ROMANO ZORZETTI

(raccontato dalla figlia Anna-Maria Zorzetti in Wang)

Teresa Vidoni, nata a Tolmezzo, sposa Luigi Zorzetti a Cividale del Friuli. Mio padre Romano nasce a Cividale l’11 di Aprile 1910. Luigi Zorzetti parte in cerca di fortuna in Argentina ma dopo alcuni anni si perde di lui il contatto, lo dichiarano disperso e in seguito deceduto.

Teresa Vidoni e Luigi Zorzetti

Teresa raggiunge la cognata in Egitto e lascia suo figlio Romano presso la famiglia a Tolmezzo. Sono giorni di privazioni e Romano si ammala di tubercolosi della spina dorsale, raggiunge la mamma in Cairo ma riparte con lei per l’Italia per sottoporsi ad una delle prime operazioni del genere alla colonna vertebrale, in un ospedale del Lido (Venezia). Data la sua giovane età (10 anni) non ubbidisce  ai  medici e alle loro raccomandazioni di stare immobile a letto e di notte scappa spesso fuori dal letto per correre a giocare con gli altri bambini ospedalizzati. I risultati dell’intervento non sono quelli sperati e Romano torna in Alessandria con la schiena offesa per sempre.

Teresa sposa a seconde nozze Aurelio De Zan (nato a Trieste) e assistente tecnico presso l’Imprimerie du Gouvernement Egyptien al Cairo. Ricordo medaglie e onorificenze che testimoniano della sua vita professionale presso il governo egiziano.

Successivamente la famiglia De Zan si trasferisce in Alessandria. Romano finisce gli studi commerciali presso il Lycée Français d’Alexandrie, sposa Elena Pitter (nata in Alessandria il 28 Febbraio 1916, figlia di Luigi Pitter e Angela Gava di Pordenone) e hanno  due figlie, Fanny Francesca nata il 5 giugno 1938 e la sottoscritta, Anna - Maria (Anny) nata il 22 luglio 1944. 

Elena Pitter e Romano Zorzetti 23_01_1937a

Romano, mio padre, non fu internato al Fayed a causa della sua condizione fisica ma, se ben ricordo, in un momento di sconforto volle lui stesso presentarsi, non fu accettato e penso che abbia portato questa “sua croce” per il resto della sua vita.

La famiglia De Zan/Zorzetti abita in una bella casa, “Villa Teresa”, al numero 5 della via Rushdy Bey a Cleopatra - Les-Bains.  E sono anni felici per noi bambine, sopratutto per “il nonno” Aurelio che è meraviglioso e a cui vogliamo un bene immenso. Via Rushdy Bey finisce sulla corniche e ogni mattina mi affaccio dal balcone per vedere se il mare è bello o brutto.  Ci andiamo al ritorno dalla scuola in costume de bagno, con l’asciugamano intorno alla vita e tanta gioia nel cuore.

Romano lavora come linotipista alla stamperia Procaccia ed è la che passa la sua vita, turni di notte o di giorno, fiero del suo mestiere e delle sue capacità anche nelle traduzioni o nella revisione delle bozze degli articoli che siano in francese, inglese o italiano. Mi ricordo anche che il piombo per le matrici era pesantissimo, ma Romano ha una volontà di ferro e non si arrende mai, neppure quando  ha le gambe  paralizzate  per sei lunghi mesi; ritorna sempre al suo mestiere con la stessa determinazione. Ed è sempre  maestro ed esempio per tanti giovani linotipisti. Non ricordo in che anno lascia Procaccia per poi lavorare per la Réforme Illustrée, le Journal des Courses e anche per un giornale greco il "Tachidromos”. 

Fanny studia presso le Suore del Sacro Cuore di Ibrahimieh e lavora presso la Angelil Insurance oltre che per l’ufficio legale dell’avvocato Colucci. Nel 1960, Fanny, ventiduenne, parte a Roma per cercare lavoro e preparare un futuro per la famiglia.  Romano e Elena, non volendo lasciare i genitori, rimangono in Alessandria. Fanny incontra Gianni Dolfato e insieme partono per il Brasile e hanno due figli, Piero Antonio e Fabia Romana, tutt’ora nello Stato di San Paolo.

Io, Anna - Maria, frequento la scuola delle Suore Francescane di Zakaria, studio l’inglese la sera presso l’istituto Oxford e l’arabo in privato. Sono raccomandata  come impiegata presso l’Ospedale Italiano di Hadra, tenuto dalle Suore della Nigrizia (Comboniane). Sono anni sereni sotto la protezione delle care Suore e per il fatto che proprio lì incontro il mio futuro sposo Jean - Louis Wang (Gianni) impiegato alla contabilità. Il direttore dell’ospedale era il Signor Alberto Baletti. 

Jean - Louis ed io ci fidanziamo nel 1963 ma non osiamo parlare di matrimonio, il futuro è incerto. Jean - Louis decide di partire e fa le pratiche per il Canada dopo averle inutilmente tentate per l’Italia. Parte il 3 aprile 1964 e l’8 settembre ci sposiamo per procura, accetti da ambo le chiese, quella del Sacro-Cuore di Ibrahimieh (Padre Tranquillino Daici) e quella Cattolica Maronita di Montreal. Durante la cerimonia, che si svolge al Sacro Cuore, sono le Suore dell’ospedale a cantare l’Ave Maria e la famiglia è attorno a me felice ma un po' sconvolta per l’assenza dello sposo (un caro amico della famiglia ne fa le veci). 

A

Ritrovo  Jean - Louis il 23 di ottobre 1964 a Montreal, Canada e dopo qualche anno ci raggiungono dapprima la famiglia di Jean - Louis e nel 1974 i miei genitori che vivranno assieme a noi per 22 anni.

I nostri figli sono Federico Aurelio nato il 18 agosto 1965 e Alexandre Chih - Lee nato il 29 marzo 1975. Il figlio maggiore sposa Susan Helechuk ed hanno due figli, oggi di rispettivamente 13 e 11 anni. Alexandre sposa Ana Quintal di origine portoghese ed insieme hanno due figli di 3 anni e 18 mesi. Viviamo nell’immensa città di Toronto a Mississagua, nella provincia dell’Ontario. Jean - Louis ed io non dimenticheremo mai la nostra Iskandaria e ciò che ha rappresentato per noi durante la  nostra vita al Canada, siamo quel che siamo perche nati e cresciuti in Egitto e sereni per tutto quello che ci è stato trasmesso. Grazie Alessandria d’Egitto e grazie ai nostri genitori per averci incamminati sulla retta via.

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WANG CHIH-LEE

padre di Jean Louis

 

Wang Chih-Lee, nasce in Cina nei pressi di Shanghai il 6 Gennaio 1906. A 19 anni lascia la famiglia ed esplora il mondo, Italia, Francia, Canada fermandosi finalmente in Alessandria d’Egitto. In Alessandria si ingegna con il commercio delle perle, apre un negozio d’importazioni cinesi. Sposa Olga Becca il  17 novembre 1937,

Olga Becca e Wang Chih-Lee1

ed hanno quattro figli, Anna (deceduta a 5 anni), Jean - Louis (mio marito), Antoinette (Ninette) e Joséphine (Susie). Olga e Chih-Lee raggiungono i figli a Montreal, Canada nel 1968. Wang Chih - Lee è un commerciante pieno di fantasia e di creatività, scolpisce delle belle statuette cinesi, riesce a farsi una nuova clientela e  ritrova  anche clienti che gli erano fedeli in Alessandria. Wang Chih - Lee decede il 19 di Gennaio 1996.

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