Giuseppe Dossetti

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Giuseppe Dossetti nasce a Genova il 13 febbraio 1913 da Ines Ligabue e da Luigi Dossetti, farmacista;
dopo due mesi la famiglia si trasferisce a Cavriago(Reggio Emilia);

nel 1922 comincia a frequentare le scuole a Reggio Emilia;
dopo il Liceo Classico (1930) s'iscrive all’Università di Bologna - nella facoltà di Giurisprudenza - dove si laurea nel 1934 discutendo con il prof. Magni una tesi di Diritto Canonico – La violenza nel matrimonio canonico – e s'iscrive alla Scuola di perfezionamento in Diritto Romano, sempre nello stesso anno, presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, dove incontra e frequenta i personaggi che segneranno la sua esistenza: padre Gemelli, Lazzati, Mons. Olgiati; nel 1940 vince il Concorso nazionale di Assistente di ruolo alla cattedra di Diritto Canonico e nel ’42 ne consegue la libera docenza; nel 1946 vince il concorso per la cattedra di Diritto Ecclesiastico con la conseguente chiamata all’Università di Modena;
in questi anni intensifica l’attività politica e con Lazzati, La Pira, Padovani, Vanni Rovighi costituisce un gruppo teso ad elaborare un programma di preparazione a una rinnovata presenza politica:

programma steso da Dossetti nella primavera del ’43;
nel dicembre dello stesso anno entra nel C.l.n. prov. di Reggio Emilia in rappresentanza della Democrazia Cristiana e ne diviene presidente; il partigiano Dossetti assume il nome di battaglia di "Benigno".
Qui tesse le fila di un movimento politico democratico di ispirazione cristiana arrivando nel febbraio 1945 ad un documento comune delle delegazioni di Parma, Modena e Reggio Emilia; alla fine dello stesso mese si porta in montagna in zona controllata dai partigiani rientrando il 25 Aprile a Reggio Emilia dove viene riconfermato presidente del C.l.n.;

il 3 agosto del ’45 viene cooptato nel Consiglio Nazionale della Democrazia Cristiana (D.C.), in cui ebbe un ruolo di primo piano tra i leaders di maggior prestigio della sinistra democristiana: "dossettiani" furono tra gli altri La Pira, Fanfani e il barese Aldo Moro;

il 2 giugno 1946 viene eletto all’Assemblea Costituente (con 29.793 voti di preferenza) dove partecipa alla Commissione dei 75, facendo parte dapprima della sottocommissione dei diritti e dei doveri dei cittadini poi del Comitato dei 18 per la stesura della bozza della Costituzione; noto è il suo intervento all’Assemblea Costituente pronunciato il 21 marzo 1947 sui rapporti fra Chiesa e Stato democratico;

nel 1948 viene eletto alla Camera dei Deputati; nel 1949 è eletto Vice Segretario Nazionale della D.C.;
notevole è il suo dissenso nei confronti della linea politica del Segretario nazionale D.C., Alcide De Gasperi, a tal punto che Dossetti si convince che non ci sono le condizioni internazionali, nazionali ed ecclesiali per un alto progetto riformatore;
decide di ritirarsi dalla vita politica attiva e nel ’51 si dimette dal Consiglio Nazionale della D.C.;
nel ’52 fonda il "Centro di Documentazione di Bologna" (ora Istituto per le Scienze Religiose);
alla fine del ’56 presenta al Ministro della Pubblica Istruzione le proprie dimissioni da professore universitario, ritenendo tale ruolo incompatibile con le proprie scelte religiose (dimissioni accettate il 12 maggio 1957) ed esce di ruolo il 31 ottobre dello stesso anno;
nel 1956, su invito del cardinale Lercaro, Arcivescovo di Bologna, ritorna in politica presentandosi quale capolista della D.C. nelle elezioni amministrative, partecipando ai lavori del Consiglio Comunale sino al 1958;
nel 1959 viene ordinato sacerdote e viene nominato perito dal cardinale Lercaro al Concilio Vaticano II; nel 1972 si trasferisce a Gerico in Palestina a capo di una comunità ecumenica di preghiera e di studio formata da cristiani, musulmani ed ebrei;
successivamente fonda a Monteveglio (BO) la comunità religiosa secondo regole monastiche “ Piccola famiglia dell’Annunziata” alternando la sua presenza fra Gerico e Monteveglio.
il 13 maggio 1995 partecipa a Bari al Convegno Nazionale organizzato dal Comitato per la Costituzione di Bari (poi confluito nel ’96 nell’Arca - Centro di Iniziativa Democratica)
“ La Costituzione della Repubblica oggi: Principi da custodire –Istituti da riformare” alla presenza di oltre duemila persone, di cui tantissimi giovani universitari e non.
muore a Oliveto il 15 dicembre 1996 alle ore 6,30.