Cari Allievi del 113 Corso,

allo scadere di questi cinque mesi che vi hanno condotti alla nomina a Sottotenente degti Alpini mi è gradito ricordare assieme a voi i momenti più importanti e le attività più salienti che vi hanno visto validi protagonisti:

il giuramento, le prime marce, le esercitazioni di pattuglia e quelle conclusive fuori sede.

Bravi, siete sempre stati all'altezza della fama della 2° Compagnia!

Questo ora deve servirvi di sprone a ben figurare presso i Reparti che vi accoglieranno per poter tenere sempre alto il nome della Scuola Militare Alpina e del 113° Corso A. U. C.

Auguri

Tel . Col Antonino Laudani

Il Saluto del C.te di Btg.

Sottotenenti del 113 Corso, il 12 ottobre è lontano, perso nella nebbia di ricordi.

Ripercorrere i 5 mesi in cui vi ho avuto come allievi non è facile; sfumano i volti spauriti dei ragazzi in borghese appena giunti in caserma.

Gli sguardi smarriti delle prime ore, le domande a bassa voce, i tremiti, le paure non esistono più. Le fredde mattine d'inverno che vedevano il muoversi di armi, il correre di uomini, la neve sugli zaini, il vento di Pollein, le notti stellate, il passo di una sentinella sul selciato ghiacciato, sono solo nei vostri cuori persi in un angolo remoto.

Rimane il Corso, la Compagnia, la forte compagine pronta e serena.

Pronta ad andare, serena nella scelta. Verrà il tempo dei ripensamenti, il momento nella vita in cui si vorrebbe tornare indietro, sentire la voce degli amici, lo sprone dei vecchi Ufficiali.

Ora no, è momento di saluti e di auguri, troppa la contentezza di cessare d'essere allievi e di vestire l'agognata stelletta.

Vi saluta il vostro Capitano e vi sprona con i sentimenti che ho sempre cercato di infondervi.

Andate, ma per essere i migliori non la massa generica che si perde, primi ad osare, primi ad agire. Attori non spettatori, Zaini in spalla 2° Compagnia vi attendono le compagnie alpine, le montagne d'Italia, un futuro da vivere.

Comandante della 2^ Compagnia

cap. Claudio Graziano

Cari Allievi del 113° Corso,

si conclude oggi la vostra permaneneza alla Scuola nel modo più esaltante, cioè con la meritata acquisizione della "stelletta".

Un traguardo che cinque mesi fa vi sembrava lontano ed impegnativo è diventato una realtà tanto più appagante quanto più sofferta e raggiunta attraverso sacrifici e prove di carattere. Si è trattato, infatti, di un periodo che vi ha visti spesso impegnati al limite delle vostre possibilità psico-fisiche e durante il quale avete dimistrato ai vostri Superiori, ma soprattutto a voi stessi, di possederele qualità di base necessarie per assolvere il difficile compito del comando di uomini.

Per quello che avete fatto vi dico bravi e vi porgo le mie più calorose felicitazioni.

Per quello che farete vi invito ad affrontare la nobile missione del comando con quella determinazione e quella passione che vi hanno sorretto durante tutto il Corso; operate con piena fiducia nelle vostre potenzialità professionali, ma anche con tanta umiltà.

Ricordatevi che un bravo Comandante oltre al senso del dovere, dovrà possedere il gusto e l'orgoglio dell'esempio. Perchè ai vostri alpini dovrete dimostrare in qualsiasi circostanze, non solo doti e qualità professionali, ma anche e forse soprattutto, qualità umane e di carattere.

Guidate i vostri uomini con coerenze, fermezza e generosità, ne avrete solo soddisfazioni indimenticabili.

Auguri vivissimi di buona fortuna e di ogni migliore soddisfazione.

Il vostro Camandante

Gen Luigi Cappelletti.

 

Il Saluto del Generale
Il Saluto del Capitano