Repubblica di Salò

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Il giuramento del Duce alla bandiera della 
Repubblica sociale italiana.

"Camicie nere, italiani e italiane, dopo un lungo silenzio ecco che nuovamente vi giunge la mia voce e sono sicuro che la riconoscerete: è la voce che vi ha chiamato a raccolta nei momenti difficili  e che ha celebrato con voi, le giornate trionfali della patria..." E' Mussolini che parla da Radio Monaco, liberato dai Tedeschi è stato trasferito in Germania. qui ha potuto riabbracciare i suoi familiari, e incontrare Hitler. La prigionia lo ha fiaccato, e il repentino crollo del fascismo lo ha colto alla sprovvista: "Ho tardato qualche giorno prima di indirizzarmi a voi, perché dopo un periodo di isolamento morale, era necessario che riprendessi contatto con il mondo".  Rivolgendosi agli italiani, ricorda il tradimento del 25 luglio, la prigionia, l'avventurosa liberazione dal Gran Sasso da parte dei paracadutisti tedeschi mandati da Hitler che, anche nel momento della caduta, gli era sempre rimasto vicino. "La monarchia dei Savoia" continua Mussolini "è stata l'agente principale del disfattismo e della propaganda antitedesca. Casa Savoia ha voluto preparare il colpo di stato,complice ed esecutore Badoglio, complici taluni generali imbelli e imboscati, e taluni invigliacchiti elementi del fascismo. " l'esercito è allo sbando, l'Italia invasa dai tedeschi, in un impeto di orgoglio, Mussolini getta le basi della Repubblica Sociale, stato fortemente voluto da Hitler come base di appoggio per la campagna di invasione in Italia.

Fu con l'occupazione delle isole di Pantelleria e Lampedusa nel Giugno 1943 e il successivo sbarco in Sicilia nel mese di Luglio da parte degli Anglo-Americani, che si capì che stava variando, dal punto di vista bellico, la situazione italiana. Si stava profilando un periodo drammatico per l' Italia Imperiale. Gia' dal 15 Luglio, infatti, Vittorio Emanuele III sondo' la disponibilità' del Maresciallo Badoglio alla guida di un governo alternativo a quello di Mussolini. Anche in seno al Partito Fascista piovvero dure critiche a Mussolini sul modo con cui furono condotte le operazioni belliche fino ad allora, critiche che culminarono con la richiesta di convocazione del Gran Consiglio del Fascismo da parte di gerarchi quali Bottai e Farinacci. Era chiaro che tale richiesta aveva lo scopo di mettere in minoranza l'operato di Mussolini. Il colpo di grazia al precipitare degli eventi, venne probabilmente dal primo bombardamento di Roma, avvenuto il 19 Luglio. La capitale era stata fino ad allora risparmiata dagli alleati grazie all'intervento dei diplomatici Vaticani. E' probabile, tuttavia, che gli Anglo-Americani abbiano ritenuto necessario sferrare questo colpo per accelerare la caduta del regime che, a causa degli avversi eventi bellici, stava perdendo consensi. Nella notte del 25 Luglio, infatti, dopo una interminabile seduta del Gran Consiglio del Fascismo, Mussolini fu invitato a dimettersi ed a lasciare il mandato nelle mani del Re, che prese poi la decisione di farlo arrestare e di imprigionarlo sul Gran Sasso. Dopo l'incarcerazione, il 12 settembre, un commando di paracadutisti tedeschi al comando del maggiore Otto Skorzeny, liberò dalla prigione Mussolini, che venne portato prima a Vienna e, successivamente, presso il quartier generale di Hitler a Berlino. E' probabile che il pensiero di fare nascere un Governo Fascista Repubblicano, sia stato concepito anche per evitare ulteriori lutti all'Italia da parte dei Nazisti, che ormai consideravano gli Italiani dei traditori. Gia' il 15 Settembre, dalla Germania, Mussolini annunciò, via radio, di avere assunto la direzione del Partito Fascista Repubblicano, non riconoscendo piu', ovviamente, l'autorita' del Re traditore. Al suo rientro in Italia, avvenuto il 23 Settembre 1943, Mussolini annuncia ufficialmente la nascita di un Governo Fascista Repubblicano che, solo due mesi dopo, prese il nome di Repubblica Sociale Italiana. L'Italia si trovo' , di fatto, suddivisa in due: una parte meridionale controllata dagli alleati sotto la luogotenenza del Re, ed una parte settentrionale e repubblicana con Mussolini a capo del governo.