“La Nuova Via"- Chiesa Cristiana
Domenica
19.01.03
Past.Paolo Agosta
Zelanti nel Signore
Ebrei 6:11;12
Ebrei
6:11 E
desideriamo che ciascuno di voi mostri fino alla fine il medesimo zelo per
giungere alla piena certezza della speranza,
12
affinché non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede
e
pazienza ereditano le promesse.
La
chiara esortazione di oggi viene rivolta alla nostra vita affinché non
perdiamo di vista quella chiamata che è stata rivolta alla nostra vita, dal
Signore.
Zelanti per Dio
La prima cosa necessaria è avere il medesimo
zelo per le cose del Signore fino alla fine.
Ricordando
lo zelo iniziale quando abbiamo conosciuto il Signore, dobbiamo far si che
questo continui costantemente ad essere alimentato dentro di noi.
Salmi
119:139
Il mio zelo mi consuma
perché i miei nemici hanno dimenticato le tue parole.
Zelo ma non ignoranza
Ma
lo zelo comunque deve essere accompagnato dalla conoscenza di Dio in noi.
Proverbi
19:2
Lo zelo senza conoscenza non è cosa buona;
chi cammina in fretta sbaglia strada.
Ed
a questo pertanto il Signore ci dà un chiaro invito a crescere nella sua
conoscenza, che è data prima dalla meditazione della Sua Parola
Giosuè
1:8
Questo libro della legge non si allontani mai dalla tua bocca, ma meditalo,
giorno e notte; abbi cura di mettere in pratica tutto ciò che vi è
scritto; poiché
allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai.
E
poi dalla comunione che si riceve solamente con l’insegnamento e la
preghiera davanti alla Sua presenza.
Atti
2:42
Ed erano perseveranti nell'ascoltare l'insegnamento degli apostoli e nella
comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere.
Realizzare la certezza
Se
adempi al tipo di zelo che oggi il Signore sta chiedendoti, allora realizzerai
quanto il versetto di oggi ti da come promessa di adempimento, e cioè:
giungere
alla piena certezza della speranza.
Abbiamo
già ricevuto una parola che riguardava la speranza non delusa:
Romani
5:5
Or la speranza non delude, perché l'amore
di Dio è stato sparso nei nostri cuori
mediante lo Spirito Santo che ci è stato dato.
Oggi
ancora il Signore ci sta dicendo che questa nostra speranza diventa piena
certezza, per mezzo di quello zelo che dobbiamo avere per il Suo regno, ed
allora ciò non è più una speranza ma è la realizzazione di ciò che il
nostro cuore desidera.
Non ci lasciamo abbattere
Non permettiamo alla circostanze di abbatterci, ma
anzi ogni cosa che si dimostra avversa per noi deve essere stimolo per andare
avanti.
Infatti
l’arma che il nemico sta
usando oggi nella nostra vita è quella di creare delle condizioni avverse per
la nostra predicazione, per il nostro mandato, lo ha già fatto con altri
servitori e continuerà a farlo con tutti coloro che sono chiamati d a Dio per
cambiare le sorti di questo mondo.
Chiedetevi
ora il perché di questo sua agire, è semplice cerca in tutti i modi e con
tutte le circostanze di renderci pigri.
Quando
tu esci fuori da queste mura e cominci ad annunziare l’evangelo, se cominci
ad avere condizioni avverse alla tua predicazione al tuo zelo, che non
necessariamente devono essere persecuzione, ingiurie, ecc. ma semplicemente
apatia verso le cose spirituali, nella tua carne cominceranno ad agitarsi
pensieri del tipo, “ma tanto non mi ascolta nessuno”, o cose
simili, e ciò produrrà un solo effetto, ti renderà pigro per il lavoro che
il Signore ti ha affidato.
Conseguenze della pigrizia spirituale
Se
diventi pigro spiritualmente, puoi solo vivere nell’illusione dell’adempimento
della Parola di Dio, ma ciò che Dio ha promesso, a causa della tua pigrizia
non si potrà realizzare, ed il nemico allora avrà raggiunto il suo scopo.
Non
solo ma la pigrizia produrrà in tè lo sconforto, e lo sconforto ti porterà
lontano dalla comunione con Dio, il passo successivo, sarà quello di
allontanarti e cominciare a desiderare sempre più ardentemente le cose che il
mondo sta mettendoti davanti, ed allora ricadrai in quella prigionia da cui
eri stato liberato, solo che stavolta il nemico avrà cura di renderti in
abominio agli occhi dell’eterno, affinché tu non possa più ritornare ad
avere comunione con Lui.
Imitatori
Ma
siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse.
Ecco
ciò che invece dobbiamo essere
1Corinzi
11:1
Siate miei imitatori, come anch'io
lo sono di Cristo.
Lo
stesso Paolo dichiarò ai primi cristiani di guardare al suo esempio di fede,
di divenirne imitatori, poiché anche lui imitava l’esempio di Cristo.
Ma l’essere
imitatori impone anche cercare di acquisire tramite il rinnovamento e la
comunione con il Padre di quelle caratteristiche che rendono il vero cristiano
imitatore di coloro che hanno saputo arrivare fino alla fine della loro corsa.
Fede e Pazienza
La
prima è la fede e la seconda è la pazienza, queste due qualità sono
necessarie per adempiere pienamente al mandato che si è stato affidato, senza
l’una l’altra non ha valore, possiamo avere fede ma non pazienza, oppure
il contrario, ma in ogni caso senza l’una o l’altra non si potrà
realizzare ciò che il Signore ci ha chiamati ad essere ed a fare.
Guardiamo infatti la storia di coloro che furono
veri imitatori di Cristo, e vediamo che queste qualità erano parte di loro
stessi essendo la realizzazione della nova creatura che divenivano alla luce
di Cristo e per mezzo dell’opera dello Spirito Santo.
Concludiamo con le parole dell’apostolo che ci
incitano come in una gara ad andare avanti per realizzare quelle meravigliose
promesse che il Signore ha messo nella nostra vita.
2Timoteo
4:6
Quanto a me, io sto per essere offerto in libazione, e il tempo della mia
partenza è giunto.
7
Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la
fede.
8
Ormai mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto
giudice, mi
assegnerà in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che
avranno
amato la sua apparizione.
Amen