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Il XII° Secolo - Il 1100



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Riccardo I Cuor di Leone

Lega dei Comuni

Federico I Barbarossa (imperatore del Sacro Romano Impero)

Pace di Costanza

Il consolidamento del potere: le Assise di Ariano

Concordato di Worms

Battaglia di Legnano

Caduta di Gerusalemme

Il Regno di Sicilia

Dieta di Roncaglia

Spedizioni di Federico I

Innocenzo IV, Sinibaldo de Fieschi (ca. 1180/90 - 7 dicembre 1254)

Costituzioni di Clarendon

San Tommaso Becket

Repubblica Romana

Nascita degli Ordini Mendicanti

L'Ordine dei Cavalieri di Malta

Ordini religiosi ed eresie

Ordini Cavallereschi

Assassinio di Becket

Enrico II re d'Inghilterra

il III Concilio Lateranense

Papa Alessandro III

San Francesco d'Assisi ( 1182 ca. - 1226 )

Federico II

La Conquista di Maiorca

Ibn Rushd (Averroè) 1126 - 1198

Pace di Venezia - Congresso di Venezia

Le Crociate

Saladino I,sultano d' Egitto (1171-1193) e di Siria (1174-1193)

Gengis Khan (Asia) 1196 - capo mongolo

Guerra civile inglese (1135-1154)

La lotta per le investiture progredisce le lotte politico religiose dal 1000 al 1200

L'università si diffonde in Europa

Pontefici che regnarono in epoca sveva

Affermazione dei signori di Svevia

Forse non tutti sanno che in questo secolo fu inventato il Rosario che Pio XII descrisse come "sintesi di tutto il vangelo.........

La famiglia, durante il tardo medioevo, continuava ad essere la cellula fondamentale della società. Dominata dalla ferrea disciplina dettata dal padre, serviva a proteggere e sostentare i figli, ma anche a reprimerli e punirli.
La struttura familiare era fondamentalmente patriarcale. Il padre aveva autorità ed esercitava un potere effettivo su tutta la famiglia, che cresceva e si allargava intorno a lui.
Non vi era più la potestas patria romana, che prevedeva un'autorità praticamente senza limiti del padre sugli altri membri della famiglia, compreso il diritto di vita e di morte. Ma vi era comunque una tutela ininterrotta del padre sui figli. Per i maschi sino alla maturità fisica ed intellettuale, oppure fino all'abbandono del tetto paterno, e per le femmine fino al matrimonio, momento in cui la ragazza passava dall'autorità paterna a quella del coniuge. Era comunque il padre a decidere se e con chi sposare le sue figlie, oppure se mandarle a servizio o in convento, a seconda della convenienza economica. Era sempre il padre a scegliere il mestiere del figlio.
Bisogna però notare che gli uomini d'affari erano, come oggi, molto spesso in viaggio e che, in loro assenza, era la madre a governare la casa ed i figli, spesso addolcendo le ferree direttive paterne.
L'educazione dei ragazzi era affidata, fino alla pre-adolescenza, alle donne della casa: madri, nonne e zie. I bimbi crescevano infatti nel cosiddetto gineceo, dove i maschi restavano solo fino a sei, sette anni, momento in cui venivano mandati a scuola, o se ricchi, passavano alle cure di un tutore. A quattordici anni iniziava l'emancipazione dei figli maschi, poiché cominciavano l'apprendistato di un'arte o un mestiere, e intraprendevano l'educazione sessuale, grazie alle serve del padre. A diciotto anni, infine, i maschi erano legalmente emancipati, ma non come lo intendiamo oggi. Dopo il diciottesimo anno di età, i padri potevano decidere se continuare a mantenere i propri figli, oppure mandarli via da casa.
L'autorità paterna era comunque indiscutibile e cessava solo con la sua morte. A quel punto erano i figli maschi ad ereditare il potere, e non le mogli dei defunti. I figli vigilavano sull'onore della madre e delle sorelle, ed erano spesso più implacabili del loro genitore.

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