La famiglia di Renato Mignola

    Questa è l'unica foto che raffigura tutti i fratelli insieme ai genitori nel 1957 a casa di Carlo, a San Giorgio.

In piedi: Gianna, Nino, Renato, Anna  -  Accovacciati: Mario, la mamma Maria, il padre Salvatore, Carlo

    Sebbene fossero molto uniti fra loro, il destino li ha portati a vivere vite separate.

    In Egitto dal 1933 al 1950, Renato venne in Italia per la prima volta nel 1950 e si iscrisse all'istituto Nautico, intendeva studiare per direttore di macchine; ma dopo lasciò e si arruolò nell'Arma dei Carabinieri. Fece una bella carriera da allievo Carabiniere a Maresciallo Maggiore congedandosi da ufficiale nel 1980 e beneficiando dei 7 anni di abbuono previsti dalla Legge 336, vista la sua condizione di profugo dall'Africa. Ha comandato diverse Stazioni CC, l'ultima, la più importante, dal 1977 al 1980 a Torre del Greco vicino Napoli. Il 2 giugno 1981, l'allora Presidente della Repubblica Sandro Pertini gli ha conferito l' Onorificenza di Cavaliere.

Renato con la moglie Rosetta

    Sposato nel 1963, hanno avuto la gioia di avere quattro figli.

Sergio, diplomato al Conservatorio di Avelllino in chitarra classica, a 46 anni, tecnico Telecom, sposato nel 2009 ha un figlio di nome Renato; Nadia laureata Università Orientale di Napoli inglese e spagnolo, sposata nel 2008, ha una figlia Lara: Maurizio, tecnico meccanico, impiegato in Alenia a Nola, ha un figlio Alessandro; Mario, sposato, insegnante di storia dell'arte, diplomato Accademia Belle Arti Napoli, ha due figlie, Sara e Alessia.

    Fino a poco tempo fa ha fatto l'amministratore del condominio, ma poi ha detto "basta" ed è divenuto unicamente, come dicono la moglie ed i figli, un ''computer dipendente", "malattia" grave, visto che, allorché il PC va in tilt entra in "crisi d'astinenza"!!

    Ora i fratelli sono quattro

Da sinistra: Renato; poi Carlo, padre di 4 figli e pensionato dal Banco di Roma; Mario, padre di una bellissima cinquantenne e  pensionato da ben 25 anni (laureato all'Orientale di Napoli in lingua Araba); Nino, padre di 3 figlie e pensionato della Banca d'Italia.

    Dell'Egitto, Renato ricorda la prigionia del padre al Fayed, la partenza di due sorelle ed un fratello per l'Italia per le Colonie Estive, e, allo scoppio della guerra impossibilitate a rientrare a casa in Egitto: li ha rivisti 6 anni dopo! E poi, il fratello Mario tenente di fanteria fatto prigioniero a Sidi El Barrani nel 1942, dapprima prigioniero in Egitto (strana la sorte che volle Mario ed il padre ambedue prigionieri nella medesima zona, senza sapere l'uno dell'altro) e poi a Bombay in India addirittura fino al 1947.

    Renato ed il fratello Nino rimasero invece in collegio al Cairo per tutta la durata della guerra

    La mamma, Maria Ferraro, svolgeva la professione di ostetrica al Cairo e chissà quanti lettori sono stati guidati alla vita da lei. Aiutò a nascere anche uno dei figli di Nello Paratore, allenatore della squadra nazionale di pallacanestro egiziana.

    Nino, il fratello più piccolo, è nato al Cairo; ha dapprima studiato in collegio dalle suore della nigrizia e successivamente da esterno al Don Bosco; ricorda poco dell'Egitto (quando rientrò in Italia nel 1950 aveva solo 13 anni), diplomato in ragioneria si è poi laureato in giurisprudenza; a 18 anni era sottufficiale dei carabinieri, fu poi assunto alla Banca d'Italia ove ha svolto una brillante carriera. Ora è in pensione, felicemente sposato ed ha tre figlie.

Il 28 ottobre 1996 Nino compiva 60 anni. Nella foto: le figlie Maria Elena, laureata in legge, e Valentina, laureata in economia e commercio, Nino, la moglie Antonella, la figlia Sandra, insegnate di educazione fisica come la mamma.

    Per quanto riguarda il paese Egitto, Renato ricorda l'unicità del profumo del mare di Alessandria che, per magia, vorrebbe imbottigliare. Già a Damanhour, quando con il treno si recava dal Cairo ad Alessandria, iniziava a fantasticare sulla bellezza delle spiagge scogliose e sabbiose di Sporting, Cleopatra les Bains e Stanley. Ovviamente non ha dimenticato la filastrocca:

"taalili  ya batta,

wana mali eh,

taali fil mohatta,

wana mali eh,

scilili el scianta,

wana mali eh, 

el scianta hafifa,

wana mali eh, 

eddinak millima, 

wana mali eh ..."

né potrà mai dimenticare il professore di lingua araba Nasr, definito da tutti il "terrore degli anni 30 e 40", all'Istituto Don Bosco al Cairo. Ottimo insegnante ma anche noto per le sue gaffe: famosa quella di "io ti correggo" pronunciato in modo diverso e certamente molto ilare.

Renato racconta: La mia famiglia in Egitto - Il mio Egitto

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