Nato
a San Prospero (Parma) il 23 novembre del 1941, attore.
Bruno, occhi azzurri e fisico atletico. Il suo vero nome è Franco
Sparanero. Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria si iscrive
alla Facoltà di Economia e Commercio, ma interrompe l'università
preferendo seguire i corsi di recitazione del Piccolo Teatro di Milano.
Esordisce sullo schermo nel 1964 con il film La ragazza in prestito,
accanto ad Annie Girardot e Rossano Brazzi.
Nel 1966 mentre sta girando il film di Sergio Corbucci, Django, viene
scelto da John Huston per interpretare Abele ne La Bibbia.
Nel 1967 recita in Camelot, rivisitazione della leggenda di Re Artù,
Lancilotto e Ginevra, che segna l'inizio della storia d'amore con Vanessa
Redgrave, considerata per lui l'attrice più brava al mondo.
Nel 1968 si aggiudica un David di Donatello per Il giorno della civetta,
tratto dall'omonimo romanzo di Leonardo Sciascia e diretto da Damiano
Damiani.
Dopo esser stato un personaggio alla Jack London (Zanna Bianca, 1973
e Il ritorno di Zanna Bianca, 1974), dopo aver interpretato Giacomo
Matteotti (Il delitto Matteotti, 1973), si avvicina a ruoli più
complessi ed inquietanti (Marcia trionfale, 1976), arrivando a ricoprire
il ruolo di un tenente (Querelle de Brest, 1982).
Per tutta la sua carriera rimane uno degli attori più richiesti
dai registri televisivi e cinematografici. Il suo fascino continua a
irradiare e a conquistare i cuori femminili...
Nel 2001 è tra gli interpreti della fiction in due puntate su
RaiDue, Nessuno escluso, per la regia di Massimo Spano.
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