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Matteo Bandello (1485-1561)

Domenicano, vescovo di Agen (Francia), noto soprattutto per le sue 214 novelle precedute, ciascuna, da una prefazione, il cui corpus è complesso sia per la varietà delle fonti sia per il carattere delle narrazioni: passionale, fiabesco, comico, osceno. Narrazioni, senza dubbio, volte a un affresco della realtà, con un vasto catalogo di motivi, dove però prevale il tema dell'amore, come nella famosa novella di Giulietta e Romeo, che il Bandello riprese dal Da Porto. Il novelliere bandelliano si ispira per lo più a fonti antiche, medievali, contemporanee, italiane e straniere (Livio, Pontano, Castiglione, Margherita di Navarra, ecc.), riscritte con intelligenza e vigore.
Le novelle di Bandello ebbero molti estimatori in Italia, ma soprattutto in Francia, in Spagna e in Inghilterra. Numerosi gli spunti offerti a Cervantes, a Lope de Vega, a De Musset, a Byron e a Shakespeare.

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