MARIA TERESA D'ASBURGO
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Maria Teresa d'Asburgo (Vienna 1717 - ivi 1780). Imperatrice (1745-1780), regina di Ungheria e di Boemia (1740-1780), granduchessa di Toscana (1737-1780). Figlia di Carlo VI, diventò sua erede grazie alla Prammatica sanzione d'Asburgo. Sposò, secondo gli accordi internazionali stipulati dal padre, un principe minore, Francesco Stefano di Lorena che dovette rinunciare al suo ducato in cambio della Toscana.

Alla morte del padre difese efficacemente il suo diritto al trono imperiale nella guerra di successione d'' Austria. Dovette però cedere alla Prussia la Slesia. Già dopo la pace di Dresda (1745) fu realizzata sotto la direzione del conte Haugwitz una fondamentale riforma dello stato, anticipata da varie misure prese durante la guerra soprattutto nel settore militare. I risultati principali della riforma furono la costruzione di un apparato amministrativo centralizzato per i territori austro-boemi e l'esclusione dei ceti territoriali dalle finanze e dal governo.

Negli anni sessanta furono inoltre avviate le riforme ecclesiastiche poi completate dal figlio (vedi giuseppinismo). L'imperatrice appoggiò la politica estera del cancelliere Kaunitz, che si alleò in funzione antiprussiana con la Francia e con la Russia rovesciando le relazioni diplomatiche preesistenti.

Tuttavia la guerra dei Sette anni non le consentì né la riconquista della Slesia, né il ridimensionamento della potenza prussiana. Le riforme di Maria Teresa, animate dalla religiosità e dal senso di responsabilità, furono decisive per lo stato austriaco. Si oppose invano alla spartizione della Polonia voluta dal figlio (il futuro imperatore Giuseppe II), e da Kaunitz nel 1772. I conflitti con il figlio e la vecchiaia ne limitarono l'attività alla fine del regno, senza però che ella cedesse mai del tutto il governo.