Coordinamento Operaio Contro L'Amianto

Amianto:
riconosciuta l’esposizione all’amianto agli operai Falck

Finalmente, dopo 5 anni di lotte contro INAIL, INPS e soprattutto contro la Falck, 23 operai sono stati riconosciuti esposti all’amianto presente negli stabilimenti di Sesto San Giovanni (MI), dove avevano prestato servizio lavorativo.

Dopo la cessazione della produzione dell’acciaio alla fine del 1995 e con la costituzione del comitato operai Falck contro l’amianto questi lavoratori, insieme ad altri 500, dopo manifestazioni e presidi di protesta erano stati costretti, per ottenere il riconoscimento, a rivolgersi ai giudici dei tribunali di Milano, Monza, Bergamo e Lecco.

Il ricorso alle vie legali presso il tribunale di Monza ha dato i suoi risultati considerato che l’accoglimento delle sentenze di primo grado è stato confermato dalla rinuncia a presentare appello da parte dell’INPS.

Ora tali operai potranno dare anticipatamente le dimissioni dal proprio posto di lavoro per usufruire dei benefici previdenziali della legge 257/92.

Grande soddisfazione fra gli aderenti del comitato operai Falck dopo il duro colpo subito per la recente e prematura scomparsa di uno dei fondatori dell’associazione, Roberto Gallo di 49 anni.

L’amianto in Falck era molto usato durante le lavorazioni produttive di acciaio. Conseguentemente i lavoratori sono stati esposti alle polveri e alle fibre di amianto usurato notoriamente di natura cancerogena se respirato dall’uomo. Nel corso degli anni, infatti, diversi sono stati i decessi fra gli operai che operavano in Falck e purtroppo sono circa 20 i membri del comitato positivi all’amianto segnalati dalla Clinica del Lavoro di Milano.

Comitato Operai ex Falck contro l’amianto Sesto S. G. ( Mi )

 

Coordinamento Operaio contro L'Amianto
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