“La Nuova Via"- Chiesa Cristiana

Domenica 15.06.03                                                                                                                  Past. Paolo Agosta 

Bokim

Giudici 2:1;5

Giudici 2:1 Or l'Angelo dell'Eterno salì da Ghilgal a Bokim e disse: «Io vi ho fatto salire 

                     dall'Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato di dare ai vostri padri.

                     Avevo anche detto: "Io non romperò mai il mio patto con voi.

                  2 Ma voi non farete alcuna alleanza con gli abitanti di questo paese e   demolirete                                 

                     i loro altari". Voi però non avete ubbidito alla mia voce. Perché avete fatto questo?

                 3 Così ora dico: lo non li scaccerò davanti a voi; ma essi saranno come spine nei  

                    vostri fianchi, e i loro dèi saranno per voi un laccio».

                 4 Appena l'Angelo dell'Eterno ebbe detto queste parole a tutti i figli d'Israele, il   

                    popolo alzò la voce e pianse.

                 5 Perciò chiamarono quel luogo Bokim e vi offrirono sacrifici all'Eterno.  

La storia del popolo d’Israele è forse la storia più meravigliosa che possa esistere, poiché è la storia di un popolo scelto da Dio, ed è per questo che nella sua storia troviamo per la nostra vita di cristiani, non solo esempio, ma anche consiglio, affinché imparando dagli errori di questo popolo, noi possiamo affrontare ogni difficoltà, avendo una chiara visione degli eventi avvenuti possiamo trarne consiglio per gli eventi che oggi avvengono nella nostra vita.  

La lettura di oggi prende spunto dall’entrata in possesso del popolo d’Israele della terra promessa, dopo aver vagato per 40 anni, adesso è giunto il tempo dell’adempimento della promessa di Dio. 

La parola di oggi ha un netto ed importante significato per noi che come fu per il popolo d’Israele, ancora noi oggi ci troviamo sul punto di prender possesso del terra che il Signore ci ha promesso.    

Or l'Angelo dell'Eterno salì da Ghilgal a Bokim e disse: «Io vi ho fatto salire

dall'Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato di dare ai vostri padri.

Avevo anche detto: "Io non romperò mai il mio patto con voi.  

Colui che si rivolge al popolo è l’Angelo dell’Eterno, che è la figura di Gesù, infatti si rivolge al popolo non come Colui che reca un messaggio, ma come Colui che ha adempiuto alle  Sue parole: Egli è Colui che ha liberato e dato promesse al popolo, e che con loro ha stretto un patto.

Oggi allo stesso identico modo Gesù parla alla nostra vita, ed è per questo che oggi vogliamo più che mai ascoltare la Sua esortazione non come siamo abituati a fare, ma aprendo e spandendo il nostro cuore davanti alla Sua presenza.

Io vi ho fatto salire

La parola di Dio inizia con il ricordare come il popolo scelto sia stato prima di tutto liberato dalle mani del nemico (oggi il Signore sta ricordandoti, che tu sei stato scelto, e che sei stato liberato da quella finta libertà che il mondo ti dà e ti dava).

 Vi ho condotto nel paese

Il Signore si pone ancore come Colui che conduce il popolo nella via,

Giovanni 14:6 Gesù gli disse: «Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.  

è attraverso il completo abbandono e nella certezza della sua guida che possiamo raggiungere la meta che ci viene posta davanti, senza la sua guida, senza la sua luce è impossibile raggiungere il paese promesso.

Luca 2:32 per essere luce da illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele».  

Giurato

Il Signore ancora ricorda il giuramento che ha fatto Egli, e Dio adempie sempre ai Suoi giuramenti.  

Il Patto

Ma Egli non giura soltanto, stringe anche un patto con il Suo popolo, un patto che da parte Sua no sarà mai rotto.  

Ma voi non farete alcuna alleanza con gli abitanti di questo paese e demolirete  i loro altari". Voi però non avete ubbidito alla mia voce. Perché avete fatto questo?  

Il patto che viene fatto però impone il non allearsi o associarsi con gli abitanti del paese, anzi impone di distruggere ogni cosa, e questo affinché nessuna radice di passato potesse risorgere, affinché il popolo di Dio non fosse portato alla tentazione di allontanarsi dall’unico vero Dio e andasse a servire dei stranieri e che erano in realtà delle trappole per la loro vita.  

Ma purtroppo non tutte le tribù d’Israele riuscirono ad avere vittoria sui propri nemici, e non perché Dio non volesse aiutarli, ma perché spesso in determinate tribù, si preferì avere nel proprio mezzo degli stranieri, vuoi per curiosità, vuoi per incapacità di avere una ferma volontà, qualunque sia la causa, questa fece si che si scatenasse un effetto a questa inadempienza.  

Così ora dico: lo non li scaccerò davanti a voi; ma essi saranno come spine nei

vostri fianchi, e i loro dèi saranno per voi un laccio».

Ciò che il popolo non volle rigettare e rifiutare nell’immediato, divento una condizione di vita per il popolo d’Israele, Dio non volle scacciare più i primitivi abitanti anche se più avanti il popolo lo chiedesse, ma molti divennero servi di Israele,e pertanto come servi erano nemici dei loro padroni, altri si fortificarono nei territori che Israele non riuscì a conquistare, tendendo insidie e tranelli a tutto il popolo d’Israele.

Ma non solo i popoli divennero insidiosi dal punto di vista materiale, ma le loro usanze i loro costumi, ed in maggior ragioni gli svariati idoli e dei che essi avevano, cominciarono ad entrare nella vita quotidiana del popolo di Dio, così, queste abitudini ed idolatrie, segnarono le vicende di tutta la storia d’Israele, che alterna momenti di splendore, poiché riesce a donarsi totalmente a Dio, a momenti di grande tristezza, tribolazione, persecuzione, e sconfitta, poiché si è lasciato prendere dal laccio degli dei stranieri.  

Una ferma considerazione.

A questo punto della storia ci viene imposto di fermarci per considerare adesso la nostra vita di cristiani, che così come il popolo d’Israele ha stretto un patto con Dio.  

Consideriamo il fatto di ciò che oggi è la nostra vita spirituale, possiamo veramente dire di non aver fatto restare alcun vecchio abitante nella nostra vita, è sicuro che noi non abbiamo fatto alleanza con alcuni di loro?  

Prima di rispondere voglio che leggiamo insieme un verso che si trova poco prima scritto nello stesso libro:

Giudici 1:27 Manasse invece non scacciò gli abitanti i Beth-Scean e dei suoi villaggi limitrofi, né quelli i Taanak e dei suoi       villaggi limitrofi, né gli abitanti di Dor e dei suoi villaggi limitrofi, né gli abitanti d'Ibleam e dei suoi villaggi limitrofi, né gli abitanti di Meghiddo e dei suoi villaggi limitrofi, perché i Cananei erano risoluti a restare in quel paese.

Risoluto

Ora voglio dirti questo tutto ciò che prima era in te ingaggerà una battaglia fino all’ultimo sangue, poiché è risoluto a restare nel tuo paese, non vorrà andarsene e per cacciarlo è necessario ingaggiare una dura battaglia.

Ora tu devi essere risoluto pienamente convinto, che ciò che possiede il tuo paese deve andarsene, deve abbandonare la tua città ed i villaggi limitrofi, non vi è più posto per loro in ciò che è il tuo corpo, la tua mente e il tuo cuore, il cananeo deve portare via con sé ogni cosa che gli appartiene, nessun altare deve rimanere in piedi, basta anche un piccolo idolo, per compromettere tutta quanto il progetto di meravigliosa benedizione che Dio ha per te, e se non vuole lasciare la tua città allora muovigli guerra e distruggilo all’interdetto.

Il Signore stasera ti sta chiedendo di considerare bene la Sua parola essa è chiara e senza mezzi termini, o ascolti ubbidendo, ed adempiendo in te ciò che il Signore ti ha chiesto, o sarai come il popolo d’Israele, costretto a convivere a causa della sua disubbidienza ad un chiaro comando, con momenti di grande benedizione, a momenti di profondo abbandono di Dio e delle Sue benedizioni.  

Appena l'Angelo dell'Eterno ebbe detto queste parole a tutti i figli d'Israele, 

il popolo alzò la voce e pianse.

Perciò chiamarono quel luogo Bokim e vi offrirono sacrifici all'Eterno.

Il popolo quel giorno si rese subito conto che la vita fatta di grande benedizioni, sarebbe stata certamente frastagliata di momenti di grande abbattimento, e per questo si pentirono, anche se il loro pentimento era giunto tardi, poiché l’Eterno aveva già parlato.

Quel luogo fu chiamato Bokim che significa coloro che piangono, ed Israele ancora oggi piange.

Ma per noi oggi, vi è ancora la possibilità di trasformare il nostro pianto in gioia, dando ascolto alla parola che Dio oggi rivolge alla nostra vita, se riconosci che ancora in te vi è una radice di vecchio, se hai lasciato che qualche desiderio antico albergasse ancora in te se non riesci a liberarti da qualcosa che ti costringe ancora oggi a vivere una spiritualità una comunione con Dio fatta a metà, bene oggi se tu lo vuoi le mani di Gesù sono pronte a prendere le tue, e a risollevarti, a sanarti, a liberarti, da tutto ciò che ancora ti impedisce di realizzare la pienezza della Sua presenza in te.

Non vi è nessuna cosa che può vincere l’amore di Dio per te, nessuna cosa è più forte del Suo amore per te, lasciati vincere dal Suo amore, e vincerai sopra ogni cosa.  

 

Al Signore sia la Gloria

AMEN

Home       Messaggi