MUSSANO LORENZO: la max della Camerata (28 anni), il dottore più tranquillo del mondo. Sempre disponibile per un consulto in campo professionale, non disdegna il cicchetto della sera, va a dormire contento. Di maturità ed equilibrio superiore, egli non si fa notare spesso e quando lo fa ha sempre una risposta equilibrata e saggia per tutto e per tutti. Di notte bisticcia un pò con gli spifferi della finestra, ma non si lamenta mai.

MATTEOTTI ANDREA: uno che sa amare la natura e la montagna, e che a 21 anni ha in materia grosse esperienze alle spalle. Vivacizza sempre in qualche modo le serate, prima e dopo il contrappello. Ordinato e meticoloso in tutto ha preso di petto l'impegno del corso e procede ferreo. Ama abbuffarsi di ogni tipo di dolce e un buon bicchiere non lo rifiuta mai. Sempre allegro, prende tutto con filosofia o con rassegnazione, non si è mai capito bene.

NEIROTTI LUIGI: torinese sputato, e guai a chi ne parla male! Il più inquadrato e formato militarmente, prende tutto a motti e regolamento, ma non disdegna il piacere di una camerata allegra e un po' svaccata.. Spesso in contrasto con gli ideali altrui, si lascia andare in discussioni lunghissime, dove alla fine nessuno ha torto nè ragione. Meticoloso e costante negli studi, orgoglioso di aver ricevuto il baffo, tanto da cucirlo anche sul Versace, aspirava alla Benemerita, ma il dispiacere di tradire gli Alpini l'ha tenuto fra noi.

PASTRONE SERGIO: nato e vissuto a Torino per 20 anni, il bimbo della camerata.. Irascibile per qualsiasi scherzo, pasticcione e pacioccone, però l'animo più bonario e sensibile di tutti. La luna gli passa subito e poi esplode in allegria e boiate varie. Preso un po' di mira dagli scherzi degli altri, non si fa mai sconfortare o quasi. E' giovane, ma si farà, in compenso russa come un uomo di 40 anni.

OLIVIERI PAOLO: il bello della camerata 5, dietro quei nobili lineamenti nasconde scaltrezza e astuzia a volontà. Calmo e pacato, da buon friulano ama il vino genuino, le buone mangiate e fredda chiunque con una battutina sempre pronta. Concorre con Pastrone nel russare, non riesce a batterlo, ma in compenso comincia sempre prima.

MORO ALESSANDRO: quando entra in camerata sembra Brontolo che ha litigato con gli altri sei nani. Orgoglioso e feroce assaltatore si mette di fronte allo sportello del suo armadietto, costantemente foderato di foglietti e promemoria di ogni tipo, e medita silente. Di sani principi lombardi, i suoi 26 anni li porta benissimo e dimostra meticolosità nei ravanamenti. Ogni tanto si lascia sconvolgere dagli eventi e si rifugia in un borbottamento continuo, ma non cede mai, al massimo se la prende con tutti per niente o quasi.

MASELLI LORIS: della famigerata razza dei capicamerata, pagò caro, a suo tempo, tale carica; torinese di adozione, vanta inquietanti origini molisane. Pacere delle situazioni difficili, pacioccone di quelle meno difficili; si sempre distinto per una certa autorità che esercita in camerata a tempi alterni, senza essere mai ascoltato. E' comunque il padre spirituale della camerata.

MUCCILLI GINO: arrivato da Bojano (CB) per fare l'alpino, ha superato agevolmente le difficoltà di ambientamento. Con la sua tradizionale parlata tiene tutti nel clima di "cosa nostra", ma è buono come il pane, a proposito! fra il suo armadietto e un supermarket Despar, non c'è differenza, invidiato anche dal S.U. al magazzino viveri che non riesce ad eguagliarlo. Una ispezione armadietti può finire solo in un cenone pantagruelico riparatore. Orgoglioso della penna, si gongola nelle sue varie divise.

OGNIBENI FABIO: biondo, alto e Tesino, ma non chiamatelo altoatesino; dallo sguardo "poco cattivo" passava le sue giornate nei boschi a catalogare e misurare piante. Cosi, alla S.M.Alp., ha pensato bene, come capocantiniere della camerata, di passare a misurare il diametro di altri fusti, di vetro. Di compagnia e tranquillo di carattere, raggiunge la massima simpatia con una bottiglia in mano. Buon attore negli scherzi e buon disegnatore, incrollabile in marcia e resistente al freddo, prima di mettersi in branda scambia qualche parola con Donata, sorridente sposa futura, per ora appiccicata dentro l'armadietto.

PERETTO FAUSTINO:di minute proporzioni, ma spiccato carattere, ha sempre la risposta pronta in ogni battibecco insorto per i soliti futili motivi. Schivo di tutto e di niente, si adegua alle decisioni di maggioranza, concorre al titolo di "tritanfo" con Pastrone, con il quale si misura in materia di calzini, scar-poni e . . . . giri d'aria. Per la fortuna di tutti ci sono in dotazione le maschere anti-NBC.

Camerata 5