I RACCONTI DI SCHIAPPUTER
LA MUCCA

Addi' 25 luglio 2002, ore 6.17 antimeridiane, curva imprecisata sulla statale in prossimita' del passo della Cisa.

Sto rientrando in ufficio da Monterosso al mare (ieri era il mio compleanno e l'ho festeggiato con la famigliola che e' li in vacanza). Non volevo far sardostrada e sono partito prestissimo con l'idea di far solo stradelline curvolose. E' nuvoloso e pioviccica, anzi ad essere piu' precisi sono dentro una nuvola da diversi km. La visiera e' appannata, gli occhiali pure e viaggio a visiera sollevata.
Il neurone di turno in plancia osserva attentamente la strada dando i giusti imput alle mani e alle gambe che devono lavorare; un po' di fresco gli fa bene, lo rende piu' efficiente.
La visibilita' e' scarsa: 10 metri o poco piu'.
Dietro una curva, eccola, sdraiata sull'asfalto, inconsapevole a ruminare. Il neurone aziona l'allarme: fondo viscido... PERICOLOSO FRENARE!!! Meglio invadere l'altra corsia; tanto le possibilita' di incrociare qualcuno alle 6.17 di mattina sono inferiori a quelle che due dei miei neuroni hanno di incontrarsi nella mia scatola cranica.

Oltrepasso la mucca, sfiorandola. Mi fermo pochi metri dopo, deciso a prendere il toro per le corna e mi lancio in uno spregevole turpiloquio. "Brutta cornutazza...figlia d'una vacca...cosa ci fai sdraiata dietro una curva, senza neppure i fari accesi?!?!? Sei almeno assicurata??? Lo sai che se ti venivo addosso facevo un macello?!?!? Guarda che se vai avanti cosi' mica ci arrivi a veder la laurea del vitellino..."
Ad un tratto lei, guardandomi coi suoi occhioni languidi mi risponde: "A prescindere che oggi per macellare una mucca ci vogliono tutte le autorizzazioni della ASL e la presenza di un veterinario, con tutti i casini che avete fatto voi umani con l'encefalopatia spongiforme bovina, potresti dimostrare un po' piu' di tolleranza nei miei confronti. Secondo te io ho sbagliato a sdraiarmi qui su una curva della Cisa, ma i miei avi per millenni lo hanno fatto anche prima che voi uomini stendeste quegli obbrobriosi nastri d'asfalto per correrci con i vostri destrieri di ferro puzzolenti. Eppoi guardati: i guanti che indossi, gli stivali e pure le tute di voi motociclisti, sono fatte con la pelle dei miei simili! Tu non sai quanti piccoli futuri motociclisti abbiamo dissetato col nostro latte, prima che diventassero abbastanza grandi da dissetarsi con la Sacra Bafanda!!!"

Dette queste parole, con la sua lingua rasposa mi lecca il guanto con le protezioni in kevlar e mi guarda mansueta...mi viene spontaneo fare una carezza su quel musone tenero...i nostri occhi si incontrano e capisco il piu' profondo segreto dell'universo...

Ringrazio Sua Entita' di avermi concesso questa bellissima esperienza, ma sono gia' le 9 e 19 e sono in ritardo. Riparto con la mia 2 ruote. Verso Cremona una pattuglia mi ferma per un normale controllo... sono tanto felice per il colloquio avuto con la mucca che glielo racconto. Mi guardano perplessi, mi fanno soffiare in un palloncino, mi fanno camminare sulla striscia bianca e toccare gli indici... diventano improvvisamente gentili; mi dicono di non preoccuparmi, che ritroveranno la clinica da dove sono scappato. Gli rispondono che non sono per nulla preoccupato, ormai lo so, sono un Eletto!!! Di li a poco giunge dal cielo Sua Entita' Jacops con uno stuolo di serafini e immantinente mi riconduce in perfetto orario in ufficio... la pattuglia si e' autoricoverata in una delle cliniche...
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Schiapp


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