“La Nuova Via"- Chiesa Cristiana
Domenica 02.03.2003-03-02 Past. Paolo Agosta
Perdonati
Giovanni 8:1;11
Giovanni 8:1 Gesù andò al monte degli Ulivi.
2 All'alba tornò nel tempio, e tutto il popolo andò da lui; ed egli, sedutosi, li istruiva.
3 Allora gli scribi e i farisei gli condussero un donna còlta in adulterio; e, fattala stare in mezzo,
4 gli dissero: «Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio.
5 Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne dici?»
6 Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere con il dito in terra.
7 E, siccome continuavano a interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei».
8 E, chinatosi di nuovo, scriveva in terra.
9 Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno, cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo con la donna che stava là in mezzo.
10 Gesù, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?»
11 Ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare più».]
L’evento che oggi abbiamo letto nella Parola di Dio,
è per noi motivo di grande riflessione, poiché oggi il Signore vuol
ricordarci il grande amore e la sua immensa capacità di perdono verso di noi.
La storia di questa donna adultera che sembra non
avere nulla a che fare con il cammino dei credenti, viene racchiusa una grande
verità, che solamente alla luce della guida dello Spirito Santo può essere
rivelata .
Cominciamo con il ricevere insegnamento da ogni
singolo evento che oggi questa storia ci propone.
Giovanni
8:3 Allora gli scribi e i farisei
gli condussero un donna
La
prima cosa che dobbiamo notare in questo evento sono gli accusatori, i scribi
i farisei sono coloro che al tempo di Gesù ammaestravano ed applicavano la
legge, data da Dio al popolo Ebraico, ma vediamo che l’applicazione della
legge, non si svolgeva dentro parametri d’amore, ma bensì dietro osservanza
severe di riti e norme, e benché dettati da Dio, l’applicazione data dagli
uomini non consentiva nessun margine all’amore, ma proiettava soltanto l’immagine
di un Dio giustiziere, che non solo non tollerava il peccato, ma distruggeva
chi da esso veniva ingannato o
comunque indotto nel fallire dall’obbedienza dei comandamenti di Dio.
Sapete
ancora oggi come al tempo di Gesù ciò che ci accusa quando noi sbagliamo,
non è qualcuno o qualcosa che non conosce la volontà di Dio, ma chi ci
accusa sono principalmente tre che conoscono bene la verità ma che tentano di
applicarla ognuno secondo le proprie regole.
Apocalisse
12:10 Allora udii
una gran voce nel cielo, che diceva: «Ora è venuta la salvezza e la potenza,
il regno del nostro Dio, e il potere del suo Cristo, perché è stato gettato
giù l'accusatore dei nostri fratelli, colui che giorno e
notte li accusava davanti al nostro Dio.
Ma
sappiate che su questo tipo di accusatore, vi è un mezzo che lo
sconfiggerà sempre ogni volta che invochiamo su di noi il Sangue di Cristo
Gesù
Apocalisse 12:11
Ma essi lo hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello, e con la parola
della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, anzi l'hanno esposta
alla morte.
I fratelli che accusano
Il secondo tipo
di accusatori sono coloro che per certi versi hanno conosciuto il grande amore
di Dio, ma avendone dimenticato le compassioni si ergono a giudici sui propri
fratelli, accusandoli di peccato ogni qual volta il fratello cade,
dimenticando le stesse parole di Gesù e degli Apostoli riguardo al giudizio.
Luca
6:37 «Non giudicate,
e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete
condannati; perdonate, e vi sarà perdonato.
1Corinzi
4:5 Perciò non
giudicate nulla prima del tempo, finché sia venuto il Signore, il
quale metterà in luce quello che è nascosto nelle tenebre e manifesterà i
pensieri dei cuori; allora ciascuno avrà la sua lode da Dio.
Ciò che ci accusa veramente
Il
terzo accusatore dei nostri peccati siamo noi stessi, ovvero la voce dello
Spirito che dentro di noi grida quando cadiamo in tentazione, e rompiamo
quella intensa comunione che ci lega al Padre, questo tipo di accusatore è
quello che è sano cioè che produce dentro di noi la vera volontà e la vera
richiesta di perdono, per avere la capacità di cambiamento nella nostra vita,
l’importante è dare ascolto a questa voce che ci chiama ad un vero
cambiamento ed una vera conversione, non fatta solamente di istanti o magari
di qualche giorno di cambiamento, ma a richiedere con tutte le nostre forze ad
attingere aiuto dallo Spirito Santo per poter vincere sopra tutto ciò che ci
vuole allontanare dalla presenza di Dio.
1Timoteo 1:19 conservando la fede e una buona coscienza; alla
quale alcuni hanno rinunziato, e così, hanno fatto naufragio quanto alla
fede.
Giovanni 8:4
gli dissero: «Maestro, questa donna è stata còlta in flagrante adulterio.
L’accusa rivolta verso la donna era una delle più
gravi, tale accusa era paragonabile allo stesso omicidio, e pertanto punibile
secondo la legge con un solo metodo ovvero la morte, leggiamo infatti:
Giovanni 8:5
Or Mosè, nella legge, ci ha comandato di lapidare tali donne; tu che ne
dici?»
Immaginate per un attimo
questa scena, sono ormai secoli che il popolo è abituato a dare
immediatamente il giudizio, e se
tale giudizio viene fomentato da coloro che dovrebbero insegnare la giustizia
divine, tutto il popolo si sente in dovere ed in diritto di esercitare la
propria vendetta il proprio giudizio, su qualcuno che in realtà non ha fatto
torto ad alcuno se non contro se stesso/a, ma questo diventa come una valvola
di sfogo, per giustificare se stessi, proviamo a calarci per un attimo nella
vita di ognuno dei presenti alla scena, nessuno di essi è puro immacolato,
eppure, c’è qualcosa che riesce a far dimenticare il proprio vero stato di
peccato, poiché qualcuno si è macchiato di un peccato maggiore del proprio,
ognuno dei presenti si sente come giustificato, e giustifica anche il proprio
stato di peccato, poiché qualcuno ha commesso un peccato maggiore del
proprio, e come per liberarsi dalla propria condizione di incapacità a fare
il volere di Dio, ecco che ognuno trova opportuno scagliare la propria rabbia
su chi secondo la legge ha commesso un errore maggiore.
Ma stavolta prima di agire si va a chiedere quasi a mò di
sfida un consiglio sul da farsi in questa situazione,
Giovanni 8:6
Dicevano questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesù,
chinatosi, si mise a scrivere con il dito in
terra.
Il Signore conosceva bene i
loro cuori, conosceva il cuore di ognuno dei presenti, e conosceva bene anche
le loro colpe, anche se celavano la loro incapacità a fare il volere di Dio
dietro la maschera della religiosità, e per un attimo li ignora, non si cura
dei loro vani discorsi, ma questi accusatori erano giunti fino a Lui non solo
per accusare una vittima, ma per cercare accuse contro Colui che li accusava
senza parlare, ed è qui che la Sapienza di Dio sorpassa ogni previsione di
risposta
Giovanni
8:7 E, siccome continuavano a
interrogarlo, egli, alzato il capo, disse loro: «Chi
di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di
lei».
Il
sangue dei presenti a questa risposta si gelò nelle ossa non potevano più ne
replicare ne parlare, poche semplici parole li avevano messi davanti alla nuda
e vera realtà della condizione delle loro vite
Giovanni 8:9
Essi, udito ciò, e accusati dalla loro coscienza, uscirono a uno a uno,
cominciando dai più vecchi fino agli ultimi; e Gesù fu lasciato solo
con la
donna che stava là in mezzo.
Giovanni
8:10 Gesù, alzatosi e non vedendo
altri che la donna, le disse: «Donna, dove sono
quei tuoi accusatori? Nessuno ti ha condannata?»
Giovanni
8:11 Ella rispose: «Nessuno,
Signore». E Gesù le disse: «Neppure io ti condanno;
va' e non peccare più».]
Ciò
che per quella donna stava rappresentando il suo ultimo istante di vita,
davanti alla presenza dell’amore di Cristo si rivela rinascita ad una nuova
vita, ogni suo peccato viene istantaneamente cancellato, la vita di questa
donna non ha più nessuna sporcizia, ma dall’incontro con Cristo ne esce
imbiancata, lavata, purificata, nessuna accusa nessuna accusatore le può più
stare davanti, poiché l’amore di Dio le ha perdonato ogni errore.
Riflessioni
Questo racconto che sembrava
non avere nessuna attinenza con la nostra vita di credenti si rivela invece di
un’importanza straordinaria nel nostro cammino quotidiano, poiché
quotidianamente a causa delle nostre intemperanze della nostra stessa
incapacità di fare il volere di Dio in noi, abbiamo bisogno di sentirci
perdonati, e di avere la certezza di avere ricevuto perdono.
Quante volte anche noi come
questa donna, siamo stati adulteri verso il Signore, quante volte lo abbiamo
tradito, quante volte siamo stati come gli stessi accusatori, cercando negli
altri un peccato maggiore o simile al nostro per sentirci giustificati, o per
magari ergerci a giudici, dimenticando la nostra vera condizione.
Oggi il Signore ci ha voluto
ricordare il Suo perdono, il Suo amore, la Sua stessa pazienza verso di noi,
per ricondurci davanti alla Sua presenza, per ricominciare insieme un nuovo
cammino di Amore e di certezza.
Al Signore sia la Gloria.
Amen