Otto Von Bismarck
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Otto Von Bismarck (1815-1898) era esponente di una delle grandi famiglie dell'aristocrazia prussiana.
Nel 1847 fu deputato della destra nel parlamento prussiano e si oppose ai moti democratici della rivoluzione del 1848. Nel 1862 divenne presidente del consiglio dei ministri della Prussia. Rafforzò l'esercito e impose gradualmente l'egemonia prussiana tra i tanti piccoli e grandi stati della Germania.
Fu, nel 1870-71, l'artefice dell'unità della Germania sotto l'egemonia della Prussia e dopo, fino al 1890, il suo primo Cancelliere. Per i suoi metodi autoritari e l'inflessibile determinazione nel perseguire l'obiettivo di fare della Germania la potenza predominante in Europa, fu soprannominato "der eiserne Kanzler", il cancelliere di ferro.

Germania unita

L'idea della Germania unita nasce nella lotta comune contro Napoleone che, all'inizio dell'800, aveva occupato tutta la Germania. Ma questa idea di una Germania unita era accompagnata anche da richieste democratiche, inaccettabili per i governanti, che erano tutt'altro che democratici. Un primo tentativo di arrivare a democrazia e unità fallì nella rivoluzione del 1848. Ma l'unità divenne necessaria anche per liberare lo sviluppo economico, bloccato da troppi confini e troppe leggi diverse.
Ma purtroppo in Germania le idee politiche non hanno mai avuto forza se non c'era qualcuno che metteva a disposizione un esercito.

Chi voleva l'unità?

Quel qualcuno era la Prussia. Bismarck, uomo politico prussiano molto abile e senza troppi scrupoli, aveva capito che una Germania unita veniva o "dal basso", cioè dal popolo con tutti i rischi che questo comportava (bisogna ricordarsi che Carlo Marx aveva già scritto il suo "Manifesto dei comunisti") o arrivava "dall'alto", cioè da qualcuno abbastanza forte da poter costringere gli altri stati ad aderire a questa "Germania unita". Chiaramente, voleva essere la Prussia la guida di questo nuovo stato. Ma come fare a convincere gli altri stati, tutti orgogliosi di essere indipendenti? Un altro problema era l'Austria: integrarla o lasciarla fuori dalla Germania?
La Prussia fece di tutto per provocare e rafforzare i contrasti con l'Austria, che, un po' alla volta fu emarginata. In questo modo la Prussia conquistava una posizione sempre più forte. La soluzione per risolvere definitivamente questi problemi era trovato presto: si provocava una guerra contro la Francia, il nemico numero uno, una guerra alla quale nessuno stato tedesco poteva dire di no.

La Germania è nata nella guerra!

Questa guerra rafforzava da una parte i sentimenti nazionali, dall'altra parte serviva a far capire a tutti la forza militare che la Prussia nel frattempo aveva raggiunto.
Così, vinta la guerra, tutti si piegarono alla Prussia. Il modo concreto della costituzione del nuovo stato è degno di essere raccontato perché costituiva una provocazione senza precedenti nei confronti della Francia che la umiliava profondamente: la cerimonia ufficiale della costituzione della nuova Germania fu celebrata, quando le truppe tedesche avevano occupato Parigi, nella sala più prestigiosa del palazzo reale di Versailles, centro e simbolo della monarchia francese. Una umiliazione che i francesi non si dimenticavano certamente e che contribuì a cimentare la "storica" inimicizia tra i due popoli fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale.