CRIMINALI IN DOPPIOPETTO

 

L’amianto sotterrato all’AVIS dimostra senza più dubbi la gravità dell’esposizione che quella fabbrica ha causato agli operai che ci lavoravano.

Dimostra in quali condizioni bestiali si è lavorato per far guadagnare i padroni.

Dimostra quanto valeva per i dirigenti Finmeccanica la vita degli operai: niente!

Indipendentemente dall’amianto sotterrato gli operai lo continuavano a respirare perché costretti a scoibentare le carrozze F.S. piene di amianto.

I dirigenti aziendali, con l’aperta complicità del sindacato, hanno accelerato ultimamente la chiusura dello stabilimento, mettendo in mobilità verso la pensione 100 operai e limitando a pochi mesi il lavoro per quelli che rimangono. Avevano urgenza di chiudere la fabbrica e di mettere tutto a tacere. Sapevano che gli operai messi di fronte alla scelta tra andarsene a casa con un milione di lire al mese o continuare ad avvelenarsi con l’amianto, avrebbero scelto di andarsene.

Costoro si sono fatti bene i loro conti. Si sono detti: mandiamo tutti a casa con quattro soldi, poi, dispersi e isolati gli operai, tutto verrà messo a tacere.

Non solo hanno avvelenato sapendo di farlo, ma hanno anche cercato di risparmiare soldi fino all’ultimo. In questo la complicità del sindacato è totale.

Si poteva far valere la continuità dell’esposizione fino ad oggi facendo avere agli operai più anni di benefici pensionistici.

Il sindacato poteva richiedere soldi all’azienda per integrare quelli che si perdevano con la mobilità.

Il sindacato poteva richiedere indennizzi all’azienda per i danni biologici causati.

Niente di tutto questo è stato fatto. Addirittura i sindacalisti non hanno mai reso noti i risultati delle ultime indagini ambientali in fabbrica che tutti loro conoscevano. Gli operai pur richiedendole non hanno mai potuto saperle dai loro “rappresentanti”. Tutti hanno alzato un muro di omertà sulla questione!

Quanti dirigenti, quanti sindacalisti, quanti funzionari pubblici andranno in galera per questo crimine? Secondo noi nessuno se gli operai non si muoveranno direttamente.

Bisogna organizzarsi affinché non cali il silenzio su tutto questo.

Riapriamo tutta la questione AVIS!

 

Casella di testo: Un gruppo di operai e di delegati della Sofer di Pozzuoli, dell’ex Italsider di Bagnoli, dell’Ansaldo Trasporti di Napoli, dell’Alenia e dell’Alfa-Lancia di Pomigliano, della Sacelit di Volla, della Demag-Innse, della Voith, ex Riva Calzoni e dell'Ansaldo Energia di Milano, della Marelli, ex Borletti di Corbetta (MI), della Siemens-Italtel di Cassina De' Pecchi (MI), della Fiat New Holland di Modena.
 


ftp. 29/06/99