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Tempesta Wikileaks, Onu: "Rispetto immunità"
Frattini: "Assange vuole distruggere il mondo" WikiLeaks, Berlusconi: tutto falso
Ma Washington gli dà torto

Nuove carte: "La Cina 'tradirà' Pyongyang"

Borse, l'Europa brucia 74 miliardi
Milano a picco dopo i dati sui Btp

Usa, congelati stipendi pubblici

Piazza Affari, la peggiore, cede il 2,67%, il differenziale tra i titoli del tesoro italiani e quelli di Berlino. Le previsioni di Bruxelles: non esclusi altri interventi  
 

Piazza Affari in forte ribasso, con l'indice Ftse/Mib che ha perso il 2.67%. L'andamento e' pressoche' simile a quello degli altri indici europei, ma la flessione sulla borsa di Milano e' piu' marcata, mentre monta la paura per un contagio della crisi del debito.
Le borse europe hanno chiuso ai minimi di 7 settimane e ad essere particolarmente colpite sono state le banche. Il piano di salvataggio dell'Irlanda da 85 miliardi di euro ($110 miliardi) non convince (non viene considerato un vero piano di aiuti definitivo ma soltanto un cuscinetto temporaneo) e potrebbe arrivare a costare sino a 100 miliardi di euro. Si teme il contagio a Portogallo, Spagna, Italia, mentre la coda si allunga al Belgio.  L'FTSEurofirst 300 ha perso l'1.4% a 1071.91 punti, ai minimi dal 12 settembre. BNP Paribas, BBVA, Deutsche Bank e Societe Generale hanno lasciato sul campo il 3-4.7%. L'Inghilterra ha perso il 2.52%, Turchia e Ungheria il 3%. Pesa l'andamento delle banche, con ribassi superiori al 3%. Gli operatori valutano l'esito dell'asta odierna del
Tesoro. Il premio di rendimento pagato dai Btp italiani decennali rispetto al bund tedesco e' volato a nuovi massimi almeno dall'introduzione dell'euro, toccando i 200 punti base. Lo scrive la Reuters citando dati della piattaforma Tradeweb. Record anche per i premi di rendimento spagnoli, che viaggiano a 270 punti base. L'euro ha sfondato al ribasso i minimi di molte settimane, sotto quota 1.31. I CDS Italia, cioe' i Credit Defaulkt Swaps, sono di gran lunga i peggiori in assoluto per livello di prezzo nel gruppo dei paesi G8 (vedere grafico in home page, prezzi in Insider per gli abbonati). Euro venduto a piene mani, sotto quota 1.31.

 ECCO I SITI CHE STANNO PUBBLICANDO I DOCUMENTI:
WIKILEAKS, NEW YORK TIMES, DER SPIEGEL, EL PAIS, LE MONDE, GUARDIAN

 

 Tempesta Wikileaks,  Onu: "Rispetto immunità"  Frattini: "Assange  vuole distruggere il mondo"

LA DIRETTA Sdegno nelle cancellerie occidentali per la pubblicazione dei file riservati delle ambasciate Usa. Il giudizio sul capo del governo italiano: "Incapace". Riferimenti a "party selvaggi". Il Cavaliere: "Solo l'opinione di un funzionario". Oggi è a Tripoli dal colonnello. Letta: "Sconcerto e sconforto". Il Pd al presidente del Consiglio: "C'è poco da ridere". Prosegue la pubblicazione. Emerge piano per bloccare vendita di navi italiane all'Iran. La Clinton ordinò di spiare diplomatici, le Nazioni Unite: "Rispettare accordi internazionali" . I documenti che Wikileaks sta pubblicando comprendono 251.287 dispacci diplomatici, spediti al Dipartimento di Stato di Washington da ambasciate e consolati degli Stati Uniti di tutto il mondo, nonché 8.000 direttive spedite dal Dipartimento di Stato alle rappresentanze diplomatiche americane. I rapporti diplomatici USA vengono spediti tramite SIPRNet (secure Secret Internet Protocol Router Network ), che è il network del governo usato per la trasmissione di documenti classificati come “confidential” o “secret”. I dispacci “top secret” non sono tra quelli ai quali Wikileaks ha potuto accedere, perche seguono procedure diverse. Circa la metà dei dispacci diplomatici non sono segreti, dell’altra metà il 40,5 per cento sono classificati “confidential” e solo il 6 per cento, corrispondente a 15.652 rapporti, sono classificati “secret”. Di questi ultimi, 4330 sono etichettati come  “NOFORN” (Not Releasable to Foreign Nationals), cioè non consultabili da soggetti di nazionalità non USA. Quasi due milioni e mezzo sono gli individui che hanno accesso ai dati circolanti su SIPRNet, in buona parte riferibili al personale che fa capo a  dipartimenti e agenzie governative. Le statistiche hanno dimostrato che i più assidui sono i frequentatori provenienti dal Dipartimento della Difesa. Le procedure di accesso e le password vengono modificate una volta ogni 150 giorni circa. I documenti classificati “top secret”, seppure segreti al massimo grado, restano tuttavia visibili a più o meno 850.000 americani. Nessuna meraviglia quindi per la fuga di notizie: con o senza Wikileaks, prima o poi doveva succedere.

In queste ore il governo italiano teme la fuga di notizie presenti in rapporti segreti dell'amministrazione americana che saranno divulgate da Wikileaks. Gli Stati Uniti, che devono per forza conoscere i contenuti, hanno avvertito l'Italia dei danni che deriveranno all'immagine internazionale del nostro Paese. Le rivelazioni devono essere molto gravi per sputtanare l'Italia più di adesso. Attendiamo fiduciosi che dagli archivi si sappia che Fini è un uomo degli americani e De Benedetti pure, che Berlusconi ha stretto accordi anche personali con Putin e Gheddafi, che il Nigergate, con la bufala delle armi di distruzioni di massa in Iraq, fu un parto dei governi italiano e americano, che il coraggio della D'Addario, sola contro l'uomo più potente d'Italia, le venga da un protettore più potente di un semplice magnaccia, che il sostegno ai gasdotti russo South Stream e libico Greenstream costerà il posto a Berlusconi, che gli americani sanno in tempo reale, tramite i loro servizi, quello che avviene in Consiglio dei ministri, che la guerra in Iraq servì solo agli interessi petroliferi americani e dell'ENI, che la Seconda Repubblica è ormai finita e le potenze internazionali, con gli Stati Uniti in prima fila, stanno muovendo le loro pedine sullo scacchiere della penisola come fecero nel 1992, che le mafie saranno ripagate per l'eventuale lavoro sporco, che la massoneria sta scegliendo i sempreverdi uomini nuovi. Insomma, le solite cose di pessimo gusto che vanno in onda in questo disgraziato Paese da quando ha perso la sovranità nazionale con la sconfitta nella Seconda Guerra Mondiale.
Qualcosa però è cambiato dal 1945. La verità si può diffondere contro la volontà dei governi. Chi è in possesso dei documenti riservati relativi all'attentato a Falcone all'Addaura, alla strage di Capaci, alla strage di via D'Amelio, alla strage di piazza Fontana, alla strage dei Georgofili, alla strage di Bologna, all'assassino di Aldo Moro, di Enrico Mattei, alla strage di Ustica, all'esplosione della nave Moby Prince, all'omicidio del generale Dalla Chiesa, di Pier Paolo Pasolini, alla strage di piazza della Loggia, alla strage dell'Italicus e alle altre mille stragi e omicidi di Stato del dopoguerra (o forse è meglio dire di Stati perché è impossibile che parte dello Stato italiano (quello chiamato deviato...) abbia potuto fare tutto da solo con l'aiuto esterno del terrorismo e delle mafie), ecco chi ha questi documenti li invii a Wikileaks, l'organizzazione internazionale che pubblica in Rete documenti coperti da segreto. Non è necessario aspettare D'Alema (hai voglia), presidente del Copasir, o l'apertura post mortem della gobba di Andreotti, "la scatola nera", per sapere la verità sulla scia di sangue che ha tenuto in piedi la nostra Repubblica, una guerra civile non dichiarata con migliaia di morti, quasi tutti da una parte sola, quella dei perdenti e della giustizia. Wikileaks ha i propri server in Belgio e Svezia (due Paesi che proteggono l'anonimità degli informatori e con leggi che impediscono la chiusura del sito) e verifica l'attendibilità dei documenti prima di metterli in Rete. Contatterò Julian Assange di Wikileaks per avvertirlo di questo post.

 

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