Leader  del campionato  sin dal primo G.P., ha saputo ben gestire il suo vantaggio per l'intera stagione.

Dopo un'arrembante scalata assieme alla Williams Renault WF19, ha deciso infatti di concludere, l'ultimo terzo di campionato, con la sua nuova Opel Vectra, vettura però troppo nervosa in curva che lo ha costretto per un po' lontano dal podio, non impedendogli tuttavia, di continuare la sua corsa al titolo.

Grazie alla sua tenacia è riuscito infatti a trovare l'assetto ideale per la sua auto, salendo cosi per la settima volta sul gradino più alto del podio e aggiudicandosi il titolo con una gara di anticipo.    

Classificatosi 2°, è stato uno dei maggiori protagonisti del campionato.

Da lodare il suo grande spirito di innovazione: ad ogni G.P. apportava  nuove modifiche tecniche alla sua Ferrari F310, questo faceva si che i suoi avversari lo deridessero ma, un velo di invidia li avvolgeva quando avevano efficacia.

A metà campionato ha sperimentato diverse auto, scelta che ha penalizzato le sue prestazioni, risollevatesi quando ha deciso di correre solo con la sua Renault Megàne, con la quale è riuscito a perfezionare il suo stile di guida, eliminando cosi sovrasterzi che facevano sollevare polemiche da parte di qualche pilota. 

Meritatissimo 3° posto per un pilota che con la sua grinta ha saputo reagire ad un inizio stagione decisamente sottotono, con una Ferrari F310 che  non esaltava  di certo le sue capacità.

Potenzialità  che  sono  esplose  grazie alla sua Renault Laguna, che gli ha permesso di risalire rapidamente fino alla seconda posizione in classifica, infastidire la leaderschip del pilota di testa e salire sul podio per ben 9 G.P. di fila. Peccato per quel G.P. del Giappone in cui la quarta piazza ha sfumato l'obiettivo   mondiale annullando pure il vantaggio sul 3° in classifica.

Tuttavia, anche se per 4 punti non è riuscito a difendere il suo 2° posto, ha le carte giuste per essere uno dei piloti da battere nel prossimo campionato.                                                                                

E' il 4° classificato, ha vinto tre G.P., è salito diverse volte sul podio ottenendo un buon punteggio, ma quei due G.P. a cui non ha preso parte, hanno sicuramente influito sul risultato finale, facendogli perdere quei pochi punti preziosi che troppo presto lo hanno tagliato fuori dalla corsa al titolo.

Memorabili comunque restano le sfide avute con Simo: due piloti, due auto, due stili di guida, che hanno ravvivato e spesso...infiammato gli animi.   

Un 5° posto che non ha soddisfatto il desiderio di vittoria di un pilota che con la sua grinta e tenacia ha dimostrato in più occasioni di saper lottare con i più forti.

Tre finali con Andrew e una con Françis , perse ogni volta per un soffio, hanno acceso in lui una voglia di riscatto sempre più grande che non è bastata  però  per permettergli di prendere il sopravvento sui suoi avversari neppure all'ultimo G.P., in cui ha debuttato la sua nuova Ford Focus WRC. Gli auguriamo comunque che il tempo gli dia ragione.

6° classificato, è l'incognita del gruppo, la sorpresa della stagione: non perché sia il migliore tanto meno perché sia il peggiore, ma semplicemente perché il suo vero valore è ancora celato, o almeno cosi ci piace pensare, da una guida a volte nervosa e troppo spesso distratta. Si è aggiudicato, tuttavia, il G.P. di San Marino e questo gli fa onore.