TECNICHE DI BRACCIA

KEN - il pugno chiuso
SEIKEN - Parte anteriore del pugno
URAKEN o RIKEN - Dorso del pugno
HIPPON KEN - Pugno a una nocca (dito indice)
KENTSUI o TETTSUI - Pugno a martello
HIRAKEN - Pugno a quattro nocche (quelle di indice, medio, anulare e mignolo)
NAKADAKA IPPON KEN - Pugno a una nocca (dito medio)
KAISHO - La mano aperta
SHUTO - Mano a coltello (parte ulnare)
TEISHO - Base del palmo della mano
SEIRYUTO - Mano a spada cinese
HAITO - Mano a coltello (parte radiale)
HAISHU - Dorso della mano
KUMADE - Mano a zampa d’orso
NUKITE - Mano a lancia
KAKUTO - Polso a testa di gru
KEITO - Mano a testa di gallina
WASHIDE - Mano a becco d’aquila
WAN O UDE - Avambraccio
EMPI O HIJI - Gomito

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KEN - il pugno chiuso   up

Per chiudere correttamente il pugno, è necessario flettere le ultime falangi sulle prime, quindi ancora le ultime falangi si appoggiano completamente al palmo della mano. Il pollice viene pressato fortemente contro l’indice e il medio. Questo modo di formare il pugno serve a conferire alla mano una chiusura compatta e permette di effettuare le tecniche nel migliore dei modi.

       

SEIKEN - Parte anteriore del pugno   up

Il Maestro Funakoshi lo chiamava il "cuore" del karatè poiché, di tutte le tecniche di mano, il seiken è senz’altro la più impiegata. La parte usata è costituita dalle nocche dell’indice e del medio e da circa la metà delle prime falangi sottostanti. Per usare questa area correttamente, il polso deve essere particolarmente esercitato a trasmettere in maniera appropriata la potenza derivante dall’intero corpo. E’ molto facile per un principiante eseguire il seiken flettendo il polso; ciò può danneggiare l’articolazione, qualora la tecnica non sia eseguita a vuoto, come capita per esempio nella pratica del makiwara.

       

URAKEN o RIKEN - Dorso del pugno   up

Comprende la parte superiore delle nocche dell’indice e del medio e circa la metà del dorso della mano.

       

HIPPON KEN - Pugno a una nocca (dito indice)   up

La parte che colpisce è la seconda articolazione del dito indice, tra la prima e la seconda falange, che è rafforzata lateralmente dal pollice. Viene usato per attaccare parti vulnerabili molto ridotte.

       

KENTSUI o TETTSUI - Pugno a martello   up

Comprende la parte ulnare del Pugno chiuso. Questa area difficilmente può riportare dei danni; viene usata per colpire bersagli duri come le articolazioni.

 

HIRAKEN - Pugno a quattro nocche (quelle di indice, medio, anulare e mignolo)   up

Si colpisce con la seconda articolazione delle quattro dita.

       

NAKADAKA IPPON KEN - Pugno a una nocca (dito medio)    up

E’ una trasformazione del pugno seiken: da esso si fa sporgere l’articolazione del dito medio e la sì usa per colpire.

       

KAISHO - La mano aperta   up

Quando si deve usare la mano aperta, bisogna riuscire a mantenere il pollice flesso a livello della seconda articolazione e forzato contro il palmo; tutte le altre dita saranno fortemente serrate tra loro. Tutte le tecniche di mano aperta sono vietate nelle competizioni.

       

SHUTO - Mano a coltello (parte ulnare)   up

La parte che colpisce è la stessa di Kentsui, ma in questo caso la mano è aperta. Bisogna fare attenzione a non colpire con il mignolo per evitare inutili incidenti e shuto errati.

       

TEISHO - Base del palmo della mano   up

Questa area si mette in evidenza flettendo il polso all’indietro in modo da formare, tra l’avambraccio e il dorso della mano, un angolo di 90°. Può essere efficacemente usata come mezzo di difesa e di offesa per bersagli sia alti che bassi.

       

SEIRYUTO - Mano a spada cinese   up

E’ la base del taglio della mano, considerata dal punto in cui finisce lo shuto; proprio in corrispondenza del piccolo ma durissimo osso pisiforme. (E’ una delle otto ossa costituenti il carpo).

       

HAITO - Mano a coltello (parte radiale)   up

La parte usata è il bordo della mano, in corrispondenza del prolungamento del dito indice. Il pollice è completamente piegato e tocca il centro del palmo.

       

HAISHU - Dorso della mano   up

Si usa l’intera superficie del dorso della mano per parare o attaccare.

       

KUMADE - Mano a zampa d’orso   up

E’ una variazione di teisho, in cui la parte che colpisce è tutto il palmo della mano, comprese le ultime falangi che rimangono fortemente flesse sulle prime.

       

NUKITE - Mano a lancia    up

       

Nello SHINON NUKITE si utilizza la punta delle quattro dita, avendo l’accorgimento di flettere il dito medio, portandolo allo stesso livello di indice e anulare. La mano può essere tenuta verticale o orizzontale. Nel NIHON NUKITE sì usa la punta dell’indice e del medio. Mentre nell’ IPPON NUKITE la punta del solo dito indice. Per la loro pericolosità, queste tecniche sono vietate nelle competizioni e, di solito, anche nel jiyu kumite di palestra.

       

KAKUTO - Polso a testa di gru    up

Si utilizza la superficie anteriore delle ossa del carpo. Kakuto si ottiene flettendo la mano in avanti.

       

KEITO - Mano a testa di gallina   up

E’ l’articolazione meta carpo falangea del pollice. Se da kakuto, mantenendo la stessa tensione del polso, si esegue una rotazione di 90° verso l’esterno, si ottiene l’esatta disposizione della mano per usare il keito.

 

WASHIDE - Mano a becco d’aquila   up

La superficie d’attacco è rappresentata dalla punta delle cinque dita riunite.

       

WAN O UDE - Avambraccio   up

Serrando fortemente il pugno, si contraggono i muscoli dell’avambraccio; questa parte è utilizzata soprattutto nelle parate, in quanto l’area utilizzabile è abbastanza estesa. La parte del pollice è chiamata UCHI UDE o URA UDE.

La parte del mignolo è chiamata SOTO UDE O OMOTE UDE. La parte del palmo è chiamata SHUWAN, mentre quella superiore HAIXAN.

 

EMPI O HIJI - Gomito    up

Si ottiene flettendo completamente l’avambraccio sul braccio. E’ una parte che può essere utilizzata a distanza ravvicinata anche senza una specifica pratica di rafforzamento, date le sue naturali caratteristiche di struttura.


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