AGLI OPERAI ESPOSTI ALL’AMIANTO

A TUTTI COLORO CHE IN QUESTI ANNI

HANNO LOTTATO CONTRO L’AMIANTO

 

 

In Parlamento il tentativo di affossare definitivamente i miserabili “benefici” pensionistici che la 257 aveva “concesso” agli operai ha fatto un altro passo avanti.

Dopo i tre Testi Unici di Tapparo, uno peggiore dell’altro, all’11ª Commissione del Senato, il 20 dicembre, è stato presentato, dopo consultazione delle organizzazioni sindacali e padronali e degli enti previdenziali, un nuovo Testo Unico, elaborato dal senatore Battafarano.

Questo testo è ancora più subdolo e pericoloso di quelli precedenti!

Con esso si vuole non solo precludere per sempre la possibilità di ottenere i benefici alle centinaia di migliaia di operai e lavoratori esposti che non sono ancora stati riconosciuti, ma rimettere anche in discussione i riconoscimenti già ottenuti!

Questo Testo micidiale prevede che:

1)     (art. 1) I contributi figurativi previsti dalla 257 per gli esposti all’amianto non saranno cumulabili con altri contributi figurativi. Se si vuole utilizzare gli anni di abbuono pensionistico dovuti all’esposizione all’amianto, bisognerà, quindi, rinunciare al conteggio degli eventuali periodi di cassa integrazione, di mobilità, di servizio militare, di malattia ed infortunio, di maternità ecc.;

2)     (art. 1) I riconoscimenti dell’esposizione all’amianto potranno essere richiesti entro il termine perentorio di novanta giorni dall’entrata in vigore della legge e non oltre. Trascorsa tale data, anche chi ha mangiato l’amianto, ma non ha fatto in tempo la domanda, non avrà più alcun diritto, perché da allora in poi i benefici pensionistici previsti per gli esposti saranno abrogati!

3)     (art. 2) Non sarà più considerato esposto chi è entrato in contatto con il minerale killer, ma solo chi è stato impegnato in alcune lavorazioni.

4)      (art. 1) I criteri e le modalità di accertamento e di certificazione dell’esposizione saranno definiti da un decreto del Ministro del lavoro, da emanarsi entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della legge. Possiamo immaginarci, sulla base dell’atteggiamento finora tenuto dall’Inail, quanto saranno restrittivi questi criteri, tesi ad individuare, all’interno delle lavorazioni elencate dall’art. 2, i lavoratori che avranno diritto ai benefici pensionistici. Inoltre, in questo modo, gli esposti che chiederanno il riconoscimento dovranno attendere, per presentare correttamente la domanda, il decreto del ministero, per cui i novanta giorni a loro disposizione si ridurranno praticamente a trenta giorni.

5)     L’attuale soglia di dieci anni, per conseguire l’acceso ai benefici pensionistici, risulta confermata, con buona pace dei pareri degli scienziati che la reputano, dal punto di vista del rischio per la salute, assurda. Gli stessi Testi Tapparo, così antioperai, prevedevano un abbassamento di tale limite prima a sette e poi ad otto anni, ma evidentemente Battafarano ha considerato eccessiva anche questa piccola e truffaldina concessione prevista nei Testi precedenti!

6)     (art. 5) Con queste nuove norme vengono di fatto azzerati anche i vecchi riconoscimenti. Sono fatti salvi, infatti, solo i trattamenti pensionistici già liquidati o che dovrebbero essere liquidati prima della data di entrata in vigore della nuova legge, e le sentenze della magistratura divenute definitive. Tutti gli altri operai già riconosciuti dovranno rientrare nei nuovi fantomatici criteri, da definirsi per decreto, per poter aver la riconferma dei benefici. In questo modo decadranno anche tutte le migliaia di cause in corso per ottenere i riconoscimenti.

 

Operai,

non lasciamoci fregare! Organizziamo in tutte le fabbriche e a livello nazionale un’ampia mobilitazione contro queste norme aberranti ed offensive per chi ha messo a rischio e compromesso la salute, arricchendo i padroni! Il tempo stringe. E’ intenzione dei parlamentari di approvare la legge prima dello scadere della legislatura. Impediamo che questo avvenga!

Facciamo appello a tutti i lavoratori esposti, alle organizzazioni che si battono contro l’amianto, ai cittadini sensibili verso questa tragedia, affinché si arrivi al più presto ad una critica e ad una mobilitazione di massa contro il Testo Battafarano.

 

 

Casella di testo: COORDINAMENTO OPERAIO CONTRO L’AMIANTO

 

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