Inter, i conti
torneranno?
I rischi dell'estate al risparmio
Moratti e i premiati interisti. Ap
MILANO, 1 settembre 2010 -
Salto indietro di una stagione: un giorno dopo
la chiusura del campionato, Massimo Moratti
annuncia l'acquisto di Thiago Motta e Diego
Milito. Pochi giorni prima della chiusura del
mercato, nonostante la rivoluzione Ibra-Eto'o,
Mourinho si lamenta della rosa: "Non è la
squadra che volevamo, ma ci adatteremo". Sarà
accontentato, con Sneijder. Un anno più tardi:
poco dopo la fine del campionato c'è una finale
di Champions da giocare, poco prima della
chiusura del mercato c'è un Benitez che spiega:
"Di mercato non mi occupo, se arriva qualcuno
bene, se no a gennaio". Non arriverà nessuno.
triplete e fair play
— Qualcosa è cambiato, in casa Inter: quel
qualcosa ha due nomi, triplete e fair play
finanziario. Il mercato dell'estate 2010 verrà
ricordato per l'immobilismo: un portiere di
riserva, Castellazzi, l'altra metà di Biabiany
(4,5 milioni), e l'approdo di Coutinho, comprato
due anni fa. Una scelta dettata dalla
convinzione (a dir la verità confermata dai
risultati) di avere già una rosa completa per
ogni competizione e dalla nuova adesione
convinta al progetto di un fair play finanziario
a cui tutti i club Uefa dovranno rispondere (ma
con scadenze molto scaglionate).
Nessuna delle richieste
dello spagnolo è stata accontentata
MILANO, 1 settembre -
Aveva chiesto un attaccante esterno che,
all’occorrenza, potesse fare pure il
centravanti (per rimpiazzare Balotelli e far
rifiatare Milito) e un centrocampista
d’ordine, in grado di dettare i tempi della
manovra. Non è arrivato né l’uno, né l’altro.
Ovvio che Rafa Benitez non sia contento, anzi
sarebbe alquanto arrabbiato, visto che, prima
di insediarsi alla Pinetina, aveva provveduto
a spiegare tanto a Massimo Moratti, quanto a
Marco Branca (che non a caso ieri sera ha
spiegato personalmente all’allenatore le
ragioni dell’immobilismo) come avrebbe voluto
inserire e far giocare Mascherano e Kuyt nella
squadra campione d’Europa per renderla ancora
più forte. « Non c’è molto tempo, ma spero
ancora che si possa fare qualcosa», aveva
detto lunedì con un sorriso timido. Richiesta
finita in un vicolo cieco, visto che la
trattativa per Inler, che sembrava caldissima
dopo lo 0-0 di Bologna, si è rivelata un fuoco
fatuo. «È tardi», ha detto Gianpaolo Pozzo,
proprietario dell’Udinese, già nel primo
pomeriggio di ieri, dopo il no nerazzurro a
una richiesta di 12 milioni più Nwankwo e
Alibec.
ZERU ACQUISTI - Così l’ex
allenatore del Liverpool, è già entrato (suo
malgrado) nel Guinness dei primati morattiani:
è infatti il primo tecnico ingaggiato
dall’Inter, senza che il petroliere gli
regalasse lo straccio di un acquisto.
Quelli, erano già stati fatti con grande
anticipo: Castellazzi (parametro zero),
Coutinho (comprato due anni fa e arrivato in
Italia al compimento dei 18 anni), Biabiany e
Mariga (riscattati dal Parma) e Ranocchia (che
vivrà ancora una stagione di apprendistato al
Genoa). Una strategia che antepone gli
interessi della società a quelli
dell’allenatore, da cui traspare una precisa
volontà: quella di risparmiare (Balotelli si è
volatilizzato in nome del fair play
finanziario) e di ringiovanire un organico che
inizia a essere logoro dopo anni di successi.
Non a caso per il futuro prossimo sono già
stati messi nel mirino i vari Poli («Interessa
alle milanesi - le parole di Sergio Gasparin,
dg della Sampdoria - sappiamo che sarà
destinato a una delle più importanti piazze
europee »), Antonelli e Mvila. Se poi
consideriamo che MILITO, SNEJDER, MAICON un
secondo dopo aver vinto la Coppa volevano
andarsene, è vero che non ci sono stati
acquisti MA NEMMENO CESSIONI.
MAI PIÙ QUARESMA - Probabilmente parte del
tesoretto accumulato in questa sessione di
mercato, verrà preservato per gennaio FORSE,
vista la volontà da parte di Moratti di
tutelare chi soltanto qualche mese fa ha
conquistato uno storico triplete. (QUALCHE MESE FA........: TUTTI
I GIORNALI, E DICO TUTTI, GIA' SE LO SONO
SCORDATO: E' BASTATO UNO 0-2 IN UNA
COMPETIZIONE, LA SUPERCOPPA, CHE NON SOLO NON
CONTA UN CAZZO, MA CHE TUTTI SI
DIMENTICHERANNO FRA DUE SECONDI....)
(«L’organico mi sembra sia sufficientemente
forte», l’imprimatur presidenziale).
Sui consigli per gli acquisti di Benitez
(Mascherano e Kuyt), è pesato il ricordo,
ingombrante, delle onerosissime operazioni per
regalare prima Cesar(DALLA LAZIO DEL MERDOSO
LOTITO) a Mancini, quindi Quaresma (DAL PORTO
PER 25 MILIONI) a Mourinho. Il tecnico, dal
canto suo, avrebbe auspicato uno sforzo da
parte della società che non c’è stato, visto
che un po’ per scelta (una volta lasciata la
Premier, Benitez voleva dedicarsi solo al
campo), un po’ per necessità (nell’accordo di
rescissione con il Liverpool era vietato
all’allenatore trattare i giocatori in Reds), Rafa si è dovuto mettere nelle
mani degli uomini mercato nerazzurri.UOMINI
MERCATO CHE TRA L'ALTRO HANNO SOPPESATO UN
ALTRO FATTO: CON RAFA BENITEZ MANAGER, IL
LIVERPOOL E' ARRIVATO SULL'ORLO DELLA
BANCAROTTA. Questi poi, una volta ascoltate le
richieste del Liverpool (22 milioni per
Mascherano senza poter includere
contropartite, 11 per Kuyt), hanno stoppato i
discorsi con l’Inghilterra perchè non poteva
essere l'Inter a ripianare i debiti del
Liverpool.
L'Inter non sfonda il bunker del Bologna
Altra prova
merdosa:squadra avulsa. Maicon ko,Stankovic e
Milito irriconoscibili,buttati nella mischia
Coutinho,Biabiany e Mariga che sbagliano
industrialmente. Nessun rinforzo, i Moratti
hanno deciso di speculare e basta. Traversa
colta da Eto'o
NON BASTA una mezz'ora di
vera Inter per sbloccare lo 0 a 0 del
Dall'Ara. Il Bologna, sballottato nella bufera
dopo l'esonero di Colomba, sfodera una gara
difensiva praticamente perfetta, mostrando
coesione tattica e caratteriale e meritando il
pari se non altro per l'impegno profuso.
Segnali comunque incoraggianti per l'Inter.
Dopo un primo tempo modesto, nella ripresa
Benitez può apprezzare una squadra in evidente
crescita di brillantezza.
MARIANI EROE PER CASO -
Mariani, tecnico della Primavera bolognese
chiamato a vivere la classica serata di
gloria, merita i complimenti per aver saputo
allontanare tentazioni di protagonismo.
Nessuna alchimia particolare cercata in poche
ore, ma semplice applicazione di una gara
preparata meticolosamente da Colomba. I
rossoblu si mostrano compatti: Mudingayi ad
esempio è un infaticabile recuperatore di
palloni, i centrali Britos e Portanova sono
attentissimi, sia su Milito che sugli
inserimenti dalla trequarti. In pratica
l'Inter nel primo tempo crea insidie solo su
azioni episodiche: su tutte scegliamo un
diagonale di Mariga - palla fuori di poco -
favorito da un rimpallo.
LA QUANTITA' DI MARIGA -
Proprio la scelta di Mariga è indicativa di
come Benitez vede la squadra. Con il keniano,
che se la cava bene accanto a Cambiasso, il
tecnico spagnolo cerca di conferire freschezza
e quantità, in questa fase della stagione
abbastanza latitanti. La manovra però non
decolla, e Julio Cesar suda freddo in due
occasioni. Le chance sono per Gimenez, che
però, prima con la porta
vuota, poi da buona posizione, evidenzia
problemini di natura tecnica e non inquadra lo
specchio.
LE PRODEZZE DI VIVIANO - Nella
ripresa il Bologna applica solo la fase
difensiva, e l'Inter prende il comando
assoluto, soprattutto sugli esterni. In
particolare Eto'o domina a sinistra,
proponendo qualche conclusione ma soprattutto
assist a iosa. La fase in cui il bunker
bolognese sembra crollare è quella intorno
alla mezz'ora, ma Viviano, fresco di chiamata
in azzurro, sfodera il repertorio del portiere
perfetto: prima è superlativo nel togliere
dall'angolo una punizione di Sneijder, quindi
è molto fortunato nella deviazione - di testa
- contro la traversa di un pallone calciato
sotto misura da Eto'o. Per chiudere, una
considerazione sul mercato: per sbloccare la
situazione, nel finale Benitez gioca le carte
Biabiany e Coutinho. Indipendentemente
dall'apporto dei due, peraltro non
eccezionale, sarebbe servita una punta di
peso, un Balotelli della situazione: un
ritocco della rosa non sembrerebbe in tal
senso sbagliato.
Bologna-Inter 0-0 Bologna (4-1-4-1): Viviano 7,
Esposito 6, Portanova 6,5, Britos 6,5, Rubin
6, Casarini 6, Ekdal 6 (17' st Della Rocca 6),
Mudingayi 7, Garics 6,5 (45' st Siligardi sv),
Gimenez 5,5 (23' st Meggiorini 5.5), Di Vaio
6. (22 Lupatelli, 18 Moras, 21 Cherubin, 35
Paponi). All.: Magnani 6 Inter (4-2-3-1): Julio Cesar
6, Zanetti 6, Lucio 6,5, Samuel 6, Chivu 6,
Mariga 6,5, Cambiasso 6, Pandev 5,5 (16' st
Coutinho 6), Sneijder 7, Eto'o 7, Milito 5,5
(36' st Biabiany 5,5). (12 Castellazzi, 2
Cordoba, 23 Materazzi, 39 Santon, 5 Stankovic).
All.: Benitez 6 Arbitro: Valeri di Roma 6 Recupero:1' e 6' Angoli: 5-3 per l'Inter. Ammoniti: Sneijder, Esposito,
Mudingayi, Casarini per gioco scorretto,
Mariga per fallo di reazione. Spettatori: 28.439 (di cui
9.963 abbonati) per un incasso di 763.181 euro
(di cui quota abbonamenti 139.116 euro).