Costruito da Pier Maria
Rossi fra il 1448 ed il 1460, a dominio della Val
Parma, fu concepito fin dall'inizio oltre che come
studiato strumento di difesa, come signorile dimora
per il conte e la sua amante Bianca Pellegrini da
Arluno.
Posto sulle prime colline,
in una zona da sempre ricordata per la dolcezza del
clima, circondato da vigneti gode di un bel panorama
sia verso lo sbocco della valle che verso la città.
Superati tutti gli
accorgimenti difensivi ed ammirate le strutture
guerresche, l'ingresso nel cortile crea un senso di
pace e di alta evocazione della vita cortese e
famigliare a un tempo: decorazioni, loggiati, pozzi
parlano più di bella dimora che di strumento bellico.
Le decorazioni descrivono il gusto dei vari
proprietari e delle varie epoche.
Dalla cappella di San
Nicomede, nella torre Nord-Est, con le tombe vuote
dei due amanti, si passa ad una serie di sale con
decorazioni cinquecentesche. Due piccoli graziosi
ambienti rievocano la permanenza pacifica di un
cardinale e la cucina successiva mostra intelligenti
soluzioni organizzative.
La sala da pranzo è
notevole per le decorazioni geografiche da mostrare
agli ospiti come segno della cultura dei proprietari.
La camera d'oro dell'epoca di Pier Maria (1464),
è tutta un inno all'amore ed alle pene d'amore per
la ricerca dell'amato. Il loggiato esterno completa
un itinerario di tranquilla gioia, di pacifiche
feste, di amori dignitosi e appassionati.