Una storia vera
Questa
è una storia vera, ed è la mia storia.
Non
potrò mai dimenticare quella sera….
Scusatemi
ma non posso dirvi cosa successe se prima non vi racconto un po’ di me, vi
chiedo soltanto di avere pazienza per leggere qualcosa che sicuramente può
essere anche la tua storia.
Una
famiglia normale
Sono nato in Sicilia nell’era in cui in Italia il boom economico (anche se la Sicilia non ha mai realizzato un vero boom economico) , cominciava a dare i suoi primi frutti sull’economia delle famiglie, educato secondo i canoni tradizionali a cui ogni famiglia del tempo faceva riferimento, senza eccessi, ma anche senza penurie, sono cresciuto come tanti altri miei coetanei adeguandomi alle circostanze di un’era che aveva qualcosa di nuovo, e che non si rassegnava a lasciare il vecchio.
L’educazione
spirituale era quella cattolica, così ho avuto modo di ricevere nella mia vita
quei sacramenti, di cui in realtà non capivo ne il valore e neanche la necessità,
ma era ciò che tutti facevano, e che per tradizione si è sempre accettato
senza porre tante domande.
Così
crescendo cominciai a fare come faceva mio padre e mio nonno prima di lui, mi
recavo in chiesa la domenica mattina non certo per ascoltare le cose che
riguardavano Dio (quelle erano discorsi per donne e per vecchi), cominciando a
maturare in me l’idea che Dio in realtà non esisteva, era un’invenzione
dell’uomo per mascherare la sua debolezza e la necessità di avere almeno la
speranza in un qualcosa che nessuno può vedere, un vero uomo neanche pensa di
parlare di Dio, dopo un po’ di tempo la chiesa per me era divenuta soltanto un
monumento dedicato allo spreco umano.
Subito dopo essere ritornato dal servizio militare decisi di andare via dalla mia regione,la scusa era quella di cercare lavoro, ma la realtà e che il modo di pensare e le tradizioni di quest’isola non erano da me condivise.
Si
parte!!
Andai
a vivere a Milano, e grazie all’aiuto di un mio zio riuscì ad inserirmi nel
mondo del lavoro, trovai un piccolo appartamento in affitto, e finalmente
cominciai a gustare la libertà da ogni vincolo e restrizione.
Che
bello il sapore della libertà, è come la brezza al mattino presto in aperta
campagna, ti sveglia ti fa stare bene.
Comincia
a farmi degli amici, le mie convinzioni erano di non ritornare più in Sicilia,
e lavoravo solo il tanto che bastava per pagare le spese ed assicurarmi il
divertimento.
A
poco a poco divenni identico nella mentalità di coloro che frequentavo, ero un
ragazzo che come quelli della sua età, frequentavano i pub, le birrerie, le
discoteche, e lo spinello era una cosa del tutto normale.
Anche
il livello culturale cominciava ad essere trasformato, cominciai ad interessarmi
di tutto ciò che mi era nuovo cominciai a leggere libri di ogni genere, ma più
di tutti mi appassionò un libro “Introduzione alla Psicoanalisi” di Freud.
Col passare degli anni, tutta la mia spavalderia cominciò ad attenuarsi, vedevo lo scorrere dei miei anni, e ciò che avevo realizzato era il niente, non si prospettava un buon futuro, gli amici c’erano, ma non bastavano più, i divertimenti cominciavano ad essere monotoni e ripetitivi, e cominciai a coprire questi pensieri, abusando ed esagerando ogni cosa, smisi di fumare le sigarette, sostituendole con gli spinelli, che la sera con cura preparavo, mimetizzandole come delle sigarette, la birra cominciò a piacermi in un modo incredibile, il mio carattere cominciò a trasformarsi, divenni sempre più egoista ed impulsivo, non avevo rispetto più di niente neanche di me stesso, non volevo aiuto da nessuno, ma avevo un disperato bisogno di aiuto.
Perfino
con la mia famiglia ruppi i ponti, non mi recai più in Sicilia neanche per il
periodo estivo, per me mio padre e mia madre erano morti.
Il
tempo passava e le cose non miglioravano, cominciai a perdere i posti di lavoro
che trovavo, ero diventato sempre più pigro, riuscivo a malapena a pagare le
spese, e così cominciai a cadere in una strana forma di depressione,
esternamente non si notava, ma internamente milioni di pensieri si accavallavano
nella mia mente, tutto cominciò ad andare veramente male. Pian piano cominciò
ad affiorare nella mia mente, un pensiero che divenne sempre più insistente,
era un pensiero che all’inizio mi mise paura, ma che a poco a poco cominciai a
conviverci e ed assaporarlo:
“La
tua vita è ormai un fallimento vi è un’unica possibilità per rimediare,
puoi fare qualche cosa che risolverà ogni tuo problema, bisogna che tu conosci
l’oblio della morte, questa è l’unica possibilità che hai, la morte è la
tua amica lei ti può aiutare”
Man
mano che il tempo passava le cose si mettevamo sempre peggio, ciò che prima mi
procurava piacere adesso mi dava fastidio noia, volevo sempre di più e passare
ogni limite, il mattino quando rientravo a casa dopo una notte di birra e
spinelli, ed altro ancora non mi sentivo soddisfatto, cercavo ancora qualcosa
che riuscisse a colmare quel senso di vuoto che c’era in me, ma non lo trovai
mai.
Non
potrò mai dimenticare quella sera.
Su
Milano vi era una nebbia quasi irreale, dalla stanza del mio monolocale al 6°
piano di un palazzo popolare, vedevo una nuvola poggiata sulla città, e le luci
gialle dei lampioni sembravano come del fuoco che ardesse sotto quella coltre
fitta di nebbia, ed io ero sopra quelle nuvole, sotto di me cera soltanto un
vuoto, un vuoto infinito ed interminabile, in quel momento decisi di fare
l’unica cosa che mi rimaneva da fare, ....MORIRE.
Dopo
qualche istante mi ritrovai sulla ringhiera di quel balcone pronto per spiccare
il salto il mio ultimo salto verso l’ignoto, verso ciò che pensavo
sicuramente meglio di quello che avevo, o che in realtà non avevo.
Quegli
istanti mi sembrarono un’eternità, ed è vero poco prima di morire vedi
scorrere la tua vita come in un film, cominciai a sentire la nebbia sbattermi
sulla faccia come un vento gelido che ti entra nelle ossa, stavo per staccare i
miei piedi dalla ringhiera, ma ad un tratto sentii una voce che non ricordavo più,
che avevo sentito qualche volta da bambino davanti a qualche vecchio film che
parlava della storia di Gesù, che guardando mi mettevo a piangere, sentendomi
il cuore scoppiare chiedendo nella mia innocenza di stare accanto a Lui, quella
stessa voce che soltanto in un cuore di bambino poteva essere ascoltata, in quel
momento cominciò a parlare, e parlava proprio nel mio cuore indurito e ormai
privo di ogni tipo di amore o compassione, ricordo che furono poche parole ma
dirette vere e che cambiarono ogni cosa in un istante, quella voce mi disse:
“C’è
sempre la possibilità di riscatto nella vita, ma se tu bruci la tua vita adesso
io non potrò riscattarti”
Forse
potranno sembrare delle parole banali, ma vi assicuro in quel momento quella
voce queste parole mi salvarono la vita.
Poco
dopo mi ritrovai seduto sul divano e cominciai a piangere, ma non mi sentivo più
solo, sentivo accanto a me una presenza vera tangibile, che mi teneva fra le
braccia, e sempre la stessa voce mi disse: “Da questo momento la tua vita non
ti appartiene più, poiché io mi prenderò cura di tè io ti riscatterò, e tu
mi sarai strumento”.
Da
quel momento mi ritrovai tra le mani una vecchia Bibbia regalatami da mia madre
anni prima e dimenticata in un cassetto, e quando cominciai a leggere in quel
libro le lacrime cominciarono ad attraversare la mia vita, e man mano che
piangevo sentivo come liberarmi da pesi enormi, di cui io non ero più capace di
portarne il carico.
A
svariati anni di distanza guardo a quelle tenebre che attraversarono la mia
vita, e mi vedo oggi inondato dalla Sua luce dalla Sua grazia, e ringrazio Gesù,
per avermi salvato, e portato a vivere una nuova vita, ma stavolta con Lui come
compagno nel mio percorso.
Oggi
sono un cristiano, che segue la sua via, il Signore mi ha provveduto di ogni
cosa, sono sposo di una dolce compagna, e genitore di due splendidi bambini, e
posso dichiarare in tutta verità e schiettezza, il Signore mi ha riscattato.
Vedi
caro amico/a ancora moltissime cose potrei dirti e di quali grandi miracoli ho
assistito nella mia vita, ma il miracolo più grande è stato incontrare Gesù,
e non come una religione, ma come un amico, pronto soccorrerti in ogni
circostanza, non voglio e non posso vivere più la mia vita senza di Lui, non
posso e non voglio vivere una vita fatta solo di una facciata di religiosità,
Lui mi ha insegnato ad avere un contatto diretto personale, Egli si prende cura
di me, e vuole anche prendersi cura di te, in qualunque circostanza in qualunque
situazione tu possa trovarti, fai l’unica cosa giusta grida al Signore ed egli
ti soccorrerà.
Paolo A.
Oggi il Signore Gesù vuole offrirti che ciò che tu non dovrai e non potrai mai pagare, ed è:
LA LIBERTA' DI VIVERE LA TUA VITA.
Mi presento
Sono il pastore della Chiesa Cristiana "La nuova Via", ed ovviamente la storia che avete letto è il mio incontro con Cristo, se pensate che ciò ha dell'incredibile, posso assicurarvi che il vero incontro con il Signore è ancora più incredibile, poiché in grado di trasformare l'intera vita, perciò vi invito a sperimentarlo, poiché ho la certezza che cose maggiormente meravigliose sono preparate per voi, che siete così preziosi per il Signore, tanto che diede Egli stesso la sua vita per voi.
Io ho visto è sono testimone vivente di ciò che l'Amore di Dio, è in grado di fare, da quando decisi di affidarmi a Lui ogni cosa è stata trasformata nella mia vita, oggi vivo nella piena serenità e certezza di pace per ciò che è il mio futuro, ed il mio presente, ho visto e vissuto miracoli, che l'intero web se cominciassi a scrivere non potrebbe contenere, so solo una cosa, e questo è ciò che cerco di trasmettere a chiunque ed in qualsiasi situazione o condizione si trovi, che nel momento in cui la nostra anima grida verso Gesù, Egli è li, pronto a risponderti, a soccorrerti ed a SALVARTI.
Non dimenticare queste poche ed umili parole che arrivano al tuo cuore.
Chiesa Cristiana "La Nuova Via" - Via Pozzo Nuovo 3 - 90047 Partinico (PA)
Tel 3295321243 - E-mail p.agosta2005@libero.it
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