Franklin Delano Roosevelt

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Franklin Delano Roosevelt è nato il 30 gennaio 1882 a Hide Park, da una famiglia protestante di antica origine olandese, emigrata nell'America del Nord nel XVII secolo. Il padre, James, è un classico gentleman della buona borghesia europea.

In questo clima di solido benessere, Franklin trascorre i primi anni della sua vita compiendo viaggi in Europa e ricevendo un'aristocratica quanto puntigliosa educazione dalla madre e dai tutori di Hide Park. Adolescente, i genitori lo iscrivono alla scuola più prestigiosa d'America, quella di Groton, nel Massachussets; si tratta di un istituto retto in modo rigido e che impartisce un insegnamento severo e rigoroso. L'esperienza di Groton, con la sua ferrea disciplina, costituisce per Franklin una scuola anche di carattere, cosa che contribuisce a farlo crescere in modo temprato e a donargli un carattere risoluto.

Nel 1900, forte di questa esperienza, si iscrive ad Harvard dove si laurea in appena tre anni.

Né gli studi né la successiva professione di avvocato, però, riescono a soddisfarlo in pieno, sempre più attratto, in realtà, dalla vita politica. La passione per l'agone politico lo porta allora a candidarsi con i Democratici al senato. Divenuto presidente del Comitato per le foreste, la caccia e la pesca, si batte con grande energia per la salvaguardia e il rispetto delle risorse naturali del Paese.

L'anno seguente diviene Sottosegretario alla marina, incarico mantenuto per diversi anni. Dopo la fine della Prima Guerra Mondiale, Roosevelt conclude questo primo periodo della sua vita politica ritirandosi a vita privata (non senza avere avuto la soddisfazione di vedersi proposto alla vicepresidenza degli Stati Uniti).

Nel 1921 si ammala gravemente di poliomelite, perdendo completamente l'uso delle gambe; da allora in poi è costretto a servirsi di un busto di acciaio ed a camminare con le stampelle. Tutti pensano che l'infermità rappresenti un ostacolo insormontabile al prosieguo di ogni altra attività ma, con grande forza d'animo, reagisce e trova la forza di tornare ad occuparsi di affari e di politica. Nel 1928 la Convenzione Democratica lo nomina candidato alla carica di governatore dello Stato di New York, traguardo che raggiunge con successo. Si getta quindi con entusiasmo nella campagna elettorale per la presidenza degli Stati Uniti d'America, coadiuvato da un formidabile "trust di cervelli", sebbene ciò gli costi una considerevole fatica fisica. Alle elezioni risulta vincitore anche se con una maggioranza ristretta.

Nei primi cento giorni del suo mandato, Roosevelt propone un programma radicale per rimettere in sesto l'agricoltura, sostenere i disoccupati e coloro che rischiano di perdere case e fattorie; il piano comprende anche delle riforme, che trovano una prima attuazione nella costituzione della Tennessee valley Authority. Nel 1935 il paese è ormai in ripresa, ma la classe industriale e le banche non appoggiano il programma di Roosevelt, il cosiddetto New Deal. Temono gli effetti dei suoi "esperimenti" (maggiori tasse sulla ricchezza, nuovi controlli sulle banche e sulle funzioni pubbliche e un enorme programma di lavoro per i disoccupati, ecc.).

Fu un periodo caratterizzato da una quantità di contraddizioni (tanto da generare discordanze anche fra gli storici più recenti), ma il New Deal segnò indubbiamente l'inizio di un periodo di riforme economiche e sociali che sollevarono ad un livello mai raggiunto prima le forze progressiste e democratiche degli Stati Uniti. Non a caso, Roosevelt fu l'unico presidente a rimanere in carica per quattro mandati consecutivi.

Intanto, si affacciano alle porte i drammatici avvenimenti che segnarono la Seconda Guerra Mondiale. Il 7 dicembre 1941, in seguito alla battaglia di Pearl Harbor (che rappresentò per l'America un vero e proprio choc), dichiara guerra al Giappone entrando nel conflitto mondiale a fianco di Gran Bretagna e Russia. Nel febbraio 1945 partecipa assieme a W.Churchill e a Stalin alla conferenza di Jalta, evento che influenzò le sorti di tutto il mondo post-bellico.

Terminato il quarto mandato nel 1945, muore pochi mesi dopo, stroncato da un'emorragia cerebrale.