Infatti, con la
proclamazione delle Repubblica Francese,
il governo italiano si sentì sciolto dagli impegni
sottoscritti con Napoleone
Vittorio Emanuele II inviò
una lettera a Pio IX scongiurandolo di «non opporsi all'ineluttabile».
Il Papa respinse la proposta20
settembre 1870, alle 5 del mattino, i
bersaglieri del generale Raffaele
Cadorna entrarono a Roma attraverso
una breccia aperta a cannonate nelle mura, a Porta
Pia. Il generale Kanzler,
comandante delle truppe pontificie, nel pomeriggio
firmava la capitolazione della città, mentre Pio
IX si ritirava nei palazzi vaticani.
ROMA era finalmente la capitale
d' Italia
Il Papa rifiutandosi di scendere a compromessi e
considerandosi un «prigioniero morale», ribadì il suo diritto
al potere temporale come condizione necessaria
per esercitare in piena libertà e sicurezza la sua
missione spirituale; scomunicò tutti coloro che
avevano preso parte all'occupazione, compreso Vittorio
Emanuele II; fece pressioni sulle corti d' Europa
affinché intervenissero a difesa della Chiesa, ottenendo
però risposte vaghe ed evasive.
In queste condizioni, lo Stato
italiano si vide costretto a regolamentare
unilateralmente i rapporti con la ChiesaLegge
delle guarentigie (delle
garanzie). Ispirata al
principio cavouriano della «libera Chiesa
in libero Stato», la legge sancì la
distinzione della sfera ecclesiastica e religiosa
da quella pubblica e civile, stabilendo anche le
prerogative del Pontefice e della Santa Sede e
disciplinando le relazioni fra la Chiesa e l' Italia. Nonostante
le buone intenzioni del Governo, Pio
IX respinse con fermezza la Legge
delleguarentigie.
Dopo aver dichiarato che non era conveniente (non
expedit ) per un cattolico
partecipare alle elezioni, invitò tutti i
fedeli a ritirarsi dalla vita politica
ed a considerarsi come fossero degli «esiliati
interni». Quest'intransigenza del Pontefice
diede nuovi motivi alla Sinistra per scatenare
una violenta campagna anticlericale
che portò alla soppressione della
facoltà di teologia nelle università,
la confisca delle proprietà delle
corporazioni religiose di Roma,
l'obbligo del servizio militare da parte
dei sacerdoti; nel 1877 fu tolto
l'obbligo dell'istruzione religiosa nelle scuole
elementari.
La «riconquista» della società e dello
Stato da parte della Chiesa fu possibile solo aggirando il non
expedit del Papa. Solo
sotto il regime fascista, con i Patti
Lateranensi dell'11
febbraio del 1929, l'annosa diatriba fra Stato
Italiano e Chiesa troverà la sua soluzione.