Italo Balbo

Balbo Italo, Nato a Quartesana (Ferrara) il 6 giugno del 1896.

Di famiglia piccolo-borghese, repubblicano e massone, dopo studi irregolari, si dedica all'attività giornalistica. Da giovane fece delle letture e degli ambienti repubblicani, il mezzo prevalente per la sua formazione. Scrisse anche in diverse pubblicazioni a diffusione locale.
Balbo prese anche parte alle manifestazioni che si svolgevano in Italia, e, a Milano, dove conobbe Mussolini, collaborò con la redazione del "Popolo d'Italia". Scoppiata la guerra mondiale, si arruolò volontario negli alpini e fu mandato in prima linea, sugli altopiani.
Ammesso a frequentare un corso di pilotaggio a Torino nel 1917, dopo la rotta di Caporetto ritorna al fronte e comanda un reparto di arditi del Battaglione Pieve di Cadore, combattendo fino all'ultima azione sul Grappa. Per queste azioni fu decorato con due medaglie d'argento ed una di bronzo al valor militare.
A Firenze si laurea nel 1920 con una tesi sul pensiero economico e sociale di Mazzini, personaggio di cui era molto interessato. Tornato a Ferrara, intraprende una stagione di lotta politica, che pur non avendo orientamenti ben definiti, è indirizzata verso la rivoluzione a qualunque costo: nel 1921 diviene segretario provinciale del fascio ferrarese, che trovava molti appoggi dai proprietari terrieri.
Nel 1922 Balbo, forte della sua esperienza di ardito, organizza militarmente le camicie nere, diventando comandante interinale della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, nell'aprile del 1923. Coinvolto nell'assassinio di don Minzoni ad Argenta (23 agosto 1923) da "La Voce Repubblicana", fu accusato di esserne il responsabile morale, ma l'accusa venne a cadere durante il processo per diffamazione da lui intentato al giornale.
Nel 1925 ricopre l'incarico di sottosegretario di stato all'Economia.
Nel 1926 viene nominato sottosegretario, fino al 1929, e poi ministro dell'Aeronautica. Balbo si dedica quindi all'aviazione nei suoi molteplici aspetti tecnici e sociali, facendosi promotore e guida di notevoli imprese aeronautiche di gruppo: la crociera del Mediterraneo occidentale nel 1928; la crociera del Mediterraneo orientale nel 1929; la prima crociera atlantica verso Rio de Janeiro (dicembre 1930-gennaio 1931); ma sopratutto la Crociera del Decennale verso gli Stati Uniti nel 1933. Al termine di questa impresa Balbo viene nominato Maresciallo dell'aria.
Ma la sua politica di ampliamento della forza aerea trovò diversi oppositori negli ambienti militari e nell'ottobre del 1933 viene allontanato dalla guida del ministero, per assumere l'incarico di Governatore della Libia. In colonia la sua opera è stata rivolta verso uno sviluppo civile, economico e militare, con la costruzione di infrastrutture ed attuando una politica volta ad incoraggiare i cittadini italiani a stabilirsi in quella colonia, la "quarta sponda".
Apertamente contrario all'alleanza con la Germania e alle leggi razziali, allo scoppio del secondo conflitto mondiale, Balbo, pur favorevole ad una politica di neutralità, si impegna comunque per la vittoria, assumendo il comando di tutte le forze armate della Libia, nonostante la scarsità dei mezzi e dei rifornimenti dall'Italia.
Morì nel cielo di Tobruk, colpito per errore dalla contraerea italiana, il 28 giugno 1940.
Fu decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria.