Home
 
LA ZONA DI SALVAGUARDIA
DEL BOSCO DI CASSINE
Qui puoi inserire un testo didascalia
Qui puoi inserire un testo didascalia
La Zona di Salvaguardia del bosco di Cassine è un area di 843 ettari, a cavallo fra i comuni di Alice Bel Colle, Cassine e Ricaldone, in provincia di Alessandria, e Maranzana in provincia di Asti. Dall’epoca medievale, fino al secolo scorso l'intera area era di proprietà consortile, spesso contesa fra i vari comuni confinanti.
Si ha notizia della sua esistenza in documenti storici a partire dal 149, periodo in cui i territori in oggetto, denominati "Communa" e suddivisi in Pian e Bosco, venivano contesi fra il Ducato di Milano ed il Marchesato di Monferrato.
Nel 1599 si giunge ad un'esatta delimitazione geografica dell’area, denominata ‘’Commune e successivamente "Bosco delle Sorti’.
Dal XVIII sec. al XIX sec., la zona del bosco delle sorti, subisce un graduale processo di privatizzazione, attraverso una minuziosa lottizzazione in particelle regolari, equamente distribuite tra la popolazione, di cui si osservano ancor oggi le tracce sulle mappe catastali.
Si tratta di una zona di transizione fra la pianura alluvionale e le pendici che salgono gradatamente verso la fascia appenninica, costitute da alluvioni antiche e da formazioni sedimentarie, compresa fra 150 e 210 metri m di quota.
La vegetazione attuale è simile a quella potenziale, per quanto riguarda la composizione specifica, mentre la struttura è stata modificata nel tempo a causa del governo del bosco ceduo. Risultano del tutto sporadiche e contenute al margine del bosco le specie infestanti e esotiche quali Robinia pseudacaccia, Rubus Clematis vitalba, Solidago gigantea, mentre I’ unica specie esotica riscontrata all’interno delle cenosi forestali è il castaqno, presenza ormai storica, entrata a far parte deqli ecosistemi forestali di tutta la fascia collinare e prealpina.
Nelle zone di crinale e in quelle piu calde la copertura arborea è costituita in prevalenza da roverella e cerro, mentre nelle esposizioni più fresche prevalgono la rovere e il castaqno, accomoaqnate talvolta dalla farnia, in prossimità deqli impluvi.
II sottobosco dei querceti di rovere, presenta I’Anemone nemorosa, Pteridium aquilinum, Teucrium scorodonia o Corylus avellana, inoltre risultano diffuse anche la Calluna vulqaris, Cytisus scoparius, Genista germanica, Lunula nivea, Teucrium scordonia, Pteridium aquilinum.
II Bosco delle sorti risulta particolarmente interessante per la presenza di specie che la legislazione regionale classifica come specie a protezione assoluta di cui è severamente vietata la raccolta, come alcune specie di orchidee (Orchis morio, Orchis sambucina, Platanthera chlorantha), nonchè antropa bella donna, specie protetta al di fuori delle Province di Alessandria ed Asti.
Le ginestre che si trovano all'interno del bosco appartengono alla specie Cytisus scoparius, Genista germanica, Genista cinerea e Cytisus villosus, caratterizzano il sottobosco per le loro vistoose fioriture con pregiato effetto paesaggistico.
Si segnala la presenza di un rarissimo esemplare di sorbo domestico, mentre è abbondante il nespolo europeo.
Il governo a ceduo e la parcellizzazione del bosco, hanno condotto ad una modificazione della struttura potenziale del soprassuolo ed hanno favorito un'elevata variabilità dell'ecosistema, inframmezzata da vigneti, seminativi e prati.
Qui puoi inserire un testo didascalia
Qui puoi inserire un testo didascalia
Qui puoi inserire una descrizione per la tua pagina.
   
http://xoom.virgilio.it
http://xoom.virgilio.it
http://xoom.virgilio.it
http://xoom.virgilio.it
http://xoom.virgilio.it
http://xoom.virgilio.it
     
Qui puoi inserire un testo di fondo pagina