L' ORIGINE DEL DIALETTO


Nel 183 a.C. i Romani, dopo avere tracciato la Via Emilia, cacciarono i Galli e instaurarono la lingua latina. Dal latino pare senz'altro derivare direttamente il dialetto parmigiano. Il dialetto di Parma si formō dall'impasto di basso latino con preesistente dialetto locale e con forme germaniche. Molte parole e numerose espressioni sono derivate dalla bassa latinitā:

 

butér (burro) da butyrum
söi (bigoncio) da solium
bōt (tocco di campane)
caldarén (pentolino)da caldarinus
rezdor (capo famiglia)da rector
sagatär (scuotere) da sagatare
sburlär (spingere)da sburlare
sgurär (ripulire) da sgurare
 

Voci composte sempre di origine latina:

maridén (caldanino)da malum calidarium(sfera lignea rivestita da metallo che serviva per scaldarsi le mani)
maringon (falegname)da magister lignois
allgnära (legnaia) da cella lignaria
patoc (marcio) da patens oculo
soquant (alcuni):forse dal latino nescio quid ("non so che")
Espressioni parmigiane pure derivate dal latino:
  a m'č devis (mi sembra) da mihi visus est
ma che da magis quam
mett'r a man (principiare)da mittere ad manum
 
Numerosi i nomi di piante e di animali derivati dal latino e dal basso latino medievale:
Piante
beda (bietola) da bleda
bergnöl (susino) da brugnolus
grugn (radicchio di campo) da grugnus
Animali
benla (donnola) da beula
parpaja (farfalla) da papilio
lesgnöl (usignolo) da lisignolus
sōreg (topo) da sorex
Nel 1545 inizia a Parma il dominio Farnese. Dalla Spagna giungono gentiluomini e gentildonne con servi; č probabile che in questo periodo siano state introdotte nel dialetto alcune parole: di origine spagnola
  Soghčtt (corda ,dallo spagnolo soga)
al m'ā inlochi (dall'aggettivo spagnolo loco = pazzo)
 
sempre in questo periodo giungono a noi parole di probabile origine araba:

mafķn (occhi ammaccati)
mamaluc (stolto)
articioc (carciofi)
 
Nel 1565 Alessandro Farnese sposō l'Infanta Maria del Portogallo. E'a questo periodo che si vorrebbe far risalire l'origine di alcune parole di etimo portoghese:

arlia (dispetto) da arelėa
bųia (lite) da buhla
gozén (maiale) da cocinho
rifa (lotteria) da rifa
scalfarott (scaldapiedi) da escalfate
bisén (gattino) da bichinho.
 
Le tracce degli influssi culturali d'oltralpe sono ancora oggi evidenti in umerose parole di origine francese:
 

cabarč (vassoio) da cabaret
comō (cassettone) da commod
buffč (credenza)da buffet
tomachi (pomodori) da tomates
pom da tera (patata) dapomme de terre
madam(signora)da madame

 
Voci imitative( onomatopee)
Il dialetto parmigiano conosce numerose voci che imitano il suono dell'azione da esse descritto:
  ciocär (la frusta), sarųch (scappellotto), potacc (pasticcio),
sgnavlär (miagolare), pocciär (intingere), sbrajär(gridare), sgargnaplär (ridere smodatamente).