I CAMPI DI CONCENTRAMENTO TEDESCHI


Auschwitz

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L'ordine di fondazione del campo fu emanato nell'aprile del 1940, Rudolf Hoss ne fu nominato comandante. Il 14 giugno 1940 la Gestapo condusse i primi prigionieri ad Auschwitz: 728 polacchi del carcere di Tarnòw. All'inizio nel campo erano presenti 20 edifici ( di cui 14 con il solo pianterreno e 6 con anche il primo piano). Negli anni 1941 - 1942, con il lavoro degli internati fu aggiunto un piano a tutti gli edifici a pianterreno e furono costruiti altri otto nuovi edifici. Complessivamente il campo disponeva di 28 edifici di un piano (senza conta-re le cucine e le baracche d'amministrazione). Inizialmente doveva servire da strumento di terrore e di sterminio dei polacchi; successivamente i nazisti iniziarono a deportarvi gente di tutta Europa, principalmente ebrei provenienti da stati diversi, ma anche prigionieri bellici sovietici e zingari. Tra i detenuti c'erano anche cechi, jugoslavi, austriaci, tedeschi, ecc.Nel 1941 ci si accinse alla costruzione di un altro campo di concentramento chiamato in seguito Konzentrationslager Auschwitz II - Birkeau, nel paese di Brzezinka a 3 Km. di distanza, e nel 1942 fu costruito un altro campo di concentramento a Monowice, vicino ad Oswiecim, sui terreni circostanti le officine della IG Farbenindustrie. Inoltre negli anni 1942 - 1944 sorsero circa 40 filiali del campo di concentramento di Auschwitz dipendenti dal Konzentrationslager Auschwitz III, collocate per lo più nelle vicinanze di fonderie, miniere e fabbriche che sfruttavano i dete-nuti quale manodopera a basso costo. Parte degli internati dei convogli che arrivavano al Kl Auschwitz era portata direttamente al campo senza essere sottoposta a selezione. Li morivano in seguito alla fame, alle esecuzioni, al lavoro sovrumano, alle punizioni, alle micidiali condizioni igieniche, agli stenti, alle malattie e alle epidemie. Il campo di concentramento comunicava loro, fin dal primo giorno, di "essere giunti ad un campo di concentramento in cui l'unica uscita è quella dei camini dei forni crematori".Oltre alle esecuzioni ed alle camere a gas, un efficace mezzo di sterminio era il lavoro. I detenuti erano utilizzati in diversi settori lavorativi. Inizialmente lavoravano all'ampliamento del campo di concentramento livellando il terreno, costruendo nuovi blocchi e baracche, strade, canali di prosciugamento. Successivamente cominciò a far sempre più uso di detenuti, quale manodopera a basso costo, l'industria del III Reich.


Bergen-Belsen


Bergen-belsen (campo di), campo di concentramento, 20 km a nord di Celle (Hannover), istituito dai nazisti nell'ottobre 1943. Dal marzo 1944 vi furono internati deportati, malati, uomini e donne, trasferitivi da altri campi, fino a raggiungere i 75.000 internati; quando venne liberato dagli Inglesi, il 15 maggio 1945, 13.000 cadaveri giacevano al suolo; 12.000 deportati morirono il primo giorno della loro liberazione.


Buchenwald


Con il legname della vicina foresta di Ettesberg un gruppo di deportati costruì le prime baracche di Buchenwald, nelle vicinanze di Weimer in un luogo lontano da tutto e da tutti. Furono costruite cinquanta baracche, circondate da filo spinato, guardate da SS armate di mitragliatrici e dominate dai camini dei forni crematori. Buchenwald è stato uno dei campi affidati all'autogestione da parte dei "triangoli verdi" cioè dei delinquenti comuni e fu il campo dove maggiormente fu sperimentato l'annientamento per mezzo del lavoro. Oltre che nella costruzione del campo i deportati furono utilizzati in ben 130 campi e sotto-campi esterni. Nel block 50 i medici nazisti facevano esperimenti di ogni genere, la pelle dei prigionieri che avevano tatuaggi, dopo l'uccisione, veniva conciata e serviva per fare copertine di libri e paralumi per Ilse Kock. Gli alleati liberarono il campo il 13 aprile 1945 quando già era in mano agli stessi deportati e un comitato clandestino internazionale ne gestiva la vita democraticamente. I dirigenti del campo: il comandante delle SS Pricezu Waldec e Ilse Kock furono processati dal tribu-nale militare degli Stati Uniti e fucilati.


Dachau

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Per diminuire il numero dei prigionieri nelle prigioni, Himmler inaugurò il 22 marzo 1933 il primo lager speciale per i "prigionieri in arresto per ragioni di pubblica sicurezza" costruito sull'area dell'ex fabbrica di munizioni e polvere da sparo di Dachau nelle vicinanze di Mo-naco. Questo luogo, destinato ad accogliere tutti i prigionieri politici della Baviera, fu subito definito dalle SS "campo di concentramento" (KZ Konzentrationlager). Nei dodici anni della sua esistenza vi sono stati registrati più di duecentomila prigionieri, ma non è possibile stabilire il numero dei deportati non registrati. Dachau fu un campo modello nel quale furono sperimentate e messe a punto le più raffinate tecniche di annientamento fisico e psichico degli oppositori del regime. Poco prima della liberazione le SS distrussero gran parte dei loro documenti ufficiali, per evitare che essi potessero venire usati come prova a loro carico.


Esterwegen


Nel cosiddetto Emsland, Esterwegen, assieme a Börgermoor, Aschendorfermoor ed altri, costituiva un sistema integrato di 15 campi di concentramento, noto sotto il nome cumulativo di «Moorlager» cioè campi nelle paludi. In un primo tempo questo complesso, sorto originariamente come penitenziario, è stato alle dirette dipendenze del Ministero della Giustizia e affidato alla custodia e alla gestione di reparti speciali delle SA e della Gestapo. Poi, nell'autunno l936, anche questi campi passarono sotto la giurisdizione delle SS come ogni altro KZ e furono amministrati alle dipendenze di Neuengamme. Inizialmente, dunque, i prigionieri erano in maggioranza dei politici e militari tedeschi, contestatari dell'ideologia e della disciplina hitleriana. Nei Moorlager venivano inviati preferibilmente prigionieri politici, condannati alla pena capitale dai tribunali speciali del regime, pena che spesso veniva eseguita in luogo. Altri prigionieri, condannati a pene detentive, dopo averle espiate, ripartivano per altri Lager, per essere sottoposti ad una radicale e spesso mortale «rieducazione politica».


Flossemburg


Dopo i campi di concentramento di Dachau, Sachsenhausen e Buchenwald in un territorio non lontano da Beyreuth, Hitler ordinò ad Himmler di far erigere il campo di Flossenbourg, nella zona a nord-est di Norimberga. Il luogo, abbastanza appartato, aveva nelle vicinanze una miniera di granito che fu sfruttata con il lavoro dei prigionieri. Il lager era grande e costituito da una trentina di baracche di legno ad un piano, ben allineate e tutte uguali, inoltre vi erano edifici di servizio: cucina, lavanderia, disinfezione, officine, prigione ed il piazzale per l'appello. Il campo era circondato da un'alta recinzione di filo spinato percorso da corrente elettrica affiancato da più torri di guardia e di notte illuminato a giorno. Il forno crematorio era al di fuori della recinzione sui fianchi di una collinetta. Da Flossenbourg dipendevano 74 campi e comandi esterni, tra i quali Theresienstadt, alcuni addirittura situati in Boemia e Sassonia.


Gardelegen


Il 4 maggio del 1945 ci fu un'evacuazione dal campo di concentramento di Rottleberode (Aussenlager Rottlebeorde), la destinazione probabilmente era Gardelegen. L'11 maggio 1945 il treno con i prigionieri arrivò alla stazione ferroviaria di Gardelegen, e quando tutti i prigionieri furono raggruppati all'interno di un capannone, le SS appiccarono fuoco e i pri-gionieri che cercavano di scappare venivano fucilati. L'area di Gardelegen fu liberata dalla 102° Divisione di Fanteria Americana: quando le truppe americane videro per la prima volta il "luogo delle torture delle SS", furono profondamente sconvolte ed ordinarono alla popolazione locale di seppellire le vittime. Fu inoltre stabilito che la popolazione locale si occupasse del mantenimento delle tombe dei 1016 prigionieri scomparsi. I luoghi del massacro ed i resti del capannone sono collocati in un "Gedenkstatte" ufficiale ("Posto del "Ricordo"), tuttora visitabile.


Mauthausen

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Vi furono dapprima internati Polacchi e Spagnoli repubblicani, che furono costretti a costruire, portando sulle spalle pesanti blocchi di pietra, estratti in una cava posta più in basso del campo, la cosiddetta "scala della morte", di 186 gradini. Vi furono poi internati prigionieri di guerra sovietici e deportati di ogni nazionalità, appartenenti sovente alla categoria "Notte e nebbia". Si pensa che oltre 150.000 deportati abbiano trovato la morte nel campo principale o in quelli vicini di Gusen, Melk, Ebensee, e nel castello di Hartheim, riservato agli stermini. Il campo fu liberato dagli Americani il 7 maggio 1945.


Gross-Rosen


Questo campo che prende nome dal vicino villaggio di Gross Rosen, Rogoznica in polacco, venne istituito originariamente come dipendenza del KZ Sachsenhausen e divenne campo principale ed autonomo il 1° maggio 1941.Da Gross Rosen dipendevano circa un centinaio di sottocampi e comandi esterni di deportati messi a disposizione di imprese d'ogni genere, impegnate nella produzione di prodotti chimici e materiale bellico. Gross Rosen fu liberato il 14 febbraio 1945 da reparti della 52.a armata sovietica del fronte ucraino.


Natzweiler - Struthof


A 800 m. d'altezza sui Vosgi a circa 50 km. da Strasburgo in una posizione incantevole fu creato l'unico campo di concentramento e sterminio sul suolo francese. L'Alsazia era passata sotto il diretto controllo della Germania nel 1940 e il 21 maggio del 1941 fu inaugurato il campo di Natzweiler - Struthof. Era formato da 17 baracche in legno, una cucina, il crematorio con un alto camino. A circa un chilometro e mezzo di distanza nella strada verso Schirmeck era situata la camera a gas. I deportati dovevano seguire lavori stradali ed erano impiegati negli stabilimenti industriali nelle vicinanze. Dal campo principale dipendevano numerosi sottocampi in parte annessi agli stabilimenti Krupp, Adler e Daimier Benz. Nel blocco 5 erano effettuati esperimenti medici ad opera dei prof. Hirt, Haagen e Bikenbach dell'università di Strasburgo. Quando il campo fu liberato dagli alleati, nel Novembre 1944, era ormai disabitato e i prigionieri morti o spostati in altri campi.


Neuengamme


Il Lager di Neuengamme, situato nella Germania settentrionale nei pressi della città di Amburgo, venne aperto con il 13 dicembre 1938 con l'arrivo di un trasporto di 100 deportati provenienti da Sachsenhausen di cui Neuengamme inizialmente fu un comando esterno. Dopo l'occupazione della Polonia, Himmler voleva avere a disposizione un Lager capace di accogliere 40.000 polacchi e così nella vecchia fabbrica di mattoni cominciarono affluire trasporti di piccola entità, 200 - 250 persone, tutte destinate a produrre mattoni. La materia prima, l'argilla veniva estratta da una cava che si trovava già dentro il recinto del Lager. Il Lager di Neuengamme con i suoi 80 sottocampi divenne così il più grande Lager della Germania settentrionale: passarono dentro i suoi reticolati circa 104.000 deportati e si stima che fra i 45.000 ed i 55.000 non sopravissero.


Ravenbruck


Sulle rive del lago Schwed, di fronte alla cittadina di Furstenberg, nel Mecklenburg a 80 Km. a nord di Berlino fu costruito nel1939 il più grande campo di concentramento femminile d'Europa. In un terreno formato da dune sabbiose e circondato da conifere e betulle furono costruite 32 baracche d'abitazione per prigioniere, uffici per l'amministrazione, case per le SS ed una fabbrica della Ditta Siemens Werke di Berlino. Migliaia di donne lavorarono, soffrirono e persero la vita in questo campo e nelle vicine cave di sabbia. Anche a Ravenbruk furono condotti su vasta scala esperimenti medici di ogni genere. Il campo fu liberato il 30 aprile 1945 dall'Armata sovietica.


Sachsenhausen


Chiamato anche "Oranienburg - Sachsenhausen", era uno dei più grandi campi di Sachsenhausen oggiconcentramento nella Germania settentrionale. Nel campo di Sachsenhausen venivano sperimentati i metodi più aggiornati, semplici ed economici di «liquidazione» delle «sottospecie umane» (Untermenschen) invise al regime nazista.Esisteva per questo un'apposita installazione in una baracca non lontana dal campo, dove i prigionieri col pretesto di una normale misurazione della loro statura venivano invece uccisi con un colpo di pistola, sparato da un SS appostato dietro una fessura del muro, corrispondente all'attrezzatura della misurazione. Sachsenhausen funzionava anche da campo di addestramento dei reparti di SS destinati alla sorveglianza e gestione di altri Lager: una vera scuola di sadismo e di meticolosa criminalità organizzata.


Stutthof


Dopo l'aggressione e l'invasione della Polonia, i nazisti fecero costruire a 250 detenuti polacchi, nelle vicinanze del villaggio polacco di Sztutowo, questo campo originariamente previsto solo come campo di lavoro. Poi, con l'evolversi degli eventi, anche Stutthof divenne un vero e proprio luogo di massacri indiscriminati, dotato di adeguate attrezzature.Nei primi tempi la maggior parte dei deportati erano polacchi, civili, marinai e militari sbandati rastrellati nella zona. In seguito affluirono a Stutthof anche lettoni, lituani norvegesi, belgi, russi, ungheresi e zingari.Le condizioni igieniche e di vita erano tali che nel 1944 un'epidemia di tifo costò la vita a più di 5.000 deportati. Il Lager di Stutthof fu mantenuto in funzione fino all'ultimo momento quando, sotto l'incalzare dell'avanzata delle armate russe, fu evacuato il 25 gennaio 1945.


Theresienstadt


Insieme a 74 campi e comandi esterni, Theresienstadt, in polacco Terezín, dipendeva da Flossemburg. Fu un campo «autogestito», affidato alla discrezione ovverossia alla ferocia dei «triangoli verdi» cioè delinquenti comuni, i quali non mancarono alcuna occasione per infierire contro i «triangoli rossi» cioè i deportati politici.Da Terezín partivano periodicamente convogli per Auschwitz.