ASSISTENZIALISMO
DELLO STATO

Mentre il socialismo/comunismo (sinistra) e il fascismo/nazismo (destra) dominarono animi e menti nella prima metà del XX secolo, il dirigismo e l'assistenzialismo statale (centro) divennero, nei paesi più avanzati, i capisaldi ideologici dello statismo a partire dalla seconda metà del secolo.
Inutile dire che sinistra, destra, centro, sono concetti ideologici, vale a dire armi della lotta politica, privi di ogni valore cognitivo (scientifico) nella misura in cui essi servono a coprire politiche non solo similari ma, in parecchi casi, identiche.
Negli Stati Uniti, il grande crollo (provocato dalla banca centrale con una politica di facile credito seguita da una di eccessiva restrizione del credito), e la depressione che ne seguì (sostenuta dal governo federale con una politica di alte tariffe che soffocò il commercio mondiale), gettarono larghe masse di persone in una situazione disperata.
Tutte le condizioni erano presenti per l'apparizione di una figura paterna: Franklin Delano Roosevelt. Le sue proposte, battezzate con l’espressione di 'New Deal', di poco precedute da simili provvedimenti di controllo e intervento statale da parte del governo nazional socialista in Germania, avrebbero collocato lo stato federale alla guida di parecchi settori della vita sociale.
Quello che il New Deal fece in termini psicologici per aiutare la gente a riguadagnare fiducia fu degno di nota; ma i risultati pratici nella lotta contro la disoccupazione furono del tutto trascurabili. Nel 1933 vi erano 12 milioni di disoccupati; nel 1938, 5 anni dopo l'inizio del New Deal ed enormi spese da parte dello stato federale, i disoccupati ammontavano ancora a 10 milioni. A quel punto però, con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la disoccupazione sarebbe stata assorbita attraverso l'arruolamento militare e la massiccia produzione di armi e Roosevelt sarebbe emerso trionfalmente sulla scena interna e su quella internazionale. La guerra raggiunse l'obiettivo che era sfuggito allo stato, confermando ancora una volta la tesi che la guerra è, davvero, la salvezza dello stato.
In Inghilterra la guerra ebbe lo stesso effetto di estendere notevolmente il potere dello stato di regolamentare la vita dei cittadini. Ad un certo punto, fu più che naturale che qualcuno iniziasse a prendere in considerazione l'idea che lo stato potesse avere cura di ognuno e di ogni cosa anche dopo la guerra.
Lo stato assistenziale nacque così da una serie di buone intenzioni portate avanti da persone rispettabili e di buon cuore.

Il risultato è che dirigismo e assistenzialismo statale hanno portato lo stato ad assumere il controllo della società nel suo complesso e a dominare la vita degli individui. Sempre più lo stato ha occupato il ruolo che svolgeva un tempo la chiesa nel medioevo, perfezionandolo a tal punto da diventare ancora più avido (tasse), ancora più invadente (polizia segreta, comitato per le attività anti-americane, etc.), ancora più paternalista (previdenza sociale) della vecchia chiesa, e per di più, con l’iscrizione obbligatoria dalla culla alla bara.

LE ORGANIZZAZIONI GIOVANILI

1) Opera Nazionale Balilla, che comprende i Balilla, cioè i fanciulli dai 6 ai 13 anni; gli Avanguardisti, cioè i giovani dai 14 ai 18 anni compiuti; le Piccole Italiane, cioè le fanciulle dai 6 ai 12 anni compiuti; le Giovani Italiane, cioè le giovinette dai 13 ai 18 anni

2) Fasci Giovanili di Combattimento, che comprendono i giovani dai 18 ai 21 anni. Uscendo dai Fasci Giovanili, i giovani entrano nel Partito.

3) Gruppi Universitari Fascisti, che comprendono gli studenti universitari e quelli delle scuole superiori.

4) Gruppi Giovani Fasciste. (Fasci Femminili) Il Partito Fascista, allo scopo di organizzare tutte le forze della nazione, comprende anche le seguenti istituzioni:

1) Fasci Femminili, ai quali sono affidate la protezione dell'infanzia e quella delle operaie

2) Fasci all'Estero, che comprendono i nostri connazionali in terra straniera.

3) Associazioni fascista del pubblico impiego, che comprende pubblici impiegati, ai quali non è permesso di appartenere ai sindacati.

4) Associazione fascisti addetti alle aziende industriali dello Stato

5) Associazione fascista dei ferrotranvieri;

6) Associazione dei postelegrafonici

7) Associazioni fasciste della scuola (divisa in: professori Universitari, Scuola media, Scuola elementare)

8) Opera Nazionale Dopolavoro.

LA POPOLAZIONE E LA FAMIGLIA

"Un popolo ascende in quanto sia numeroso". Per questo motivo il Governo Fascista protegge e incoraggia in tutti i modi l'aumento della popolazione.
Esso colpisce con una tassa i celibi; favorisce con l'esenzione dalle tasse e con premi di varie specie le famiglie numerose; esalta la famiglia, primo nucleo della società umana e scuola dei sentimenti più delicati: ha creato e va diffondendo sempre più l'Opera nazionale per la protezione e l'assistenza alla maternità e all'Infanzia (ONMI).
Questa istituzione benefica ha creato cliniche, case di riposo e di convalescenza per le madri; colonie climatiche marittime e montane, scuole all'aperto, preventori e sanatori per i figlioli; essa prodiga l'assistenza sanitaria e i soccorsi economici; combatte in modo speciale la tubercolosi che miete tante vittime in giovine età. Nel primo decennio della sua esistenza (1925-1926) l'Opera ha speso per la sua attività oltre un miliardo di lire; soltanto nell'anno 1935 furono assistite 1.713.978 persone, fra madri, bambini, fanciulli e adolescenti; e vennero concessi 3.686.220 provvedimenti assistenziali.
Sempre nell'interesse nazionale, il nostro Governo frena l'emigrazione, che sottrarrebbe ai nostri campi, alle nostre officine e al nostro esercito braccia valide; studia tutti i mezzi per restituire all'agricoltura coloro che hanno improvvidamente abbandonato la terra nativa, attratti dal miraggio di una vita meno disagiata e più avventurosa fra il tumulto delle città.
Questi provvedimenti, applicati con fermezza, giovano e gioveranno alla sanità e alla potenza della Nazione.