ASTORRI PAOLO: (romano de Roma), finito per istanze successive alla S.M.Alp.. Meglio conosciuto come "Astorix", era un tipo classicarnente pacioso amante della buona musica. Soffrendo la lontananza da casa, passava le sue poche libere uscite ululando sotto l' arco di Augusto. Al ritorno dalle mistiche marce ritrovava la forza nella pozione magica dei castelli romani e concluse il corso con un mitico "Veni, vidi, vici".

AZZALINI GIORGIO:(l'avvocat), giovane di belle speranze, aspirante S. Ten Carabiniere, non voleva fare la S.M.Alp. ma l'hanno incastrato e c' è rimasto. E' passato ai posteri come "trisonno" a pieni voti visto che è sempre stato il primo ad essere a letto la sera e l'ultimo ad alzarsi la mattina. Accanito sostenitore delle belle donne e del buon vino, ha sempre tenute alte le tradizioni bellunesi. Degno comandante della squadra assaltatori assatanati svaccati della camerata n1.

BACCI SERGIO:(il po.vi.), originario della Val Trompia e casto sostenitore della donna dalla "coscia lunga", arrapante e golosa, passato alla storia come "tricucio' per le sue particolari doti di sarto specializzato in rattoppi, bottoni ed affini. Gestore di un posto viveri fornitissimo di gallette, marmellate, biscotti, ecc. si era meritato pienamente il nominativo sopraindicato.

BENARDELLI MAINARDO: (el nino), italo-spagnolo dall'aspetto puerile, aveva infatti appena 19 anni, ha pensato bene di venire dalla Spagna ad Aosta per fare la S.M.Alp., ma si ricreduto subito anche se in ritardo. Individuo pigro, ma al tempo stesso svogliato, amava studiare i pornazzi e sbirciare le sinossi, anche se questo è stato sempre un difetto o un pregio (giudicate voi) della camerata n1.

BATTISTELLA SERGIO: (asconaione), proveniente da Feltre (BL), ardito conservatore della porta di stecca del corso anziano ha sfidato più ispezioni all'armadietto. Non soddisfatto di cinque mesi di naja nell'artiglieria da montagna era arrivato alla S.M.Alp. per approfondire la faccenda. Conosciuto come un tipo dai facili bollori (da cui il sinonimo di ASCO), ha trovato stranamente "corto" (diceva... Chissà in realtà?). Amante della musica da sballo non rifiutava mai un buon bicchierino in compagnia. E' passato alla storia come "trinaja" dell' assatanato 113° Corso.

BERTIZZOLO STEFANO: (epos), originario di Arzignano (VI), ha trovato particolarmente lungo portare i carichi speciali (come tutti). Dotato di un goliardica cresta di capelli e di un' anima latina era conosciuto come vulcano di cazzate che, nelle sere stanche e cosiddette "giù" ridava vita alla camerata come si dà vino ad un assetato. Aveva ed ha tutt'ora un grande amore che l'aspetta a casa e che... forse riuscirà a domarlo.

BOLOGNA RICCARDO: (schizzo), genovese "altruista". Piccolo ma terribile. Geloso custode della famigerata stecca di camerata, si è distinto per le sue particolari doti di attaccabrighe e casinista restando sempre simpatico a tutti. A Touraz si fece tracinare in una folle avventura dalla barella che aveva sul bastino (detto amore a prima vista); il tutto si concluse con una rovinosa caduta e concitate imprecazioni. "Leggermente" schizzofrenico e molto svaccato, riassume in sè l'immagine mistica della camerata n1.

BERTOLINO MICHELE: (banfo incazzato), originario di Mondovì, tipo ben messo e tarchiato, esempare quasi perfetto di fucilere purosangue. Tribanfo della camerata n.1 non ha mai esitato nel suo intento. Il suo sogno era sempre stato mettere nella stecca di camerata una penna bianca come trofeo di pattuglia dopo un colpo di mano alla tenda ufficiali. Passato ai controcarro per motivi di organico era pienamente meritato il nomignolo di "banfo incazzato", ed anche se era diventato un buon controcarro restò comunque un cazzuto fuciliere.

BARICCHIO PIERPAOLO: Pierpovich, lo s'ciavo di "rara" intelligenza parlava di tutto quello che non conta un c.... Coltivava il suo fisico, e lo contemplava nello specchietto dell'armadietto. Ogni volta che apriva l' armadietto, valanghe di indumenti si riversavano sul pavimento e sul vicino di branda. Fondista di "fame" interregionale sorprese tutti nella Gran Paradiso perchè non partecipò. Resta così l'unico fondista imbattuto della S. M. Alp.

Camerata 1