Piero Carlesi

La vita dei Carlesi continua in Italia, con Piero Carlesi

Con l’arrivo in Italia e soprattutto dopo la morte di mio padre Manlio, nel 1962 quando avevo soli 10 anni, vi fu per me un periodo non certo roseo, pur se sereno, grazie alla presenza di mia mamma Camy Mondon, di mia nonna Margherita Mondon Favero e di mia zia Ghema Mondon Marta.

Piero con il cugino Tullio Parrini in piazza del Duomo a Milano nel 1960.

Frequento a Milano la fine della prima elementare (avevo iniziato l’anno ad Alessandria dalle suore di Maria Ausiliatrice), poi tutto il corso regolare di elementari (in via Colleoni), medie (in viale Caprilli) e superiori (all’istituto tecnico Ettore Molinari di Crescenzago).

La classe 2°A dell’istituto Molinari nel 1968. Piero Carlesi è il secondo da sinistra nella fila mediana.

Ottenuto il diploma di perito chimico continuo a studiare all’università (corso di laurea in Scienze naturali) ma nel contempo comincio a lavorare. La mia passione è il giornalismo e poiché frequento molto la montagna con escursioni, scrivo di alpinismo. Inizio a scrivere su Lo Scarpone nel 1972, già retribuito. Nel 1974 mi iscrivo all’Ordine dei giornalisti come pubblicista. Nel 1976 inizio a pensare di scrivere la mia prima guida: gli itinerari in Valsesia nella collana Centosentieri dell’editore L’Arciere di Cuneo. Nel 1979 il Touring Club Italiano mi assume come redattore editoriale e curo una collana di guide. Nel 1980 pubblico la guida Alti sentieri attorno al Monte Rosa, per Tamari editore di Bologna.

A sinistra, al lavoro al Touring Club nei primi anni Ottanta. Piero Carlesi il 27 agosto 1983, giorno del matrimonio con Gianna Preti, al Sacro Monte di Varallo.

Nel 1983 mi sposo con Gianna Preti di Varallo (Vc), laureata in Scienze naturali, con la missione di fare l’insegnante. Poi mi laureo anch’io in Scienze naturali, con tesi in Petrografia. Nel 1985 nasce il primo figlio Alberto e nel 1989 nasce il secondogenito Paolo. 

Alberto e Paolo Carlesi La casa di Peccia, ritiro per relax della famiglia. Ha sostituito lo chalet del Maryut.

E si rafforza pure il legame con la Val Vogna e la frazione Peccia, il buen retiro, tra boschi, campi, fiori, orti da coltivare e case di legno. Un legame sempre più profondo con un ambiente spettacolare e naturale che coinvolge tutta la famiglia e i numerosi ospiti che salgono a piedi lassù, in alta Valsesia.

Nello stesso anno lascio Milano per la verde campagna milanese, trasferendomi a Rodano. Intanto oltre al lavoro al Tci continuo a pubblicare articoli e a curare rubriche. Negli anni 1980-82 curo un programma Montagna che passione presso la televisione privata TVM66. Dal 1985 al 1994 curo la rubrica Sentieri e rifugi sul mensile Alp. Curo per l’editore Vallardi numerosi volumi di grande formato sulla montagna e il mondo alpinistico.

I coniugi Carlesi oggi. Piero Carlesi ritornato in Egitto nel 2000, davanti alla Sfinge.

Alla fine del 1994 lascio il Tci perché il Club Alpino Italiano mi chiama a fare il Direttore generale del Sodalizio che è un ente pubblico non economico. Dirigo il CAI per cinque anni con passione ed entusiasmo ma la scarsa collaborazione dei vertici nel frattempo rinnovati, nonché altri dispiacevoli concause mi convincono all’abbandono. Rientro così al Touring Club Italiano, ma questa volta con l’incarico di seguire, in redazione, la rivista Qui Touring. Nel 2002 affronto l’esame di stato per diventare giornalista professionista, incarico ottenuto nel febbraio 2003, dopo la prova orale.

E la professione continua… Intanto i figli Carlesi crescono..

 

per contatti: piero.carlesi@tiscali.it

La vita dei Carlesi in Egitto.

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