LA FAMIGLIA  BALETTI

         (riportate sinteticamente da Claudio Brunone nipote di Celeste Baletti sorella di Ettore Brunone)

Quando Elisabetta Marrani, mia bisnonna, sposò in seconde nozze Felice Brunone, aveva già due figli, Alfonso e Celeste, nati da una prima unione con Baletti, che Felice in punto di morte, decise di nominare suoi eredi testamentari, unitamente ai propri figli Ettore e Giovanna avuti con Elisabetta.

La gratitudine e l’affetto dei giovani Baletti, si tradussero concretamente da parte di Alfonso, nel seguire il fratello minore negli studi e curarne gli interessi, mentre Celeste lo portò con sé, quando nel 1899 si trasferì con i figli ad Alessandria d’Egitto.

Celeste Baletti

Nacque a Ferrara nel 1873 ed operava nel teatro. Non ebbe la fortuna di sposarsi ma ebbe a Napoli due figli, Pio Emilio e Nelda, che seguirono la madre quando decise di trasferirsi in Egitto per la sua attività teatrale.

1912 – Celeste Baletti a destra con la cognata Egizia Brunone

Interruppe la sua attività quando i figli terminarono gli studi e costituirono famiglia sposandosi e andò a vivere con la figlia Nelda, coniugata con Umberto Fava,  che seguì anche quando rimpatriò con il marito in Italia.

Si spense a Milano nel 1950.

Pio Emilio

Nacque a Napoli verso il 1892 e bambino, seguì la madre quando si trasferì in Egitto. Ultimati gli studi sposò Amelia, la figlia minore di Giovanni Petracchi, e sorella di Egizia mia nonna, dalla quale ebbe due figli: Alberto e Mario.

Nel 1915 all’inizio della prima guerra mondiale fu richiamato e mandato sul Carso dove si fece due anni di trincea. Fu congedato  per ferite nel 1917.

Pio Emilio Baletti nel 1916

Abitava a Moustafa Pacha in via Galvani in una piccola villetta adiacente a quella di Ettore Brunone che era contemporaneamente suo zio e cognato.

Rimasto vedovo nel 1946, rimpatriò nel 1950 e con il ricavato della vendita della sua villetta acquistò un appartamento a Milano al 5 piano di viale Murillo 1.

Visse però per circa 10 anni in casa della sorella Nelda, già vedova Fava, ed alla sua morte, per questioni di successione tra i figli della sorella, dovette lasciare l’abitazione, e non volendo utilizzare il suo appartamento il cui affitto gli procurava una piccola rendita, decise nel 1961, di ritornare ad Alessandria per avvicinarsi a suo figlio Alberto.

Abitò in un piccolo appartamentino sopra il “Delices” ove si spense dopo due o tre anni.

Alberto

Nacque ad Alessandria nel 1915; dopo aver ultimato gli studi superiori fu subito assunto come impiegato di concetto presso l’Ospedale Italiano “Benito Mussolini” ove fu apprezzato per lo zelo, capacità  ed onestà, doti che gli consentirono di raggiungere in breve tempo la funzione di Direttore dell’Ospedale.

Questa carica la mantenne anche durante la guerra, passando il periodo dell’internamento nello stesso ospedale, che essendo gestito dalle suore, come le altre proprietà italiane della chiesa, non era stato requisito.

Nel 1946 si sposò con una cittadina greca nella parrocchie di S. Caterina, dall’unione non ci furono figli.

1968 - visita dell’Ospedale Italiano di S.M. Umberto II – Alberto Baletti il quarto da sinistra dietro il Re.

Morì improvvisamente in piena attività sul finire degli anni ’70.

Mario

Fu il figlio minore di Pio Emilio ed Amelia, dal carattere molto chiuso. Terminati gli studi fu internato al Fayed e dopo la liberazione trovò, tramite il fratello, una occupazione impiegatizia presso una piccola azienda.

1930 - Mario con il padre Pio Emilio

Rimpatriò a Milano sul finire degli anni 50, collaborò per qualche anno nell’azienda della quale era direttore mio padre Oscar Brunone. Un certo giorno si dimise senza alcun motivo, lasciando l’azienda e da quel momento  la famiglia ha purtroppo perso le sue tracce, anche dopo i decessi del padre e del fratello maggiore.

P.S. A mia conoscenza, la famiglia Baletti si è purtroppo estinta con Alberto e Mario che non hanno avuto discendenti.

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