettendo a disposizione le sue eccezionali diapositive.
E' stato davvero molto bello partecipare all'ultimo incontro, tornando ad
Aosta per la seconda volta, dopo l'Adunata, nell'anno del ventennale; entrare nella Battisti, camminando a passo "turistico" là dove un tempo correvamo(almeno) come frecce; rivedere persone con cui si é condivisa un'esperienza unica (come solo noi sappiamo!), sedendosi insieme ad un tavolo della Trattoria di Campagna e chiacchierando come se ci fossimo alzati l'ultima volta il giorno prima!
Ho potuto così sperimentare su di me, e vedere negli altri, che lo spirito
ed il senso di colleganza sono sempre quelli: il tempo passa, ma i valori
restano.
Prima di salutarVi, vorrei renderVi partecipi di un'emozione particolare
che ho provato al momento di ripartire per tornare a casa, nella notte tra
l'11 e il 12 ottobre scorsi.
Salutati gli amici Giorgio Crua, Massimo Gatti e Milo Moracchioli, con cui
si era tornati davanti alla Battisti a conclusione della serata (a proposito,grazie ancora a Giorgio per il passaggio), mi sono diretto verso la mia auto, parcheggiata nei pressi.
Era circa la mezzanotte. Ho aperto lo sportello e, prima di salire, mi sono
girato un'ultima volta verso la nostra vecchia caserma, quando, nella tranquilla aria autunnale di Aosta, sono echeggiate le prime note del "silenzio". Il "silenzio" della Battisti!
Vi lascio immaginare la mia commozione.
Sono rimasto in piedi nel parcheggio ad ascoltare e poi, quando alle note
del silenzio é subentrato il silenzio della notte, sono stato lì ancora
per qualche minuto, con pensieri e ricordi che si rincorrevano.
Mitico!
A presto
Emilio Pregnolato
Carissimo Emilio
Pensa che combinazione, tornare dopo vent'anni alla Charlie Bravo ed
ascoltare il "silenzio"!
Commovente!
Il colmo sarebbe stato che durante la visita alla C.B. Scordo (...ed anche
il sottoscritto) avesse udito le note dell'adunata puniti!
Saluti a tutti
Fredy GIULIANO ALBO
Cari amici, solo due righe per salutare tutti, non essendo potuto venire ad
Aosta per un impedimento dell'ultimo minuto.
La gestione di tre figli con moglie è una dolce fatica, ma qualche volte
esige tributi salati.
Spero di rivedere tanti di voi in una prossima occasione, (probabilmente
alla Adunata ANA del 2004 ?)
Un grazie particolare a Matteo Ricotti per i suoi sforzi organizzativi e
ciao a tutti
Marco Falconi
Cari amici,
seguendo il fulgido esempio di Marco e Luigi, vi scrivo anch'io scusandomi
per non essere venuto ad Aosta (comme d'habitude, dirà qualcuno), essendo
stato in servizio fuori dall'Europa. Anch'io penso spesso al nostro periodo
aostano, legato a quello della piena giovinezza (ahimè, gli acciacchi
dell'età cominciano a farsi sentire) con una certa nostalgia, e pertanto vi
mando un affettuoso abbraccione a tutti!
Mainardo Benardelli
Roma
Bene, dopo aver a lungo aspettato che qualcuno dei presenti ad Aosta
inviasse un suo racconto dell'evento, mi accingo a presentatvi la
cronaca delle due giornate.
Ci siamo ritrovati in 11 all'appuntamento del sabato, davanti
all'ingresso principale della CB: Barbero e figlio, Pregnolato, Fredy,
Vai, Moracchioli, Gatti, Sandri, Bazan, Crua, Frand-genisot ed il
sottoscritto.
Dopo i soliti saluti ci siamo diretti alla carraio e abbiamo suonato.
Miracolo!!! Ci aspettavano. Il maresciallo di servizio (niente a vedere
con i "nostri" marescialli di vent'anni fa) ci accoglie con un
"ma non dovevate arrivare domattina??" Pronta la risposta "abbiamo
anticipato un pò!!" L'arecano sarà in seguito spiegato:
contemporanemente a noi si erano dati appuntamento quelli del 113-4
(Freschi e c.): pur essendo figliacci erano tanti e sono stati assieme
per tre giorni, rieuscendo a fare anche una passeggiata in
montagna. Meditate, gente, meditate!!
Comunque il giro della mitica CB è stato desolante. Nessuno in
giro, a parte quelli di servizio ed un gruppetto che giocava a calcetto
nel campo tra la mensa e la biblioteca. La palestra e stata rifatta,
più grande, contiene anche la palestra di roccia. Tanti
dialetti: sardo, napoletano
ecc., tipici di un reparto alpino. Nessuno correva per il piazzale. La
tana
dei TX era sempre là , nel sottotetto della palazzina nel
piazzale
alzabandiera. Nel complesso un pò triste.
Tristezza accentuata dal vedere un paio di divise mimetiche appese alle
finestre che danno sul viale esterno!!!
Comunque il giro è durato dieci minuti, non abbiamo avuto il
coraggio di andare nelle camerate!!
Una volta usciti ci siamo fatti un bell'aperitivo e poi simo andati a
cena alla Trattoria di campagna, dove ci ha raggionto Maselli.
Perchè
non siamo andati all'Emilius?? Perchè era tutto pieno, riempito
dal
109°.
Dopo cena nella saletta del Motel dove alcuni di noi hanno dormito, a
vedere la diapositive di Bazan: ma come mai lui fotografava sempre
e noi
altri eravamo sempre in azione?? Comunque meno male che ci sono!!.
Finito lo spettacolo siamo rimasti ad Aosta in 4: Bazan, ripartito alle
4 del mattino, Sandri e Barbero con il figlioletto.
Il secondo appuntamento era per le 11 davanti alla carraia Battisti:
sono arrivati Capoonati, Costi e Vitali con la famiglia. Questi ultimi
due non si fanno mai sentire, ma potete star certi che arrivano!!
A mezzogiorno siamo partiti alla ricerca del ristorante, ricerca
terminata in una trattoria sopra Saint-Nicholas, dove abbiamo mangiato
veramente bene, nel patio all'esterno, con una bellissima temperatura
ed un sole magnifico.
Alle 16 siamo ripartiti tutti per le rispettive città,
appuntamento a Dicembre.
Nel complesso direi che è andata abbastanza bene, considerato
che è stato tutto organizzato abbastanza in fretta. Devo
assolutamente ringraziare Gianni Frand-Genisot per la sua prontezza
nell trovarci vitto ed alloggio.
Le scarse presenze sono state dovute essenzialmente al fatto che tanti
di noi avevano già programmato per l'incontro di dicembre.
Arrivederci ad allora.
Matteo
Cari, carissimi fratellini!
Non c'ero , e
avrei voluto tanto esserci! Mi ha fregato il cimurro!
Perchè
si' , sarà bellissimo trovarsi a Verona tutti quanti con
famiglie a celebrare il Ventennale , e IO CI SARO' dovessi morire,
ma è al
12 ottobre 1983 che io , dal mio paesello di Saronno ,
frustrato studente fuori corso di Giurisprudenza e...fresco bocciato a
Procedura Civile, prendevo la vecchia Delta 1500 blu (penso che molti
se la ricordino) e partivo per Aosta..... e durante il viaggio su
quella autostrada che pure mi era già cosi' famigliare ,
ragionavo un po' stranito che quello era un viaggio verso la Valle
molto diverso da tutti gli altri , e che non sapevo davvero quando
avrei potuto rivedere casa ( forse avevo già inconsci
presentimenti di "adunate pentiti").
Ed erano
esattamente le 16,30 di quel fatidico 12 ottobre 1983 quando arrivavo
davanti al cancello con le aquile ....nella migliore tradizione
dei "cocchi di mamma " telefonavo alla Suddetta (in quel
periodo...sfarfallavo abbastanza ma non avevo una fidanzata fissa) e
dicevo: " Eccomi qua , sono davanti alla caserma , adesso entro!"
Davanti al portoncino trovavo , ancora perfetto sconosciuto , il mitico
"Banfo Incazzato " Bertolino : ci guardavamo e , con un mesto sorriso ,
entravamo alla Cesare Battisti . Da li' cominciò tutto. I primi
giorni come in apnea , il crapone rasato come nei lager , la prima
camerata 9 con Bertolino, Falconi , Mario Zenoni che poi mi segui' alla
7 (SEVEN UP) , Marcazzan con la voce di corvo rauco , Pozzani (
qualcuno se lo ricorda ?) .... e le urla di Merlini , l'addestramento
formale estenuante sotto i ruggiti dell'ASCO poi Sergente Rudy Gaetani
, cazzutissimo e convintissimo ma senz'altro meno bastardo di tanti
altri..Il trasferimento alla mitica SEVEN UP, la carica (non richiesta
e maledetta) di capocamerata , 61 giorni di punizione , 11 chili persi
tra marce , SAST , assalti di squadra e di plotone ...il mitico Kapo a
cui tutti forse i primi giorni avremmo sparato volentieri , ma a cui
alla fine tutti volevamo bene se non altro per il fatto di averci
comandato e forgiato al meglio.
Il mio vocino
che mi faceva forse sembrare più cazzuto di quanto non fossi . E
tutti voi , i vostri volti con le pitture di guerra o illuminati dal
fuoco in una sera gelida a Pollein o in una baita di Ville sur Sarre
durante un "addestramento fuori sede".......
Inutile che
continui , tanto conoscete tutti queste sensazioni e le avete vissute
come me e con me. Ho letto commosso il ricordo scritto da Fabio Ferrea
( come stai ,
vecchio camerata del Mondvì Ardì?) e quello dell'Ardito
Pelizzaro. Anch'io , e forse io più di tanti altri , devo dirlo:
nulla è stato più come prima dopo il 113° Corso AUC
frequentato alla Scuola Militare Alpina di Aosta. E' uno
spartiacque nella mia vita , che si divide in " prima della naja" e
"dopo la naja". Ma tutto questo non
avrebbe potuto essere se il Corso non fosse stato composto da tutti voi
, da tutti noi , con le nostre debolezze e le nostre piccolezze ,
ma soprattutto con il nostro orgoglio , il nostro spirito e la
nostra determinazione.
Sono felice che
voi siate i miei commilitoni. Vi voglio bene e saluto ognuno di voi
sull'attenti e con la mano al cappello , nel ricordo dell nostre Penne
Mozze.
In alto i cuori
, Ufficiali del 113° Corso della Scuola Militare Alpina. Saluto al
Tricolore. Rompete le righe,marsch! S'CONDA!
Guido.R.B
Ciao Matteo,
e attraverso te un abbraccio a tutti i voi miei cari compagni
di corso!
Non posso essere ad Aosta domani,
esattamente vent'anni dopo quel fatidico 12 ottobre 1983, ma vi
prego di credermi, che in questo preciso momento siedo al mio pc
commosso fino alle lacrime nel ricordo di quel giorno lontano.
In tutti questi anni mi sono fatto
vivo
quasi mai, molte volte ho promesso e raramente ho mantenuto i propositi
di partecipare ai raduni nazionali e di corso, ma giuro su quanto ho di
più caro che non ho vi mai scordato! Siete tutti qui nella mia
mente,
eternamente giovani come eravate allora, perchè voi
rappresentate
l'estremo ricordo della mia giovinezza!
Rivivo ogni istante di sei mesi
passati
insieme, i ricordi mi si accavallano come onde impetuose, alcuni sono
bellissimi, altri un po' meno. Se dovessi condividerli tutti con voi
non basterebbe un libro intero... consentitemi di esternarne qualcuno
alla rinfusa, senza alcun costrutto, come un rigurgito di uno stato
d'animo squassato dall'emozione del momento.
Innanzi tutto ricordo il viaggio in
treno fino ad Aosta, nel mio stesso vagone incontrai
Garbarino e Leporati come me pieni di ansie malcelate e di incognite
inespresse.
L'arrivo alla carraia della Charlie
Bravo alle tre del pomeriggio dove un energumeno di ASCO subumano
mi accolse benevolmente sbraitandomi in faccia "Ma ce l'ha i coglioni
sfigato del cazzo!"
Le prime ore in caserma a correre in
lungo ed in largo ad imparare a presentarmi: " Comandi! Allievo
ufficiale Fabio Ferrea seconda compagnia primo plotone comandi!"
l'immancabile "PIU' FORTE! NON SENTO!"
Il primo tragico contrappello dopo ore
in piedi sull'attenti di fianco alla branda a guardarci in faccia l'un
l'altro e a chiederci dove cazzo eravamo mai capitati.
La tosatura dei capelli... davanti a
me
c'era Zanetti con una chioma gonfia e fluente e quando vidi il barbiere
affondarvi la macchinetta mi sembrò che gli rimpicciolisse anche
il cranio!
I camerati della TRE!
Il cazzutissimo sergente Gaetani.
Gli Sten.
Le prime adunate con e senza la
cartellina, la voce stridula da checca dell'ASCO Coccini:
"Correre! Correre!"
Rota Baldini con una barbaccia da
basilisco perennemente incazzato, che si faceva il bidè nel lava
piedi.
La proibizione di fare la doccia, per
cui quelli della sporca dozzina confronto a noi profumavano di rose!
Il pisello che per un mese mi era come
morto!
La prima sega nel cesso per
rassicurarmi che invece funzionava ancora!
La pulizia dei cessi!
La pulizia settore!
La reazione fisica!
Gli imboscamenti più
fantasiosi!
Io e Frand- Genisot di nostra iniziativa tutta una mattina a spalare la
neve sul marciapiede fuori della caserma per evitare una verifica di
Arte
Militare!
La consegna delle posate da parte
dello
Sten Merlini con la terrorizzante consegna a non perderle pena una gita
a Peschiera!
Il primo impatto col Kapo Graziano
tonante. Il Kapo che stracciona sul
ghiaccio. Il Kapo preso a palle di
neve! (eravamo proprio cazzuti!)
Il tenente colonello Laudani incazzoso
e frustrato.
Il Gen. Capelletti esteta esaurito.
Gli ufficiali superiori S.M.A.L.P,
dinosauri giurassici allevati in riserva.
Il giuramento!
Il giramento!
La pasta ai sughi vari (per anni non
ho
potuto più mangiare le penne) e quell'orrido arrosto di non ho
mai
capito quale animale.
Le casse di cottura!
La pulizia armi!
l'adunata puniti dove noi eravamo
sempre tanti e quelli del corso anziano pochissimi.
l'adunata puniti dove noi eravamo
sempre tanti e quelli del corso dei figli maiali pochissimi.
Le licenze segate! I chili di gettoni telefonici! Il cubo! Papà
Marcel!
Una flebite devastante tenuta nascosta
per paura di perdere il corso.
Un pianto solitario in
cappella per mia nonna che era morta proprio quella sera che io
ero di guardia, senza che l'avessi più rivista da quando ero
partito, e io stupido mona non dissi niente a nessuno e non chiesi
neppure un permesso per andare
al suo funerale.
Un mese intero con un solo paio di
scarponi bagnati perchè i Vibram erano dal calzolaio e di
conseguenza un
mal di gola con placche che mi facevano sputare pus e sangue, senza
dire
a niente a nessuno per paura di perdere il corso. Poi debilitato e
pieno
di antibiotici una mattina svenni in cortile e mi sentii pure
dare dello sfigato da un Sten noto per diventare paonazzo al
primo accenno di salita.
Pollein! I Poligoni! Gli
sbalzi! Le pinciate! Le marce! I
carichi speciali! Le pattuglie!
La neve! il ghiaccio!
Il cambio della stecca!
Il nido delle aquile!
Il corso sci dove fui l'unico a non
imparare a sciare (unico in famiglia non so sciare neppure ora)
I compitini! Gli studi notturni! Le
librette! Le aule didattiche! Le dormite sui banchi!
Quelli del 113°-1! Quelli del
113°+1!
Quelli che mi stavano sulle palle!
quelli a cui io stavo sulle palle!
Gli sforzi sovrumani a non saltare
alla
gola a quelli della tre del 113°-1 che venivano a fare i duri in
camerata.
I cazzuti sfigati e gli sfigati
cazzuti!
Quelli di noi che che non ci sono
più! Essi sono andati avanti! Perchè ora il 113°
è anche
in Paradiso!
Qualsiasi altra cosa mi venga in mente
ora non mi sento più di scriverla. La vecchia è stanca e
non
ce la fa più!
Stanotte so già che
stenterò a prendere sonno e probabilmente mia moglie mi
sentirà ripetutamente soffiare il naso.
Ma domattina all'adunata sarò
con voi con il mio spirito, ritto sull'attenti nel piazzale della
Cesare Battisti e gli occhi della mia mente vedranno il Tricolore
alzarsi lentamente fino a gonfiarsi del nostro orgoglio sullo sfondo
del Monte Emilius... e a
quel punto tutti insieme grideremo il nostro"SECONDA!"
Vi voglio bene!
Ten Fabio Ferrea
113° A.U.C.
Seconda Compagnia
Primo plotone
Camerata 3
Carissimo Matteo
Ti ringrazio per aver organizzato il
raduno ad Aosta, abbiamo trascorso una bellissima giornata.
Sfogliando il N.U. ho trovato un
foglio con l'elenco degli effettivi della 2° Cp., l'elenco,
comunque
è incompeto perchè non compaiono: l'AUC GIACOMONI Luca
che
ci lasciò dopo circa un paio di settimane, e un'altro AUC (di
cui
non ricordo assolutamente il cognome ) che abbandonò il
corso
dopo due giorni.
Entrambi erano nella mia stessa
cametata.
Ti mando l'elenco che ho trascritto su
un
file Excel
Ho integrato l'elenco con informazioni
tratte
dal NU, ma parecchie specializzazioni non me le ricordo
più, specialmente quelle degli Arresto e dei controcarri.
Ho voluto aggiungere anche il reparto
di destinazione, completalo o tenta di farlo oppure ometti il dato
(come
vuoi).
Intanto ti saluto .
Alla prossima Fredy