“La Nuova Via"- Chiesa Cristiana

Domenica 18.05.03                                                                        Past. Paolo Agosta

Ciò che Cristo è in me
Romani 8:35;39

 

Romani 8:35 Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la

                        persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?

                   36 Com'è scritto:«Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno;

                        siamo stati considerati come pecore da macello».

                   37 Ma, in tutte queste cose, noi siamo più che vincitori, in virtù di colui che ci 

                        ha amati.

                  38 Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose 

                       presenti, né cose future,

                 39 né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno

                      separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesù, nostro Signore.

 

 PREFAZIONE

Comincio con un chiaro avvertimento il messaggio di oggi:

La parola di oggi non è per gli iperspirituali, non è per quanti sono posti sul piedistallo della perfezione, non è rivolta a tutti coloro che riescono ad essere in grado di vincere sempre, ma la parola di oggi è per i credenti normali, è per quegli uomini e donne di tutti i giorni, che quotidianamente devono affrontare e scontrarsi con la dura realtà della propria vita e dei propri desideri, che vivono in quella condizione spesso di incapacità di riuscire a vincere sopra se stessi e sopra le circostanze.

 

Una domanda

Chi ci separerà dall’amore di Cristo?

Il messaggio di oggi comincia con una domanda, una domanda importante, destinata a determinare il corso di quel cammino che abbiamo scelto di seguire.

Certamente se ponessi la domanda ad ognuno di voi non avrei nessuna incertezza sulla risposta, pertanto prima di rispondere a questa domanda voglio porvi un’altra domanda che ci pone davanti alla nostra condizione nei confronti di Cristo.  

Cosa è Cristo in me?  

Questa domanda non è posta per fare retorica sulla nostra condizione spirituale, sul nostro cammino fatto spesso di incertezze e di dubbi, ma vuole essere invece l’affermazione di Cristo in noi in maniera forte e determinante, per ottenere la condizione di vittoria avendo quella piena certezza che nessuna cosa ci può separare dall’amore di Cristo.  

L’altalena del credente

Ogni giorno e specie in questi ultimi tempi la vita del credente, è diventata una vera altalena, si passa da momenti di piena certezza e comunione spirituale, a momenti di depressione spirituale, che mettono in discussione tutto il nostro essere cristiani.  

Vediamo un mondo che sembra divenire sempre più forte potente, e noi che in contrapposizione, non riusciamo a realizzare quella piena vittoria sulle condizioni che vengono create, affinché scenda lo sconforto e lo scoraggiamento nella nostra vita.  

 Se ci fermiamo un attimo a meditare sulla nostra vita vediamo che tutto sembra andare contro  noi, ci aggrappiamo con sempre più forza a quelle testimonianze di vita vittoriosa e di guarigioni miracolose, e provando una certa invidia spesso ci chiediamo: “perché?  perché non riesco a realizzare le stesse cose?”.  

Molto spesso la vita rinnovata che abbiamo ricevuta è malnutrita, e dopo un primo momentaneo fuoco che divampa dentro noi (che ci permette di realizzare più di quanto molti credenti precari riescono a fare in una vita di cammino), cominciamo a rallentare la nostra corsa, cominciamo a vedere quei giganti che si ergono davanti a noi, e ciò che nel momento di fuoco ci sembrava minuscolo ed insignificante, comincia ad ingigantirsi sempre più divenendo montagne per il momento insormontabili.

 

Le guide cieche

Anche la confusione dottrinale che ultimamente regna nelle nostre chiese sta contribuendo a questo stato di essere di molti cristiani, che benché animati di un vero e sincero spirito  di servizio, si trovano spiazzati davanti alle innovazioni ministeriali che oggi dilagano in questo nostro mondo.  

Da un lato la chiesa secolare rappresentativa della cristianità stessa non ha più neanche la certezza elementare di chi sia Gesù, voglio a questo proposito citare una frase dichiarata in uno studio di tale chiesa:

“Il diavolo è un quasi compagno di Gesù, non suo discepolo ma piuttosto come un maestro, fin dagli inizi della vita pubblica.”

Tratto da Vita Pastorale n° 1 – Gennaio 1998: “Lo scontro tra Gesù e satana” di Angelo Colacrai ssp  

E’ ovvio che ogni semplice, al ricevere o a leggere tale dichiarazione, certamente ne subirà uno shock spirituale, nondimeno coloro che professando una piena liberalità del credere e professarsi cristiani,oggi cadono nel tranello delle divisioni dottrinali, assistiamo a  visioni che nascono e che si perdono, a movimenti, a dottrine di pensiero, ad assemblee e congregazioni, a nuovi metodi di conquiste di anime, ecc. ecc. e tutto ciò invece di tendere ad unire allontana, fratello contro fratello, chiesa contro chiesa, si è entrati nel gioco di colui che mira proprio a questo dividere l’unità del corpo, sapendo bene che nell’unità vi è la forza per essere vittoriosi.  

Una necessaria parentesi:   

Un rimprovero

Ed a questo proposito non posso fare a meno di citare alcuni versi della parola di Dio che spero incuta in ognuno di noi quel timore che dovremmo avere delle cose riguardanti Dio.

 Isaia 56:10;11 – Geremia 10:21- Geremia 12:10- 23:1- 50:6 Ezech. 34:2;10 Zacc. 11  

So bene che nel citare questi versi sicuramente attirerò le ire di alcuni (per grazia di Dio dovrebbero essere pochi), ma chi ha da adirarsi per ciò che leggerà nella parola di Dio, farebbe bene ad esaminare se stesso, poiché ad una coscienza non pura la parola di Dio può risultare tagliente e trafittiva,

oggi si parla di una realtà scomoda e taciuta, ma è una realtà che sta portando i nostri occhi a chiudersi per non vedere, se si tace su questa verità allora le pietre stesse parleranno, sapendo che oggi faremo bene ad esaminare accuratamente il nostro operato, per edificare e preparare ogni anima che ci è stata affidata, non edificando sulla competitività della chiesa con più numeri, poiché non è su questo che si basa il rapporto con il nostro Signore, è non è certo questo il primato da raggiungere, vivere per realizzare numeri non è da Dio,  ma piuttosto ritorniamo a quel sobrio concetto di amore ed umiltà, che da secoli contraddistingue l’opera dei veri cristiani, ed anche se i tempi sono mutati voglio ricordare che Dio è immutabile.  

Cosa fare?

Quello che è stato detto comunque non è per giustificare la nostra vita di cristiani appena sufficienti, no niente affatto, anzi ciò dovrà promuovere lo stimolo a cercare quella vita di vittoria, e benché la scelta che abbiamo fatto ci porterà a subire la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada, sebbene veniamo messi a morte ogni giorno, poiché ogni giorno bisogna mettere in noi a morte tutto ciò che cerca di riportarci al vecchi padrone delle nostre anime e della nostra vita, sebbene siamo considerati come pecore da macello, poiché il mondo ci odia sebbene nel mondo noi non apparteniamo al mondo.  

Giovanni 15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quello che è suo; poiché non siete

                           del mondo, ma io ho scelto voi in mezzo al mondo, perciò il mondo vi

                            odia.

Ed è per questo che dobbiamo avere la piena convinzione che in tutto questo il Signore ha dato a noi la piena certezza della vittoria, su ogni cosa che cerca di abbassarci, di vincerci, di deprimerci, il Signore ci ha già dato la vittoria su tutte le menzogne su tutti gli inganni e sotterfugi che il nemico usa per scoraggiarci, su tutto quello che egli usa per dirci che è meglio lasciar perdere, su tutte le circostanze che fanno apparire un mondo vittorioso e noi sconfitti, il Signore ha messo nel tuo cuore una certezza che sarà indelebile per tutta l’eternità ed  è la certezza è che il Suo amore oggi dimora in noi.

 

La forza del Suo amore  

Ed e per mezzo del Suo amore che noi oggi possiamo dichiarare la nostra vittoria con piena fermezza su tutto quanto esiste, su tutto ciò che si vede, ed anche su tutto ciò che non si vede, ed è proprio questo il messaggio di oggi per la tua vita, si è per te, che forse hai perduto di vista il tuo traguardo, o che forse non vivi più quella vita spirituale che avresti voluto avere, per te che stai guardando con invidia le benedizioni che vengono posti sul capo di coloro stanno vivendo una vita spirituale più piena, per te che hai avuto sogni in cui vedevi la gloria di Dio sparsa ovunque, per te che ti trovi costretto ad affrontare le battaglie quotidiane contro la tua carne e contro le circostanze, si oggi il Signore sta parlando a te alla persona normale e quotidiana, ti parla per darti la certezza di ciò che Lui è in tè:  

Ciò che Cristo è in me

Oggi il Signore vuole che cominci a dichiarare in te stesso ciò che Lui è in te:

Ø     Egli in te è Colui che ha vinto il mondo

Ø     Egli in te è Colui che ti ha scelto

Ø     Egli in te è Colui che ti giustifica

Ø     Egli in te è Colui che intercede instancabilmente davanti al Padre

Ø     Egli in te è Colui che ti ha fatto sacerdote e re

Ø     Egli in te è Colui che può ogni cosa

Ø     Egli in te è Colui che ti fa più che vincitore, poiché ti ha amato e ti ama e la forza del Suo amore è invincibile ed Eterna.  

Se la parola che oggi hai ricevuto che hai ascoltato se ciò che stiamo dichiarando è entrato in te allora adesso saprai bene la risposta della domanda che è stata posta all’inizio del messaggio, adesso avrai la certezza anche della tua stessa vita, e tutte le domande ed i dubbi sono spariti, poiché questa certezza è divenuta vivente in te, adesso sai che comunque vadano le cose qualsiasi siano le circostanze apparenti, nessuno potà mai separarti dall’amore di Cristo,e quest’amore ti ha già reso vincitore.!!!  

Al Signore siano la gloria e l’onore, per la Sua parola e la Sua certezza in noi.

                                                                                                                  Amen 

 

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