Provenienza:
il sito ufficiale di Ivan Rassimov.
Vero Nome: Ivan Djerasimovic
Nato a: Trieste
Il: 7/5/1938
Segno Zodiacale: Toro
Fratello di Rada Rassimov. Sposato con Efi, ha una figlia: Alexandra.
Attualmente lavora presso la "Lancio Editore".
RASSIMOV: gli inizi
Agli inizi degli anni '60, quando frequentava ancora l'Università,
Ivan fu notato da alcuni incaricati della Vides che cercavano volti nuovi
per il cinema su richiesta di registi come Pontecorvo e Montaldo. Lasciata
la città di origine si trasferì a Roma, ove firmò
un contratto e purtroppo subito dopo fu costretto a partire per il servizio
militare. Assolti gli obblighi di leva fece ritorno a Trieste dove iniziò
una carriera teatrale, studiando recitazione presso il Teatro Stabile;
successivamente si recò di nuovo a Roma per interpretare quello
che doveva essere il suo esordio sul grande schermo: "Super Rapina
A Milano" di Vivarelli con Celentano e il suo Clan. Da quel momento
cominciò per il giovane Ivan una proficua stagione: ricoprì
alcuni piccoli ruoli ne "La Bibbia" (a causa di cui fu costretto
a dire di no a Fellini per "Giulietta Degli Spiriti"), "Terrore
Nello Spazio" di Mario Bava, "Un Uomo A Metà" e
"La Strega In Amore" sempre come Ivan Rassimovic. Risalgono
a quel periodo anche una sorta di "musicarello" con Patty Pravo
e i Giganti, "Il Ragazzo Che Sapeva Amare", e una manciata di
western spaghetti ("Cjamango", "Se Vuoi Vivere Spara"
e "Non Aspettare Django, Spara!" in cui compare anche Rada)
con lo pseudonimo Sean Todd e una curiosa barba che lo invecchiava più
di quanto in realtà non fosse. L'opportunità per farsi conoscere
gli fu data da Mario Siciliano con due war movies: "Sette Baschi
Rossi" e "La Lunga Notte Dei Disertori", girati tutti fra
il '68 e il '69 in Etiopia e in Egitto, ove finalmente viene accreditato
come Rassimov. Fu poi la volta di altri western, "I Vigliacchi Non
Pregano" e "La Vendetta E' Un Piatto Che Si Mangia Freddo"
di Squitieri (che avrebbe dovuto girare con Rassimov anche "Sbatti
Il Mostro In Prima Pagina", cosa che purtroppo non si realizzò).
Fra un Django e l'altro trovò anche il tempo di volare in Spagna
e interpretare Sandokan in "Le Tigri Di Mompracem" e "Soledad".
Risiedette là per quasi un anno e mezzo, anche a causa del legame
con la protagonista-produttrice di quella pellicola, Sara Montiel, cantante
famosissima.
RASSIMOV: gli anni "in Giallo"
Fu con i bellissimi "thrilling" dei Fratelli Martino che
Ivan conobbe finalmente un grosso momento di popolarità (in attesa
dei famigerati Cannibal); i suoi occhi gelidi e il profilo tagliente furono
marchio indelebile di "Lo Strano Vizio Della Signora Wardh"
(ove lo ritroviamo con degli inediti capelli tinti di biondorossiccio)
e di "Tutti I Colori Del Buio" (ove indossa delle curiose lenti
a contatto grigioazzurre cosa che contribuì a renderlo ancora più
inquietante), all'interno dei quali, inguainato in abiti neri, finiva
immancabilmente per vessare la splendida Edwige Fenech (indimenticabile
la famosa scena in cui brandisce una bottiglia rotta in un rapporto S/M
con la Fenech/Julie Wardh). Rassimov compare anche in "Un Bianco
Vestito Per Marialè" (ambientato ad Artena, nel Palazzo Borghese,
in cui per una volta ricopre il ruolo del "buono" con tanto
di lunghi capelli biondi), "Il Tuo Vizio E' Una Stanza Chiusa E Solo
Io Ne Ho La Chiave" e "Un Omicidio Perfetto A Termine Di Legge".
Una curiosità: nel '71 gira per RAI 1 e la regia di Corrado Sofia
(giornalista RAI) interpreta il ruolo di Costantino Il Grande nel film
per la TV intitolato "Il Mondo Dei Romani", andato in onda nello
stesso anno (con location Istambul, Dover, il Vallo di Adriano in Scozia,
Roma e Avezzano; era la storia della vita del grande imperatore e delle
sue imprese. Accanto a Ivan figura anche la sorella Rada, nel ruolo della
regina Budicca).
RASSIMOV: the Golden Age
Nel 1973 è protagonista di "Si Può Essere Più
Bastardi Dell'Ispettore Cliff?" di Dallamano (con cui bisserà
nel '76 con "Quelli Delli Calibro 38", in cui è il perfido
"Marsigliese" che dissemina la città di bombe) e, soprattutto,
interpreta il ruolo primario di John Bradley ne "Il Paese Del Sesso
Selvaggio" di Umberto Lenzi, girato in Thailandia (ove Rassimov avrà
una brutta avventura e trascorrerà per alcuni disguidi diplomatici
un giorno in guardiola), che farà da apripista al filone dei Cannibal.
La pellicola è una sorta di ibrido fra un mondo movie e "Un
Uomo Chiamato Cavallo"; coprotagonista è quella che sarebbe
diventata un'autentica attrice-feticcio del filone: Me Me Lay, con cui
Rassimov girerà nel '78 "Ultimo Mondo Cannibale", secondo
della Trilogia Rassimoviana Dei Cannibal che si conclude nell'80 con "Mangiati
Vivi!" (girato nello Sri Lanka, ove Ivan giganteggia nel ruolo del
mefistofelico Reverendo Melvyn Jonas, ricalcato sul famigerato Jim Jones
del Massacro di Jonestown). L'anno successivo fu la volta di "Spasmo",
sempre con Lenzi, uno strano giallo d'impronta hitchcockiana in cui Rassimov
si lancia in un lungo monologo finale, e "L'Ossessa", una sorta
di Italian rip-off de "L'Esorcista" con protagonisti Stella
Carnacina e Luigi Pistilli (con cui il nostro aveva già lavorato
in altri due Gialli), ove a Ivan spetta il ruolo di un vero e proprio
demone che "abita" un inquietante crocifisso ligneo di una chiesa
sconsacrata; verso la fine dell'anno iniziano le riprese di "Salvo
D'Acquisto" di Romolo Guerrieri (naturalmente il nostro interpreta
il nazista Krone), che vorrà Rassimov anche per l'incompreso e
sottovalutato "Sono Stato Un Agente CIA" ('78). Il '76 è
un anno proficuo: "Roma A Mano Armata", "Inhibition"
(un soft core ambientato in Tunisia, ove compaiono una giovanissima Ilona
Staller e la pornostar francese Claudine Beccaire) e soprattutto "Emanuelle
Nera Orient Reportage", dove lo si vede negli improbabili panni di
un principe indiano molto addentro alle pratiche tantriche. Rassimov tornerà
a far coppia con la Gemser/Emanuelle l'anno successivo con "Emanuelle
- Perché Violenza Alle Donne?" nel ruolo di un diplomatico
americano. Risale al '77 anche "Shock" di Bava con un insolito
Rassimov psichiatra.
RASSIMOV: gli ultimi film
"Ultimo Mondo Cannibale", girato fra il '77 e il'78 in Malesia,
vede Rassimov di nuovo alle prese coi cannibali e le foreste impenetrabili;
accanto a lui Massimo Foschi e la solita Me Me Lay. Il '79 è l'anno
de "L'Umanoide", la "risposta italiana" di Lado/Castellari
a "Guerre Stellari", in cui il nostro riveste i panni di Lord
Graal, il Vader tricolore, e quello successivo segna la fine del "flirt"
tra Ivan e i Cannibal con "Mangiati Vivi!". Il lustro successivo
lo vede impegnato in un paio di cinesceneggiate ("Torna!", "I
Figli... So' Pezzi 'E Core"), adventure-action movies ("I Predatori
Di Atlantide", ove ritrova l'amico George Hilton, e "Squadra
Selvaggia" girato a Santo Domingo), commedie ("Ciao Nemico"
con Dorelli e Gemma) e l'ultimo film sul grande schermo: lo slasher "Camping
Del Terrore" di Deodato. La carriera di Rassimov si interrompe nell'87/'88
con la fiction televisiva "Appuntamento A Trieste" (una sorta
di comin' back, visto che nell'84 aveva già preso parte a "Buio
Nella Valle"), dove tanto per cambiare, interpreta il super cattivo,
capo dei servizi segreti sovietici.
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