Era formato da 14 AUC ed 11 CM/ASCO (già da tempo sergenti, ma il color giallo stentava a spuntare sulle loro maniche); una sola cosa li accomunava, li rendeva uniti:il mortaio.

Venivano ingiustamente tacciati di imboscamento, ma la realtà era ben diversa: mentre fucilieri e c/c andavano a scaldarsi sbalzando in quel di Nus, i nostri stazionavano nei gelidi cortili della Battisti e della Ramires, sfidando temperature polari, con i furgoni frigoriferi della FINDUS che giravano come avvoltoi; e tutto ciò per effettuare i puntamenti in bianco sotto l'esperta guida del sottotenente Vittorio Rossi, da Busto Arsizio, uno dei migliori prodotti sfornati da una "prima compagnia" negli ultimi vent' anni.

La loro giornata iniziava con una lunga serie di imprecazioni durante l'imbastinamento dei pezzi, e proseguiva con le rapidissime operazioni di sbastinamento, montaggio e puntamento, prodigi assoluti di velocità, precisione e sincronia.

Ma non per questo il plotone mortai disprezzava lo sforzo fisico; infatti si portò i MOME 81 a Ville sur Sarre ed i MOPE 120 a Pollein, suscitando ammirazione (ma anche invidia) da parte dei plotoni più debolucci.

Quindi, come si può constatare, tutt'altro che imboscati; anzi bisogna riconoscere come il plotone mortai sia la gloria e il vanto della 2^ Compagnia, e, tanto per fare un' altra sparata: "Bomba alla volata, pronti ,fuoco!".

Il Plotone Bolla Bolla