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Innocenzo XI
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Innocenzo XI, nato Benedetto Odescalchi (16 maggio 1611 - 12 agosto 1689) fu Papa dal 1676 alla sua morte.

Nato a Como nel 1611, studiò diritto a Roma e a Napoli. resse successivamente gli incarichi di protonotaio, presidente della camera apostolica, commissario della Marca di Roma, e governatore di Macerata. Nel 1647 Innocenzo X lo nominò cardinale, ed egli divenne legato pontificio a Ferrara e quindi vescovo di Novara. In tutti questi ruoli, la semplicità e la purezza del suo carattere, che mostrò congiuntamente ad una benevolenza aperta e priva di egoismo, gli assicurò un posto di rilievo nell'affetto e nella stima popolare; e due mesi dopo la morte di Clemente X (21 settembre 1676) egli venne, nonostante l'opposizione francese, scelto come suo successore. Innocenzo non perse tempo nel dichiarare e manifestare nella pratica il suo zelo di riformatore dei costumi e correttore degli abusi amministrativi. Egli cercò di abolire le sinecure e cercò di innalzare anche i laici ad un più alto standard di vita morale. Nel 1679 condannò pubblicamente sessantacinque proposizioni, prese principalmente dagli scritti di Escobar, Suarez, e simili, come "propositiones laxorum moralistarum" e vietò a chiunque di insegnarle, pena la scominica.
Personalmente non avverso a Molinos, egli cionondimeno mantenne l'enorme pressione su quest'ultimo per confermare nel 1687 il giudizio degli inquisitori con il quale le sessantotto proposizioni Moliniste vennero condannate come blasfeme ed eretiche.
Il suo pontificato venne segnato dalla prolungata lotta con Luigi XIV di Francia, sulla questione delle cosidette "Libertà Gallicane", e anche a riguardo di certe immunità pretese dagli ambasciatori alla corte papale. Innocenzo morì dopo un lungo periodo di malfermità, il 12 agosto 1689.
La causa per la sua canonizzazione venne aperta nel 1714, ma l'influenza della Francia costrinse alla sua sospensione nel 1744. Nel XX secolo la causa venne reintrodotta e Papa Pio XII annunciò la sua beatificazione il 7 ottobre, 1956.
Innocenzo XI viene celebrato il 12 agosto.
Nel romanzo storico Imprimatur (Milano 2002, poi tradotto in numerose lingue), ove Innocenzo XI figura tra i personaggi, gli autori italiani Rita Monaldi e Francesco Sorti hanno pubblicato documenti inediti tratti dall'archivio segreto Vaticano e dall'archivio di stato di Roma, secondo i quali il pontefice e la sua famiglia avrebbero segretamente finanziato (e poi conseguentemente appoggiato) il principe protestante olandese Guglielmo d'Orange, che con un colpo di mano militare nel 1688 cacciò dall'Inghilterra il sovrano Carlo II Stuart, determinando in tal modo l'avvento definitivo della religione riformata inglese ai danni del cattolicesimo. Secondo tale ricostruzione, l'interesse a fare ascendere Guglielmo al trono per riavere le somme prestate (il pontefice proveniva tra l'altro da una famiglia di banchieri) costituirebbe il vero motivo dell'ostilità di Innocenzo nei confronti di Luigi XIV, alleato degli Stuart e fiero avversario di Guglielmo d'Orange.
L'opera di Robert Browning, The Ring and the Book, presenta Innocenzo come personaggio importante, che fornisce il monologo teologico che costituisce il decimo libro del poema.
Fu dichiarato beato da papa Pio XII il 7 ottobre 1956.