UN PARTICOLARE FENOMENO EROSIVO

NELLA FORMAZIONE MARNOSO-ARENACEA

DELL'APPENNINO TOSCO-ROMAGNOLO

Vi è un luogo nell'Appennino Tosco-Romagnolo in cui si osserva uno strano fenomeno erosivo. Come spesso capita in quella zona, il corso di un fiume ha inciso una scarpata, mettendo in evidenza gli strati della formazione marnoso-arenacea di cui sono fatti quei crinali; fin qui niente di strano. Ma solo in quel luogo gli strati di marna, anziché fratturarsi lungo un bordo rettilineo o irregolare, si sono fratturati a dente di sega, con i lati dei denti proporzionali allo spessore dello strato, come è evidente nella foto sopra.

L'unica spiegazione che sono riuscito a darmi è che ogni strato di marna, nel suo piano, sia percorso da una rete di fessurazioni a maglia quadrata. Però, la presenza di linee di frattura a maglia quadra, per quanto ne so, presuppone almeno un inizio di cristallizzazione a struttura parimenti quadrata. E l'esistenza di una cristallizzazione regolare e globale in una roccia sedimentaria come la marna mi sembra una cosa strana. Sarei grato se qualcuno mi desse una spiegazione. E' forse un fenomeno metamorfico? E allora perché si è verificato solo lì, con tutte le scarpate di marnoso-arenacea che ci sono in giro?

 

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© Copyright Paolo Poggiolini