AVIS: NO ALLA CHIUSURA!

NO ALL’AMIANTO

 

I dirigenti FINMECCANICA dovrebbero essere inquisiti per l'amianto all'Avis, invece sono loro a chiudere lo stabilimento!

Tutti in Italia si sciacquano la bocca di diritti e di democrazia. All’AVIS, il diritto e la democrazia, industriali, politici e sindacalisti se li sono messi sotto i piedi.

Nello stabilimento sono stati bloccati diversi reparti dalla Contarpp, perché c’era l’amianto. Poi sono stati riaperti, senza che ai lavoratori si facessero conoscere i risultati delle indagini che sono state fatte. Intanto venivano fuori i primi casi di asbestosi tra chi vi lavorava. Per protesta gli operai hanno bloccato la fabbrica. La risposta dei vertici FINMECCANICA è stata questa: 100 lavoratori a C.I.G.S. e mobilità; per i restanti 80 lavoro per un altro anno. In pratica la chiusura dello stabilimento.

Lo stesso sindacato si è prestato a questa manovra. Invece di incalzare l’azienda, di rendere pubblici i dati sull’inquinamento d’amianto, di denunciare penalmente i dirigenti AVIS, di richiedere la bonifica, non ha fatto altro che organizzare un referendum tra i lavoratori, dove la scelta era tra continuare a lavorare l’amianto oppure no. Il sindacato sapeva che all'Avis si possono lavorare, in maggioranza, solo carrozze con amianto. Il sindacato sapeva anche che gli operai, messi di fronte alla scelta se continuare a mangiare amianto oppure no, avrebbero detto giustamente no. E’ stato un referendum suicida per gli operai. Con questo il sindacato ha preparato il terreno alla chiusura della fabbrica da parte dei vertici FINMECCANICA. Bisognava invece impostare una battaglia sulla sicurezza, non solo nel reparto scoibentazioni, ma in tutti i reparti.

Ora gli operai se ne andranno a casa con meno di un milione di lire al mese. Quelli che rimarranno se ne andranno tra un anno. Dove andranno? Tutti riusciranno ad andare in pensione con la mobilità? O per molti di loro ci sarà solo il licenziamento e la disoccupazione?

Se la vertenza fosse stata impostata diversamente e gestita da gente non asservita all’azienda, ci si sarebbe potuti battere per avere la “continuità” dell’esposizione all’amianto fino ad oggi. Si sarebbero potuti incriminare i dirigenti AVIS e far pagare loro i danni causati.

OPERAI

Si è ancora in tempo per riaprire tutta la questione! Non andatevene a casa con una mano avanti e una dietro! Organizzati possiamo incastrare l’azienda!

 

Casella di testo: Un gruppo di operai e di delegati della Sofer di Pozzuoli, dell’ex Italsider di Bagnoli, dell’Ansaldo Trasporti di Napoli, dell’Alenia e dell’Alfa-Lancia di Pomigliano, della Sacelit di Volla, della Demag-Innse, della Voith, ex Riva Calzoni e dell'Ansaldo Energia di Milano, della Marelli, ex Borletti di Corbetta (MI), della Siemens-Italtel di Cassina De' Pecchi (MI), della Fiat New Holland di Modena.

 

ftp. Napoli, 19/06/99