HERMANN GOERING

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Hermann Goering nacque a Rosenheim nel 1893. Sottotenente di fanteria nel 1914, passò nel 1915 all'aviazione e, con ventidue vittorie all'attivo, succedette nel 1918 a Von Richthofen nel comando della sua famosa squadriglia di caccia. Dopo aver lasciato, nel 1920, la vita militare, H.Goering aderì nel 1922 al partito nazista e divenne uno dei principali collaboratori di Hitler. Il Fürher lo nominò comandante delle formazioni paramilitari del partito, le SA (Sturmabteilung). Ferito durante il fallimentare putsch di Monaco, nel 1923, fuggì e viaggiò in Austria, Italia e Svizzera per evitare l'arresto. Curato con la morfina sviluppò una tossicodipendenza che si sarebbe trascinato poi per tutta la vita. Eletto deputato nazionalsocialista nel 1928, fu a Berlino l'uomo di fiducia di Hitler. Presidente del Reichstag nel 1932, Hermann Goeringdivenne nel 1933 ministro dell'aviazione, ministro degli interni di Prussia e generale di corpo d'armata; poi ebbe una parte importante nell'eliminazione di Röhm e nel massacro delle SA (1934). A partire dal 1935, si dedicò alla rinascita della Luftwaffe (l'arma aerea), della quale fu nominato comandante in capo e che considerò sempre, in seguito, quasi sua proprietà personale e segno tangibile del suo prestigio presso il Führer.  H.G. fu responsabile per il piano di confisca dei beni ebraici in Germania. Il 24 gennaio 1939 creò l'Ufficio Centrale per l'Emigrazione ebraica incaricato di promuovere con ogni mezzo la partenza dalla Germania degli ebrei. Il 31 luglio 1941 fu Göring che impartì l'ordine a Heydrich di "preparare una soluzione globale al problema ebraico". Grazie a questa disposizione sarebbe nata la macchina dello sterminio degli ebrei d'Europa. Poco prima della conclusione della guerra, però, ebbe scontri con Hitler e con i capi militari e fu persino sospettato di tradimento. Rifugiatosi in Baviera nell'aprile 1945, cercò infatti di prendere il potere, ma venne sconfessato da Hitler. Arrestato dagli americani nel 1945 fu giudicato dal tribunale internazione di Norimberga colpevole di crimini di guerra e fu condannato a morte. Si avvelenò in prigione poche ore dell'esecuzione della sentenza, fissata per la notte del 15-16 ottobre 1946.