UN
ALTRO TENTATIVO DI CHIUDERE
LA
QUESTIONE AMIANTO
Nei
prossimi giorni la Corte Costituzionale dovrebbe pronunciarsi sulla 257. Il
problema è stato posto da un giudice di Ravenna. Di fronte ai pochi soldi
stanziati dallo Stato per l’applicazione dei benefici pensionistici previsti
dalla 257, questo giudice ha chiesto (nella causa di lavoro n° 86/98, sessione
di Appello del 30/04/98) alla Corte se questa legge, priva di copertura
finanziaria adeguata, possa essere valida.
Se
la Corte Costituzionale dovesse decidere che la 257, limitatamente alle norme
che stabiliscono le rivalutazioni dei contributi pensionistici, è
incostituzionale, i pochi benefici che ne sono derivati per gli operai esposti
spariranno.
Mentre l’INAIL nega a migliaia di operai il riconoscimento dell’esposizione subita, oggi anche quelli già riconosciuti rischiano di perdere il diritto acquisito di andare in pensione prima.
Se
la 257 non sarà affossata prima dalla Corte Costituzionale, ci penserà dopo il
Testo Tapparo. La discussione parlamentare sul testo per ora è ferma. Aspettano
che sia la Corte Costituzionale a togliere di mezzo la 257!
Migliaia
di operai sono a rischio di gravi malattie, le cui punte massime si prevedono
per i prossimi 20 – 30 anni, e il Parlamento, i sindacati, l’INAIL, l’INPS e la
stessa magistratura sono uniti per chiudere una volta per tutte il problema
dell’amianto in Italia. La questione è di risparmiare i soldi per i benefici
pensionistici previsti dalla 257.
Questa
è la situazione! Gli operai cosa fanno? Si affidano solo alla cause per il
riconoscimento dell’esposizione, senza sapere che, se la 257 viene dichiarata
su questo punto incostituzionale o se passa il Testo Tapparo, le cause non
serviranno più a niente!
Inoltre, siamo proprio convinti che gli avvocati del sindacato abbiano depositato i ricorsi presso i tribunali? Come mai, a fronte delle migliaia di “mandati” raccolti, si fanno solo poche cause e le udienze avvengono solo a “morte di Papa”? Le cause che si fanno sono solo quelle delle fabbriche dove gli operai premono di più o dove, come alla SOFER, il sindacato deve contrastare l’opposizione di qualche operaio.
Gli
operai intanto aspettano che qualcosa scenda dal cielo. Nella maggior parte dei
casi non fanno neanche pressione sugli avvocati del sindacato.
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Senza mobilitazione,
la pensione anticipata ce la possiamo dimenticare!
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Se non ci muoviamo
direttamente, la maggior parte di noi dovrà ancora respirare altra immondizia
nociva, dopo aver respirato l’amianto, aumentando il rischio di ammalarci.
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Quasi un’intera
generazione di operai è stata condannata al genocidio con l’amianto per far
guadagnare gli industriali. Operai, se non ci muoviamo, a loro rimarranno i
soldi e a noi solo le sofferenze e le malattie!
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